Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi - Lo ha detto qualcuno che di Amore e sacrificio se ne intendeva. Qualcuno che ci esortava a essere presenti, a riconoscere il valore delle situazioni.
Amore non è buttarsi via, sacrificio non è rinuncia. Amore è magnetismo e unione. Sacrificio è la capacità di educare parti di sé per trasmutarsi in qualcosa di più elevato. Non si tratta di una visione "morale" ma di riconoscere e applicare il ritmo evolutivo della Vita..
Se diamo la nostra luce a persone o situazioni che non se lo "meritano", violiamo l'ordine universale, alimentiamo il caos... e giustamente vivremo delle conseguenze poco piacevoli, come accade ogni volta che ci comportiamo al di fuori della Legge.
Ripeto, non è un discorso moralistico, non c'è giudizio in questa affermazione. Una persona nello stato di Presenza, semplicemente, è consapevole del modo in cui può inter-agire con gli altri, e del loro "stato evolutivo": darà loro ciò di cui hanno bisogno in relazione a quello che possono ricevere... senza inutili sprechi di energia. Quando si danno "le perle ai porci" si va contro la Legge di Economia. Chi fa ciò, dimostra di non avere coscienza né di se stesso né degli altri.
In modo particolare, una donna che offra la propria luce a un uomo che non ha dimostrato di esserne degno, incorre in conseguenze assai nefaste, perché va contro la stessa natura - ancora oggi occultata dalla società - per la quale una donna è educatrice e insegnante d'amore.
Le donne devono quindi coltivare la luce dentro se stesse, e difenderla. Non devono mai cercarla all'esterno né delegarla ad altri, perché ciò violerebbe il principio universale che le vede generatrici di vita.
L'uomo verrà inevitabilmente attratto da questo, allora occorre che la donna scelga di condividere la propria luce solo e quando l'uomo abbia dimostrato con i fatti di poterselo "meritare".
In questo modo, le donne possono trovare soddisfazione (della loro natura sia ricettiva sia emissiva) rispettando l'ordine delle cose. Le donne sono allevatrici del cuore degli uomini e della loro luce. Quando le donne donano la propria luce agli uomini che hanno dimostrato di esserne degni, li aiutano a evolvere e servono un Piano più grande. Diversamente, tradiscono il compito che è stato loro assegnato, e che oggi più che mai richiede di essere onorato per accompagnare l'attuale società nella sua trasformazione imminente.
Amore non è buttarsi via, sacrificio non è rinuncia. Amore è magnetismo e unione. Sacrificio è la capacità di educare parti di sé per trasmutarsi in qualcosa di più elevato. Non si tratta di una visione "morale" ma di riconoscere e applicare il ritmo evolutivo della Vita..
Se diamo la nostra luce a persone o situazioni che non se lo "meritano", violiamo l'ordine universale, alimentiamo il caos... e giustamente vivremo delle conseguenze poco piacevoli, come accade ogni volta che ci comportiamo al di fuori della Legge.
Ripeto, non è un discorso moralistico, non c'è giudizio in questa affermazione. Una persona nello stato di Presenza, semplicemente, è consapevole del modo in cui può inter-agire con gli altri, e del loro "stato evolutivo": darà loro ciò di cui hanno bisogno in relazione a quello che possono ricevere... senza inutili sprechi di energia. Quando si danno "le perle ai porci" si va contro la Legge di Economia. Chi fa ciò, dimostra di non avere coscienza né di se stesso né degli altri.
In modo particolare, una donna che offra la propria luce a un uomo che non ha dimostrato di esserne degno, incorre in conseguenze assai nefaste, perché va contro la stessa natura - ancora oggi occultata dalla società - per la quale una donna è educatrice e insegnante d'amore.
Le donne devono quindi coltivare la luce dentro se stesse, e difenderla. Non devono mai cercarla all'esterno né delegarla ad altri, perché ciò violerebbe il principio universale che le vede generatrici di vita.
L'uomo verrà inevitabilmente attratto da questo, allora occorre che la donna scelga di condividere la propria luce solo e quando l'uomo abbia dimostrato con i fatti di poterselo "meritare".
In questo modo, le donne possono trovare soddisfazione (della loro natura sia ricettiva sia emissiva) rispettando l'ordine delle cose. Le donne sono allevatrici del cuore degli uomini e della loro luce. Quando le donne donano la propria luce agli uomini che hanno dimostrato di esserne degni, li aiutano a evolvere e servono un Piano più grande. Diversamente, tradiscono il compito che è stato loro assegnato, e che oggi più che mai richiede di essere onorato per accompagnare l'attuale società nella sua trasformazione imminente.
Commenti
"Se diamo la nostra luce a persone o situazioni che non se lo "meritano", violiamo l'ordine universale, alimentiamo il caos..."
Ma come è vera!!
Ops, non mi son presentata;
sono Sara e ti ho trovata sul blog di Gianni... mi ha incuriosito il titolo ed eccomi qua!
Mi pace davvero quello che scrivi... vado a dare un occhiata in giro!
Ciao e a presto!
Sara
ps, va che ti seguo!
Io pure son sul tuo blog e mi son letta un poco di cose.. bello, mi sa che torno davvero!!
.. no, non è una minaccia! ;-)
Ciao!!
Un abbraccio
Silvia
Interessante il blog di tuo marito, grazie per la segnalazione!
Un abbraccio a te
C
Parla di saggezza tranquillità e altro...:)
Mi trovo bene qui....
Ti auguro una dolce domenica soleggiata.
Stiamo assistendo alla nuova Alba, che dici :)?
Non ho dubbio che sia in atto una nuova alba... dobbiamo fare attenzione però perché il "vecchio" si sta dimenando non poco, è l'ultimo colpo di coda... Un abbraccio