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75. Di passo in passo

A che serve chiedersi come raggiungere una meta, quando noi abbiamo solo una piccola visuale sulle infinite vie che collegano i sentieri? La nostra risposta potrebbe essere un ostacolo, più che una soluzione. Spesso, infatti, lo è... perché noi non conosciamo le scorciatoie sotterranee o i ponti di liane fra gli alberi, non conosciamo le grotte piene di tesori o i fiumi che rapidi ci fanno avanzare. Noi ci accorgiamo solo di quello che vediamo e conosciamo adesso, e tutto quello che pensiamo di sapere ci deriva dal nostro passato, non dal nostro futuro.


Appena sentiamo la chiamata di una direzione, e siamo disposti a farci guidare dal nostro io più grande, non possiamo più contare solo sul "come". Quando ci concentriamo sul "come" siamo alla ricerca di risposte in base a quello che conosciamo oggi.

Ma queste risposte non ci fanno avanzare... è il camminare, invece, che ci fa avanzare.




Accade allora che scopriamo. Scopriamo, camminando, che ad ogni istante c'è una guida che ci sussurra il passo successivo. In questo modo, di passo in passo, veniamo guidati attraverso deserti e foreste, abissi e oceani... luoghi che neanche riuscivamo a scorgere, prima di partire.

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Commenti

Sara ha detto…
Ciao! Certo che quello che scrivi.. fa pensare!!
Io penso che non dobbiamo chiederci come arrivare alla mate, basta camminare e alla meta ci si arriva, sempre e comunque: a che serve stare a pensarci troppo?
Io ho notato che tanto più insistiamo a voler ottenere quello che non è nel nostro cammino, più in noi nasce la frustrazione.. e allora non conviene davvero ascoltare quello che la guida ci sussurra? Alla fine se è la che dobbiamo andare.. è la che andremo!

Caspita quante cose interessanti scrivi!!
Ciao!
Camilla Ripani ha detto…
Ciao Sara, sottolineo tutto! Un abbraccio :)

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