Passa ai contenuti principali

73. Non gettate le vostre perle davanti ai porci

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi - Lo ha detto qualcuno che di Amore e sacrificio se ne intendeva. Qualcuno che ci esortava a essere presenti, a riconoscere il valore delle situazioni.

Amore non è buttarsi via, sacrificio non è rinuncia. Amore è magnetismo e unione. Sacrificio è la capacità di educare parti di sé per trasmutarsi in qualcosa di più elevato. Non si tratta di una visione "morale" ma di riconoscere e applicare il ritmo evolutivo della Vita..


Se diamo la nostra luce a persone o situazioni che non se lo "meritano", violiamo l'ordine universale, alimentiamo il caos... e giustamente vivremo delle conseguenze poco piacevoli, come accade ogni volta che ci comportiamo al di fuori della Legge.

Ripeto, non è un discorso moralistico, non c'è giudizio in questa affermazione. Una persona nello stato di Presenza, semplicemente, è consapevole del modo in cui può inter-agire con gli altri, e del loro "stato evolutivo": darà loro ciò di cui hanno bisogno in relazione a quello che possono ricevere... senza inutili sprechi di energia. Quando si danno "le perle ai porci" si va contro la Legge di Economia. Chi fa ciò, dimostra di non avere coscienza né di se stesso né degli altri.

In modo particolare, una donna che offra la propria luce a un uomo che non ha dimostrato di esserne degno, incorre in conseguenze assai nefaste, perché va contro la stessa natura - ancora oggi occultata dalla società - per la quale una donna è educatrice e insegnante d'amore.

Le donne devono quindi coltivare la luce dentro se stesse, e difenderla. Non devono mai cercarla all'esterno né delegarla ad altri, perché ciò violerebbe il principio universale che le vede generatrici di vita.
L'uomo verrà inevitabilmente attratto da questo, allora occorre che la donna scelga di condividere la propria luce solo e quando l'uomo abbia dimostrato con i fatti di poterselo "meritare".

In questo modo, le donne possono trovare soddisfazione (della loro natura sia ricettiva sia emissiva) rispettando l'ordine delle cose. Le donne sono allevatrici del cuore degli uomini e della loro luce. Quando le donne donano la propria luce agli uomini che hanno dimostrato di esserne degni, li aiutano a evolvere e servono un Piano più grande. Diversamente, tradiscono il compito che è stato loro assegnato, e che oggi più che mai richiede di essere onorato per accompagnare l'attuale società nella sua trasformazione imminente.

Commenti

Sara ha detto…
Che bello quello che hai scritto!!
"Se diamo la nostra luce a persone o situazioni che non se lo "meritano", violiamo l'ordine universale, alimentiamo il caos..."
Ma come è vera!!

Ops, non mi son presentata;
sono Sara e ti ho trovata sul blog di Gianni... mi ha incuriosito il titolo ed eccomi qua!
Mi pace davvero quello che scrivi... vado a dare un occhiata in giro!
Ciao e a presto!
Sara

ps, va che ti seguo!
Camilla Ripani ha detto…
Ciao Sara, ben arrivata. Ho dato uno sguardo anch'io al tuo blog... mi piace, hai una bella testa ;)
Sara ha detto…
Grazie Camilla!
Io pure son sul tuo blog e mi son letta un poco di cose.. bello, mi sa che torno davvero!!
.. no, non è una minaccia! ;-)
Ciao!!
Silvia ha detto…
Ciao Camilla. Da Veganblog a qui il passaggio è stato facile e veloce... Ciò che scrivi è importante nei tempi in cui siamo, grazie d'esserci. Ti segnalo anche il blog di mio marito che parla proprio di queste cose: www.sacroprofanosacro.blogspot.com
Un abbraccio
Silvia
Camilla Ripani ha detto…
Ciao Silvia :)
Interessante il blog di tuo marito, grazie per la segnalazione!
Un abbraccio a te
C
Che bel blog...quanta serenità...:)
Parla di saggezza tranquillità e altro...:)
Mi trovo bene qui....
Ti auguro una dolce domenica soleggiata.
Camilla Ripani ha detto…
Ciao Giusy, non ho mai risposto, lo faccio ora: grazie :)))
Duccio_Jerdn ha detto…
L'alchemica Camilla :) quanto tempo è passato! Verissimo quello che dici sulla natura della Dea Madre (il lato femminile ovviamente intendo)! Funzione del Padre è "penetrarla" infatti, riconoscendo la propria "volontà" come atto co-creativo.

Stiamo assistendo alla nuova Alba, che dici :)?
Camilla Ripani ha detto…
Carissimo Duccio, rispondo in ritardo, ma mi ha fatto piacere che tu sia passato per di qua.
Non ho dubbio che sia in atto una nuova alba... dobbiamo fare attenzione però perché il "vecchio" si sta dimenando non poco, è l'ultimo colpo di coda... Un abbraccio
Ashleymon ha detto…
Essenziale, nel senso di fondamentale e Sacro, il tuo commento. Grazie! Namas (inchino) ---o0o---

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire ...

Il contatto con le idee

Ogni mattina ho un appuntamento fisso con il mio diario. Mentre - lo so - trascuro il blog. Che volete farci, sono una nostalgica del vecchio modo di raccogliere idee, quello che usa inchiostro e fogli di carta. Quando mi avvicino al diario, so riconoscere quasi al tatto o attraverso il profumo la "qualità" di ogni sua pagina: se vi è felicità, indifferenza, tristezza... Se poi chiudo gli occhi e rivolgo l'attenzione ai fogli senza alcun preconcetto mentale (come quello che "sono solo cose"), mi pare quasi di sentirli vivi, capaci di raccontare storie che vanno oltre a quelle descritte con le parole che vi sono incise sopra. Questo è possibile poiché la carta assorbe non solo l'inchiostro ma anche l'energia che accompagna i nostri pensieri mentre scriviamo o leggiamo. Assorbe qualità, vibrazioni, sensazioni... informazioni che usa e trattiene per sé. Lo stesso accade se si legge un libro: dopo averlo sfogliato, studiato, vissuto... si avverte che no...

11. Meditazione e vuoto mentale

Cominciamo oggi a occuparci di uno strumento fondamentale e importantissimo: la meditazione . Tratterò l'argomento in più occasioni, essendo vastissimo... ma metto subito in chiaro che non è possibile praticare la meditazione senza la guida di un valido istruttore che conosca i nostri meccanismi interiori. Tuttavia nel frattempo ci si può avvicinare all'idea, e l'intento di questi scritti è quello di facilitarvi l'approccio all'argomento, o anche solo di stimolare un dibattito in merito. In base ai numerosi testi che si trovano in circolazione, si può essere indotti a credere (così come credevo io stessa in passato) che meditare equivalga a fare il " vuoto mentale ": a far cadere cioè ogni tipo di pensiero. Qui tuttavia c'è il rischio di farsi male, perché con tutte le forme energetiche che ci attraversano quotidianamente, non mi pare proprio il caso di "assentarsi" e venir meno in coscienza, perché tali energie avrebbero più facoltà di...

72. Parole e Visione

Ci sono "parole di luce" che sono proferite da chi non ha affatto Visione. E senza Visione, queste parole diventano strumento di seduzione , che è fine a se stessa. Sono parole che prendono, invece di dare. Sono trappole, non doni. Sono lampi di luce che poi lasciano nel buio, non fiamme secolari di ardente bellezza.

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac...





Acquista Online su SorgenteNatura.it