Ci sono momenti dove prevale la stanchezza, lo sconforto o la paura di continuare a ritrovarti nelle stesse dinamiche di sempre. Sentire di non avere il timone della tua barca, di essere dentro un mondo che non solo non ti vede ma ti succhia via le energie, può essere devastante e farti sentire annientato.
Lo sappiamo, là fuori ci sono molte cose imperfette e non puoi controllarle. Ma puoi controllare il processo della tua esperienza, il modo con cui ti rapporti agli eventi. Puoi scegliere di chiuderti o di vedere la lezione, l'opportunità, e fare di tutto per coglierla. Puoi scegliere di fare la vittima o metterti a caccia del tuo prossimo passo all'interno del tuo spazio di manovra.
Lo spazio di manovra è quella dimensione in cui hai la possibilità di fare qualcosa, di agire e apportare cambiamenti.
Lo spazio di manovra, naturalmente, varia a seconda delle tue energie e possibilità del momento, ma esso esiste sempre, anche nelle condizioni più difficili e sofferenti. Esiste sempre una zona, per quanto piccola possa sembrare, dove tu hai possibilità di manovra.
"Se non puoi fare tutto, fai una parte. Se non puoi fare una parte, fai una parte della parte."
(Oracolo del Maestro Interiore, Anima Edizioni)
Oggi ti chiedo di focalizzarti sul tuo spazio di manovra, in quali ambiti esso esiste o può esistere se solo gli dai attenzione. Concentrati su di esso e lascia andare tutto quello che, invece, non puoi modificare (almeno per il momento!).
Lo spazio di manovra ha una caratteristica molto interessante: quando fai tutto quello che puoi fare all'interno degli ambiti in cui ti è dato di agire, esso allarga i suoi confini includendo nuove zone che prima erano nascoste o inaccessibili. Non puoi sapere in anticipo quando o in che modo questo spazio si espanderà, ma puoi essere certo che lo farà non appena cercherai di occuparlo completamente, cioè non appena cercherai di cogliere tutte le opportunità di cambiamento che sono alla tua portata.
Non mollare, concentrati sul tuo spazio di manovra e non stabilire a priori i suoi confini perché, come spiegato, essi sono mobili e possono cambiare, anche quando meno te lo aspetti.
Camilla
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