Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2011

106. La felicità è una scelta... o no?

Per stare male e vivere i soliti conflitti ci vuole davvero poco. Basta non essere presenti a noi stessi. Basta mettere da parte ciò che ci ispira veramente. Basta che ci lasciamo andare ai soliti automatismi emotivi. Basta che qualcuno prema un pulsante (ci offende, ci giudica...) e che noi reagiamo come marionette. Diciamolo: per quanto "doloroso", stare male è rassicurante : ci conferma che abbiamo tutto sotto controllo (perché conosciamo quel territorio), e magari ci sentiamo pure autorizzati a lamentarci. Non sempre siamo così aperti a esplorare l'incauto territorio della felicità. ... E anche quando ci sentiamo pronti e vogliamo essere felici, a volte ciò non sembra sufficiente!

105. Due è meglio che uno?

A causa di un'intrusione hacker, questo blog è stato sospeso per diversi giorni. Anzi, era stato proprio cancellato senza appello. Quando, d'un tratto, è riapparso... grazie alla professionalità dei tecnici di Blogger. Google aveva associato il mio account all'hacker e sembrava, invece, che non ci fosse uscita a questo problema. Pazienza - mi sono detta. Devo imparare a lasciar andare le vecchie situazioni, e ad accettare tutto quello che accade . E con spirito di rinnovata creatività, ho dunque aperto un nuovo blogger "Coscienza Evolvente": http://coscienzaevolvente.blogspot.com Coscienza Evolvente è stato impostato con le nuove visualizzazioni dinamiche di Blogger, che non consentono (perlomeno al momento) l'uso di gadget (aggiunta amici, link preferiti, ecc.) ma sono assai facili da far interagire con il contesto della rete, i cellulari e i social network. Così, ora, mi ritrovo con due splendide creature (ogni "scarrafone" è bello a mam

104. Manipolazione emotiva

Un rapporto di manipolazione emotiva  può esistere solo se tutte le persone coinvolte lo alimentano. La persona che "subisce" la manipolazione, infatti, spesso mantiene attivo il rapporto a sua volta, colpevolizzando se stessa per insicurezza oppure idealizzando l'altro, in quanto incapace di affrontare la realtà.

102. Equilibrio nel corpo

Senza equilibrio nel corpo è difficile costruire non solo un percorso spirituale, ma probabilmente anche un qualunque stile di vita adeguato. Occuparci del nostro corpo è importante. Non significa essere focalizzati su di esso, come accade quando il corpo diviene strumento per coscienze assenti a discapito di qualunque etica. Significa, piuttosto, prendecerne cura in modo fluido .

101. Il paradosso del cambiamento

"Come cambiare i semi di quello che siamo? ... Non possiamo! Possiamo solo accettarli e portarli con noi nelle vite che desideriamo creare... almeno credo!"  A chi mi ha fatto questo domanda, rispondo con le seguenti parole. In realtà c'è un unico modo per cambiare: accettare ogni aspetto di sé , e ogni emozione, al punto da non volerli cambiare. E' paradossale, ma paradossale è l'esistenza stessa, quindi non stupiamoci.

100. Il seme è la causa di se stesso

Le cause di quello che proviamo e di quello che avvertiamo, risiedono in quello che noi siamo  oggi.  Risiedono nel nostro presente, non nel passato. Se fosse vero il contrario, come generalmente si crede, non avremmo speranza di effettuare alcun cambiamento, perché potendo agire solo nel presente non ne ricaveremmo granché! La mente "razionale" cerca sempre delle "cause" nel passato per "spiegare" il presente. I suoi pensieri tipici sono: "Se sono depresso o insoddisfatto, è perché nel mio passato è successo quel trauma"...

99. Grazie ai bambini, ce la faremo!

La scorsa settimana ho fatto una passeggiata in un grande parco. Ho notato uno splendido cavallo dentro un recinto, molto affettuoso con le persone di passaggio. Soprattutto, c'erano dei bambini che si avvicinavano all'animale: lo toccavano, gli davano ghiande da mangiare, e si stupivano per dettagli che un adulto faticherebbe non solo a trovare interessanti, ma anche solo a notare.

98. Aiutati che Dio t'aiuta

 Quando, in una qualunque situazione, ci sentiamo sopraffatti dall'ansia e non sappiamo da dove cominciare, possiamo  stilare una lista delle priorità , e poi scegliere quelle più urgenti da cui cominciare. Magari  fissando un certo arco temporale: giornaliero, settimanale, mensile... Ovvio!?

97. Dedicato a una donna (parte 1)

Disporre di una potenzialità non significa automaticamente che questa si manifesterà. Il seme di una rosa potrebbe finire in mezzo a un deserto e rimanere inespresso. Ci sono talenti che rimangono inattivi a causa di persone che non li coltivano. Ci sono realtà che rimangono invisibili perché non ci sono occhi per accoglierle. E ci sono donne che rimangono schiave di una dimensione che le soffoca, perché le radici del loro cuore non vengono nutrite. La donna ha in sé potenzialità profonde e magnifiche, che spesso non trovano realizzazione se non in modo limitato. Come mai? E di quali potenzialità stiamo parlando?

96. Sotto le stelle

Scrivo da una piccola località in provincia di Cagliari. Il sole deciso e potente ha riempito la mia giornata, e ora il fresco della sera, sotto la magnificenza del cielo stellato, mi nutre l'anima come niente altra cosa al mondo. E' tutto qui? Basta davvero un cielo d'estate per sentirsi così vivi, così presenti?

95. Chi gode veramente, lo sa.

Il piacere ha la qualità di una morbida e totale pienezza. Ha la pienezza di una brioche al cioccolato presa il lunedì mattina. Ha la pienezza del tramonto in mezzo ai profumi di una terra selvatica. Ha la pienezza del sorriso di un'altra persona, quando il suo sguardo si riconosce nel nostro. C'è chi pensa di provare piacere immenso perché fa esperienze sessuali frequenti, si stordisce in discoteca la notte o compra oggetti di lusso... e non si accorge che chi si sofferma a gustare il momento presente, magari scorgendo quel fiore sul vialetto della strada che prima non c'era, gode di più, eccome se gode di più.

94. Cerca il tuo eroe

Il sacrificio e l'impegno non hanno nulla a che vedere con la sofferenza! Sofferenza è spegnersi, è rinunciare, è cadere nel vuoto, è sentire le forze venir meno, è scegliere quello che non piace per paura di non meritare di più , è ascoltare tutti tranne noi stessi.

93. Cambiamento

Molti si lamentano che "le cose non cambiano mai". E quando si prova a cambiarle, si lamentano che non si fa abbastanza o che tanto non servirà a nulla.

92. Morale ed etica

Morale ed etica: sembrano la stessa cosa ma non lo sono. C'è una differenza sostanziale di cui è necessario accorgersi.  La via morale è sempre accompagnata da una qualità di giudizio verso ciò che essa non approva. In un certo senso è dualistica, nutre e si nutre di paura e di lotta. Essa appartiene, in genere, a un preciso contesto epocale, sociale e culturale. Per fare degli esempi, si pensi alla morale cattolica, o al fatto che in alcuni stati avere più mogli è immorale e in altri no. Si tratta di un sistema di regole costruito dalla personalità umana.

91. Esperienza

Più passa il tempo e più ho la sensazione di aver fatto dei percorsi in tutte le direzioni, per poi tornare al punto di partenza . Una specie di "figliol prodigo" che, dopo aver abbandonato la casa del padre, alla fine torna "all'ovile" poiché si rende conto che il suo posto è il luogo da cui era partito!

90. Il tempo dei costruttori

Il  conquistatore  ha dominato il mondo fino a oggi. In epoche più antiche solcava gli oceani sulle sue navi, per giungere a terre lontane da sottomettere. Conquistava paesi e portava a casa i tesori sottratti lungo il viaggio. Incuteva terrore o affascinava con il suo potere e la sua aggressività. In epoca moderna, il conquistatore non scende più nei campi di battaglia ma piuttosto conquista dei ruoli nella vita, e tutti con un'unica costante:  affermare se stesso .

89. Dio non gioca a dadi

Ricordo quando all'università, durante le lezioni di statistica, il professore spiegava che osservando un insieme di eventi casuali sul lungo periodo, questi si distribuiscono in base a una legge precisa. Esiste cioè una legge che prevede quale sarà la percentuale di determinati eventi "casuali" all'interno di un determinato contesto. In generale, la scienza afferma che l'universo è frutto di eventi casuali ed è il "caos" a governare, ma allo stesso tempo osserva e riconosce che la materia ha un comportamento descrivibile e prevedibile in base a leggi. Scusate tanto, cari signori, ma cosa c'è di casuale in una legge ?

88. Amare è anche saper scegliere

Spesso l'amore non è amore, ma è bisogno di attenzione , voglia di potere, attaccamento emotivo. Ci sono persone che dicono di amarci ma in realtà sentono di avere soprattutto bisogno di noi, ci cercano quando stanno male, quando vivono uno stato di carenza. Con queste persone - e parlo come donna - bisognerebbe avere un solo comportamento: darsela a gambe.

87. Legge dell'Attrazione, Karma e Scelta

La Legge dell'Attrazione dice che attiriamo nella nostra vita le situazioni che "rispondono" a quello che siamo dentro. Se abbiamo paura, ansia, invidia o amore, fiducia, speranza... attireremo eventi e persone che confermeranno in qualche modo questi nostri stati d'animo. Non sempre, tuttavia, sembra che tale legge funzioni. Infatti, a volte siamo sicuri di essere e agire in un modo, eppure otteniamo tutt'altro.

86. Difendersi dalle persone che non amano

Colui che si ama veramente, apprezza gli altri . Non può essere diversamente. Se da una parte si tiene distante dalle persone infelici, aggressive o che possono minare la sua gioia, dall'altra accoglie con piacere ogni nuova scoperta del mondo dell'altro, perché è l'occasione di una condivisione. Ci sono persone che, invece, mettono solo se stesse al centro del mondo, e non si curano più di tanto degli effetti delle loro azioni. Non hanno apprezzamento per la realtà dell'altro. Questo non è amore, è narcisismo . Spesso il narcisista parla di amore, ma è tutto quello che sa fare: convincere se stesso e gli altri della sua buona fede. Le sue azioni, invece, prima o poi tradiscono ben altri intenti.

85. La sindrome del salvatore

L'alieno buono ci salverà dai potenti e dai corrotti. Il Cristo tornerà per tirarci fuori dai guai e dai peccati. Una donna darà un senso alla nostra vita. Il principe azzurro si prenderà cura della nostre debolezze. Il biglietto vincente della lotteria ci farà cambiare vita. Ecco quello che ci frega: aspettare il "salvatore" .

84. Matematica spirituale

A ben guardare, morte e nascita sono due dimensioni di una stessa realtà. Senza l'una non può esserci l'altra. La vita comprende sia la morte sia la nascita, poiché essa vibra fra questi due "poli" e ha bisogno di entrambi per manifestarsi. La morte, dunque, si "oppone" alla nascita, non certo alla vita. Vita = morte + nascita L'opposto della vita , invece, è la non-vita , fatta di non-nascite e non-morti. E' uno stato molto pericoloso eppure assai diffuso. Accade quando abbiamo paura di morire, e quindi ci attacchiamo alla non-morte, perdendo così la capacità di nascere (e nascere e nascere ancora).

83. Prove iniziatiche

Ci sono trampolini di lancio mascherati da ostacolo. Sono porte che separano il di-qua , dove tutto è già noto e ha svolto la sua funzione, dall' al-di-là , dove puoi costruire nuovi talenti e scoprire un "io" più grande . Quando giunge una prova o un grande ostacolo, si attiva una crisi profonda e un senso di smarrimento ti fa desiderare di tornare indietro, o di non esserci mai stato... in questa vita. Tornare indietro dove, poi? In quel luogo di te dove non sapevi che esistono ostacoli da superare o quanto può essere spaventevole la soglia di una porta?

82. Quando diventi l'anomalia del sistema

Forse ti è capitato di scoprire come, nel momento in cui cominci a proporre idee fuori dai "soliti binari", a immettere semi di cambiamento o a mostrarti in qualche modo diverso e non schierato con lo status-quo , il "sistema" cominci a ribellarsi. Prima di quel momento non ti eri neanche accorto che il "sistema" esistesse, ora invece questa entità astratta e senza volto ti manda segnali sempre più netti : qualcuno ti risponde male per metterti al tuo posto, qualcun altro ti fa sentire non accettato per cercare di manipolarti con i sensi di colpa, e qualcun altro ancora ti "profetizza" guai e minacce.

81. Che amore sia

Quando scegliamo di amare per bisogno , la nostra luce si nutre di un bagliore che è al di fuori di noi e pian piano, senza accorgercene, cominciamo a offuscare l'anima. In questo modo, ci esponiamo al rischio di spegnerci, perché qualcun altro possederà l'interruttore della nostra energia. Non è vero che "l'amore" giustifica ogni cosa. Non è vero che la passione per una persona - il fatto che le si vorrebbe "dare" tutto di noi - sia qualcosa di "magnifico". Nel momento in cui mettiamo al centro di tutto qualcuno o qualcosa che non sia la nostra essenza , in realtà agiamo un tradimento profondo nei confronti di noi stessi e del compito che ciascuno di noi è venuto a svolgere su questo pianeta. Compito che mai implica la dipendenza da cose e persone.

Piccoli passi

Credo nel valore delle piccole cose, ci credo perché ho visto la grande forza che mettono in atto. Ogni piccolo passo è importante , per noi stessi e per gli altri. La somma dei piccoli passi di tante persone può fare una grande differenza, può diventare un fiume immenso per l'umanità. Ogni volta che puoi scegliere il bene, sceglilo, anche se è un "male minore" e non un bene assoluto. Ogni volta che puoi attivare la tua attenzione e fare un cambiamento , fallo, anche se si tratta di qualcosa di piccolo . L'azione singola in sé non ha un grande impatto, ma attraverso l'abitudine e la persistenza  essa attiva trasformazioni radicali. Ci sono persone che si colpevolizzano o mollano un sogno perché non ottengono subito grandi risultati . Guardano a quello che non c'è e si fermano lì, dimenticando  che non basta alzarsi una mattina con la voglia di cambiare tutto per cambiare effettivamente tutto, ma che il  futuro va visto anche quando non esiste ancora,

79. Il perfezionismo

Chi non muore si rivede… eccomi qui, dunque. Mi dispiace per l'assenza, ho avuto problemi con il pc e molti impegni. Sono stata invitata a scrivere, anche poco, ma almeno a scrivere qualcosa. Colgo volentieri l'invito: cercherò di presentarmi più spesso fra queste pagine, anche se solo con piccole o sfuggenti riflessioni. Quale momento migliore della Pasqua, inoltre, per iniziare nuovamente a scrivere... e "risorgere"? :) C'è una parte dentro me, precisa e perfezionista, che si ribella. Mi dice: "O fai le cose fatte bene, o non le fai!". Sorrido e l'abbraccio. Vogliamo parlare di perfezionismo , dunque?

78. Quando amiamo

Spesso  condanniamo i nostri errori . Ancor più spesso lo facciamo a livello inconscio.  In passato abbiamo sofferto, qualcuno o qualcosa ci ha fatto del male, e una parte di noi, per sopravvivere e accettare quel che è accaduto, decide in qualche modo che "se lo meritava". Per questo soffriamo così tanto di fronte a ogni abbandono, a ogni abuso: sentiamo di non meritare l'amore . Per paura di sentire quella ferita, facciamo scelte che non sono scelte, ma fughe. Ci allontaniamo dalle strade che, invece, avremmo voluto per noi. E alla fine ci critichiamo, ancora una volta, per la nostra "incapacità".

76. Se solo le cose fossero andate diversamente...

Le cause dei nostri malesseri I miei pensieri di questi giorni sono troppo intensi, troppo automaticamente intensi: non sono io a esserne padrona, non sono "io" a pensare. Chi pensa, allora? La domanda mi fa accorgere che sto eseguendo un "programma". Un elemento molto attivo di questo programma vorrebbe farmi credere che le cause dei miei malesseri risiedono in  qualcosa accaduto nel passato . Il giorno prima il vicino ci ha insultato. L'altra settimana il capo ci ha negato un aumento di stipendio. Quella prima il fidanzato (oramai ex-fidanzato) ci ha spezzato il cuore. Mesi fa abbiamo subito una delusione da un famigliare. Da bambini siamo stati maltratti. E l'astrologa ci ha pure svelato che nella vita precedente ci hanno accoltellato. Tutto ciò dovrebbe  giustificare e spiegare  il nostro stare male. Siamo sicuri? Siamo davvero sicuri che il nostro stare male oggi dipenda da quanto accaduto non-oggi?

75. Di passo in passo

A che serve chiedersi come  raggiungere una meta, quando noi abbiamo solo una piccola visuale sulle infinite vie che collegano i sentieri? La nostra risposta potrebbe essere un ostacolo, più che una soluzione. Spesso, infatti, lo è... perché noi non conosciamo le scorciatoie sotterranee o i ponti di liane fra gli alberi, non conosciamo le grotte piene di tesori o i fiumi che rapidi ci fanno avanzare. Noi ci accorgiamo solo di quello che vediamo e conosciamo adesso, e tutto quello che pensiamo di sapere ci deriva dal nostro passato, non dal nostro futuro.

74. Ascoltando la rabbia

Accade così, improvvisa. Quando non accetti più di imprigionare dentro di te il flusso della vita, e lasci che quel che vuole essere sia, il buio diventa fuoco, ed emerge la rabbia . Come può avere tutta questa energia, la rabbia? Com'è possibile che prima io non avessi visione, non avessi forza... e ora invece mi travolge la linfa del mondo, un mondo che voglio - che lei vuole - distruggere? Era dunque distruttività, quella debolezza... distruttività mascherata di impotenza? E se provo rabbia per un amore che non c'è più (ogni volta travestito di volti diversi), com'è possibile che accada proprio così... che ci sia impeto e gioco di potere , in un territorio che dovrebbe solo nutrirsi di accettazione e accoglienza? Ecco, lo sto facendo di nuovo: metto giudizi, metto etichette a quello che penso debba essere giusto, a quello che penso debba essere il territorio dell'amore. Ma sono io a fare le domande? No, così non vado da nessuna parte. Così continuo a non esse

73. Non gettate le vostre perle davanti ai porci

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi -  Lo ha detto qualcuno che di Amore e sacrificio se ne intendeva. Qualcuno che ci esortava a essere presenti, a riconoscere il valore delle situazioni . Amore non è buttarsi via, sacrificio non è rinuncia. Amore è magnetismo e unione. Sacrificio è la capacità di educare parti di sé per trasmutarsi in qualcosa di più elevato. Non si tratta di una visione "morale" ma di riconoscere e applicare il ritmo evolutivo della Vita..

72. Parole e Visione

Ci sono "parole di luce" che sono proferite da chi non ha affatto Visione. E senza Visione, queste parole diventano strumento di seduzione , che è fine a se stessa. Sono parole che prendono, invece di dare. Sono trappole, non doni. Sono lampi di luce che poi lasciano nel buio, non fiamme secolari di ardente bellezza.

71. Essere quel qualcosa

Alcune grandi anime si riferiscono alla Terra come alla " scuola dallo sforzo penoso ". Non ci vuole molta immaginazione per capire il perché: l'esperienza umana ci mette costantemente a contatto con i limiti dell'ombra personale e collettiva. L'ombra assume molti nomi, a seconda che la si osservi da vari punti di vista... Tutti sembrano concordi, comunque, quando la si definisce "il male".

70. Pensare positivo o contattare il dolore?

Sull'onda del fenomeno " The Secret " molte persone evitano di lasciarsi andare (giustamente) ai pensieri negativi, ma non si accorgono che allo stesso tempo evitano anche il contatto con il dolore che alberga in loro. Evitare i pensieri negativi non significa che dobbiamo mettere a tacere quella parte di noi che è sofferente e che, invece, ha bisogno di essere riconosciuta! La Legge dell'Attrazione funziona, eccome, in base ai nostri pensieri... in base a  tutti i nostri pensieri , compresi quelli inconsci , spesso fatti proprio dal nostro "corpo di dolore". Se abbiamo delle ferite che spadroneggiano nel nostro inconscio, saranno queste a mettere in moto la nostra realtà! Ecco allora che un lavoro di contatto con le nostre ombre e di ascolto delle ferite - insomma, di accoglienza di quel che è stato e chiede di essere risanato - è qualcosa che rimane fondamentale. Ma ciò è solo un pezzo del tassello.

69. Desiderio e Volontà

Per "cambiare" non basta il desiderio. Occorre la Volontà. Desiderio e Volontà (e lo scrivo appositamente in maiuscolo) non sono la stessa cosa . Spesso pensiamo di "volere" ma non siamo coscienti, invece, di essere ancora nel desiderio. Siamo abituati a usare il desiderio come motore delle nostre scelte. Ci siamo nati, è uno schema che ci portiamo sulle spalle in termini di configurazione personale e collettiva. Nelle nostre stesse radici come esseri umani, circola la droga del desiderio ed è quindi molto difficile accorgersi di esso e poi andare oltre, attivando nuove risorse.

68. Giorno dopo giorno

Sembrerò banale o superficiale, ma quando mi si chiede "Come si esce dai guai?" io rispondo spesso: "Uscendone". Da una parte, accorgersi delle nostre dinamiche in gioco, dei fattori che condizionano la nostra personalità e lavorare sull'osservazione di sé, rimangono strumenti di base insostituibili . Ma spesso non basta. E' una condizione necessaria - come si dice nelle scienze matematiche - ma non sufficiente.

67. Amore per se stessi

L'amore per se stessi è un percorso che può avere direzioni molto diverse. Uno di questi percorsi ci vede al "centro del mondo", scollegati dall'infinito e dallo spazio che abitano gli altri. Amare se stessi, in questo caso, da una parte diventa fuga dal dolore di essere soli e, dall'altra, distacco (nel senso di allontanamento) dal flusso della vita e dalla sua saggezza presente nel bene e nel male.





Acquista Online su SorgenteNatura.it