Alcuni scambiano l’accoglienza con il lasciarsi invadere. Essere accoglienti significa abbracciare ogni esperienza con un’attitudine di apertura e ascolto, ma non esclude il farsi rispettare né l’opportunità di fare una scelta, che a volte è quella di aprire una porta, ma altre volte è quella di mettere dei confini.
Alcuni scambiano l’amore con il controllo. Amare significa nutrire, coltivare il terreno, ma anche lasciare che ogni cosa fiorisca con il suo modo e i suoi tempi. Non è controllare, né soffocare, né imporre la propria verità o, peggio, aspettarsi di essere ripagati per quello che si dona. Ciò non esclude la sana reciprocità di una relazione, per cui possiamo scegliere di amare qualcuno ma, se non ci ricambia, di lasciarlo andare per la sua strada e noi continuare per la nostra.
Alcuni scambiano la spiritualità con la ricerca dei fenomeni paranormali e lo sviluppo di “poteri” superiori. Si interessano di occultismo, ma solo perché lo avvertono come un modo per appagare il proprio desiderio di essere più potenti, più prestigiosi, o semplicemente più appagati nella propria curiosità. La spiritualità è altro, è dare non al proprio ego ma al bene collettivo, è agire la buona volontà guidati dall’intento di cogliere il significato oltre le apparenze e, in questo, servire un piano più grande.
Ecco, ci sono tanti fraintendimenti vestiti di luce e di buone parole, allora una persona si definisce accogliente ma in realtà è incapace di dire di no; si proclama interessata a fare il bene degli altri ma in realtà vuole imporre loro le sue aspettative; si definisce spirituale ma in realtà sta solo giocando con le previsioni del futuro e le scorciatoie dell'occulto. Spesso ciò non accade per ipocrisia o manipolazione, ma per immaturità.
Sono fraintendimenti attraverso i quali, a un certo punto della nostra evoluzione, passiamo tutti. Nel momento in cui ci passiamo, non vediamo l’inganno, l’illusione è totale, così come accade con la nebbia mentale che genera stupidità: lo stupido non sa mai di essere tale, né se ne fa venire il dubbio, anzi è fortemente convinto di saperne più di tutti gli altri.
Se hai dei dubbi, sei su una buona strada. Se ti chiedi se stai accogliendo nel modo giusto, se stai amando veramente, se davvero sei su un percorso spirituale, sei su una buona strada.
Il dubbio però non deve trasformarsi in eccessiva autocritica o sfiducia in se stessi, divenendo così un limite che blocca o una scusa per non fare. Il dubbio che accompagna l’evoluzione è quello che tiene la mente aperta, nella consapevolezza che non si finisce mai di imparare, e soprattutto è quello che ci stimola a correggere noi stessi e a diventare sempre più innocui.
Ogni vera accoglienza, ogni vero amore, ogni vera spiritualità, si fonda sulla capacità di essere innocui, cioè di non creare danno, di non togliere, di non generare karma negativo, ma di saper tutelare ciò che è giusto tutelare.
Chiediti se e come puoi essere innocuo. Fai in modo che sia la chiave di lettura di tutte le tue scelte. I fraintendimenti non cesseranno, ma sarai più capace di riconoscerli, porvi rimedio e imparare dalle tue esperienze. I Maestri hanno bisogno di individui che sono capaci di essere innocui con se stessi, con gli altri e con il mondo, individui capaci di preservare il sogno, la bellezza, il futuro, individui capaci di costruire, di fiorire, di stimolare il meglio di ogni realtà.
Attenzione, innocuità non è buonismo, sennò ricadiamo nella zona dei fraintendimenti; innocuità è avere pensieri e fare scelte che non lasciano semi di sofferenza, ma fondano un bene più grande, e questo a volte può richiedere azioni apparentemente dure. Il buonismo a oltranza, invece, porta a conseguenze negative, perché non mettere mai confini a un giardino significa lasciarlo esposto agli animali predatori.
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