Passa ai contenuti principali

Vincere se stessi o lasciarsi fiorire?


Vincere se stessi o lasciarsi fiorire? Combattere o lasciar fare alla propria natura? Opporsi alla dispersione di energie o confidare che quel che deve essere accadrà comunque?

Un fiore combatte mai per sbocciare? Allora perché dobbiamo pensare che noi, per diventare chi siamo destinati a essere, dobbiamo lottare, invece di far fare alla vita?

L'anima chiama, tuttavia muoversi verso di lei spesso non sembra così facile e spontaneo, anzi lungo il percorso incontriamo spaventevoli guardiani della soglia che cercano di farci tornare indietro. Eppure, allo stesso tempo, siamo guidati da un'intelligenza più grande che ci chiede solo di affidarci a lei.

Il punto è proprio questo: dobbiamo sia vincere noi stessi sia permetterci di fiorire.

Vinciamo noi stessi quando vinciamo le nostre tendenze distruttive e ci impediamo di riaddormentarci. Vinciamo noi stessi quando riconosciamo i veri ostacoli e agiamo di conseguenza. Questo richiede sforzo, richiede lavoro, richiede di esserci.

Ci lasciamo fiorire quando permettiamo alla nostra natura autentica – quella del nostro potenziale divino – di guidarci. Ci lasciamo fiorire quando lasciamo andare il controllo per consegnarlo nelle mani del disegno più grande. Questo richiede fede, richiede coraggio, richiede di abbandonarsi al flusso.

Il segreto, allora, non è scegliere se vincere se stessi o se lasciarsi fiorire, ma mantenere l'equilibrio fra queste due dimensioni, mentre attraversiamo il divenire di ogni giorno. Se perdiamo l'equilibrio, vincere noi stessi si trasforma nel bisogno del controllo, nel cercare sempre un nemico, e in questo non c'è nessuna vittoria. Se perdiamo l'equilibrio, lasciar fare alla nostra spontaneità diventa lasciar fare alle ombre, alla passività, diventa farsi trascinare dalla corrente, e in questo non c'è alcuna fioritura.

Ci saranno sempre momenti in cui avremo bisogno di tirare fuori la spada, e altri in cui avremo bisogno di affidarci alla nostra essenza, e altri ancora in cui entrambe le dimensioni saranno chiamate a manifestarsi. L'invito è di restare in equilibrio, che significa riconoscere l'esigenza del momento che stiamo attraversando, così da onorarlo con la scelta più saggia.

Camilla


Vieni a trovarmi sul mio blog.


Il mio libro+carte Oracolo del maestro interiore


📣Newsletter
 

Avviso: Sto aggiornando il servizio di newsletter e alcuni degli iscritti potrebbero aver ricevuto una nuova richiesta di conferma di iscrizione al blog. Se ancora interessati, vi prego di confermare.

Per motivi tecnici, alcuni (vecchi) iscritti potrebbe ricevere le news in formato "solo titolo" invece che "titolo+testo", in tal caso aggiornare le impostazioni come descritto qui.


Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

11. Meditazione e vuoto mentale

Cominciamo oggi a occuparci di uno strumento fondamentale e importantissimo: la meditazione . Tratterò l'argomento in più occasioni, essendo vastissimo... ma metto subito in chiaro che non è possibile praticare la meditazione senza la guida di un valido istruttore che conosca i nostri meccanismi interiori. Tuttavia nel frattempo ci si può avvicinare all'idea, e l'intento di questi scritti è quello di facilitarvi l'approccio all'argomento, o anche solo di stimolare un dibattito in merito. In base ai numerosi testi che si trovano in circolazione, si può essere indotti a credere (così come credevo io stessa in passato) che meditare equivalga a fare il " vuoto mentale ": a far cadere cioè ogni tipo di pensiero. Qui tuttavia c'è il rischio di farsi male, perché con tutte le forme energetiche che ci attraversano quotidianamente, non mi pare proprio il caso di "assentarsi" e venir meno in coscienza, perché tali energie avrebbero più facoltà di





Acquista Online su SorgenteNatura.it