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69. Desiderio e Volontà

Per "cambiare" non basta il desiderio. Occorre la Volontà. Desiderio e Volontà (e lo scrivo appositamente in maiuscolo) non sono la stessa cosa.

Spesso pensiamo di "volere" ma non siamo coscienti, invece, di essere ancora nel desiderio. Siamo abituati a usare il desiderio come motore delle nostre scelte. Ci siamo nati, è uno schema che ci portiamo sulle spalle in termini di configurazione personale e collettiva. Nelle nostre stesse radici come esseri umani, circola la droga del desiderio ed è quindi molto difficile accorgersi di esso e poi andare oltre, attivando nuove risorse.
Quando viviamo una situazione in cui stiamo male, una parte di noi sente che vorrebbe uscirne. Eppure ogni aiuto o suggerimento che sia, viene vissuto come inutile. "Tanto non funziona" è il mantra che si impossessa della nostra voce mentale. Così non si "prova" neanche a cambiare, perché noi stiamo desiderando un cambiamento, ma non lo vogliamo ancora.

Quando arriva il momento in cui "Io voglio" è pronunciato dal nostro essere, allora nuove direzioni si attivano e gli ostacoli si trasformano in trampolini di lancio. Perché non esiste forza più grande e divina della Volontà. Nelle scienze esoteriche, si narra che la Volontà è collegata all'energia di Primo Raggio (...) Tutti noi, in un modo o nell'altro, abbiamo accesso a questo canale di potere divino. Se, invece, pensiamo il contrario, è perché stiamo ascoltando solo la voce contorta del desiderio.

Il desiderio è connesso con la personalità, il Volere con l'Anima. Per questo il desiderio non può portarci al di fuori dei nostri limiti. Se non ci apriamo all'Io Voglio, resteremo nel desiderio e nella sua logica compulsiva. Per accogliere la Volontà occorre un "io" che sia cresciuto al punto tale da essere disposto a lasciar andare parti di sé... che è l'unico modo per accogliere la trasformazione.

"Io voglio servire l'Amore, la Luce e il Piano" possa essere la Volontà suprema di tutti noi.

Commenti

ManuelV ha detto…
La differenza è tra desiderio e ossessione.
Sono due facce della stessa medaglia, l'origine è la stessa. Tuttavia, mentre il desiderio "buono" sprona la volontà, l'ossessione la abbatte. Il desiderio ci rende felici nell'inseguire l'oggetto del nostro disiderio, ci da forza, amore, gioia. L'ossessione invece ci distrugge, ci consuma nella sofferenza, ci fa dimenticare infine perfino per cosa ci stiamo tanto struggendo.

Desiderio è amore
Ossessione è possessione

Siamo noi a possedere il desiderio, mentre siamo posseduti dall'ossessione. Passare da uno all'altra è fin troppo semplice...

Leggerti è sempre un buon desiderio :)
Baci
Manuel

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