Se mi guardo indietro, mi accorgo che le reazioni più violente che ho ricevuto, gli atti più biechi, le offese più denigranti, si sono verificate ogni volta che stavo facendo un passo in avanti, che manifestavo un barlume di luce in più, una riflessione altra, un cambiamento rispetto allo statu quo. In qualche modo, in alcuni, scatenavo un profondo disagio, che si trasformava in subdolo sabotaggio nei mie confronti o in una rabbia incontrollata, come se mettessi a nudo qualcosa di intollerabile per loro.
Con il tempo ho compreso che non tutti amano la ricerca della verità, la libertà, la possibilità di scegliere e di creare, non tutti amano il sogno, la visione. Alcuni reagiscono follemente non davanti agli insulti o agli atti ingiusti, ma davanti alla luce che preme per emergere. Nutrendosi di dinamiche oscure, hanno affidato la loro vita a forze esterne dalle quali dipendere e farsi comandare, sicché non tollerano niente di diverso.
Ogni volta che possono, cercano di spegnere il fuoco di chi vuole rinascere, di chi vuole attivare la meraviglia dell’esserci generando dimensioni nutrienti. Non importa se si tratta di un bambino, di un adulto o di un anziano, e a volte non importa neanche se è un amico, un famigliare... cercano di spegnere i suoi sogni, la sua vitalità, il suo spirito con ogni mezzo possibile, mezzo che non è mai abbastanza scorretto, manipolatorio, privo di dignità. E godono nel farlo. È in questo tipo di godimento, che viene rivelata la loro natura e il tipo di scelta che hanno operato nel profondo della loro coscienza.
Tu, invece, cosa scegli? Cosa nutre la tua coscienza? Di cosa godi veramente?
Scegli di farti abbattere dagli oscuri e dai loro servitori, lasciandoti convincere che non hai valore, che non hai diritto di esistere, oppure vai avanti, continuando a spargere i semi di un nuovo sentire? Cadi nel tranello della lotta e del giudizio, rinchiudendoti in scontri senza fine, oppure cambi strada affermando la forza della buona volontà e dell’amore?
La rabbia è lecita: hanno distrutto i sogni, le culture dei popoli, il pianeta. Ma non puoi godere nel distruggere loro: è un inganno, una trappola che ti porterà nel lato oscuro mentre credi di combattere per la luce, così come vi ha sempre portato tutti coloro che si sentivano dalla parte del giusto e per questo si credevano autorizzati a distruggere il “nemico”.
Possiamo e dobbiamo andare oltre, diventare così uniti nello spirito e nel corpo, così forti e svegli, da volerci nutrire solo di ciò che è bello, buono e vero, allora non potranno più confonderci né fermarci dal riprenderci il pianeta, le nazioni, le famiglie, la nostra stessa individualità.
Quando perdiamo noi stessi apriamo le porte alla perdita di tutto il resto. Quindi partiamo da qui, dal ritrovare noi stessi, dal ritrovare il legame con la nostra sorgente interiore, nutrendolo e rafforzandolo. Non importa cosa è stato fino a oggi, non importa cosa ci è accaduto, perché ora possiamo fare una scelta diversa, ora siamo più consapevoli e possiamo scegliere di dire no a certe logiche contorte e dire sì a una verità migliore.
Impariamo a scegliere e a valutare. Non siamo vittime, ma viviamo i risultati delle nostre azioni passate, come umanità e come individui. Anche la non azione, anche il far fare agli altri, ci ha portato dove ci troviamo adesso. Pensiamoci, quando ci sottraiamo alla vita pubblica con la scusa (e il pensiero, coltivato ad arte dalle forze contrarie) che "tanto non cambia niente".
La necessità adesso è di riprendere noi stessi, riprendere il contatto con la nostra evoluzione e, come collettività, riprenderci il pianeta, i rapporti umani, il futuro. Proveranno a fermarci, ancora. E noi gli dimostreremo che il nuovo mondo non si può fermare.
Camilla
Commenti