Vincere se stessi o lasciarsi fiorire? Combattere o lasciar fare alla propria natura? Opporsi alla dispersione di energie o confidare che quel che deve essere accadrà comunque?
Un fiore combatte mai per sbocciare? Allora perché dobbiamo pensare che noi, per diventare chi siamo destinati a essere, dobbiamo lottare, invece di far fare alla vita?
L'anima chiama, tuttavia muoversi verso di lei spesso non sembra così facile e spontaneo, anzi lungo il percorso incontriamo spaventevoli guardiani della soglia che cercano di farci tornare indietro. Eppure, allo stesso tempo, siamo guidati da un'intelligenza più grande che ci chiede solo di affidarci a lei.
Il punto è proprio questo: dobbiamo sia vincere noi stessi sia permetterci di fiorire.
Vinciamo noi stessi quando vinciamo le nostre tendenze distruttive e ci impediamo di riaddormentarci. Vinciamo noi stessi quando riconosciamo i veri ostacoli e agiamo di conseguenza. Questo richiede sforzo, richiede lavoro, richiede di esserci.
Ci lasciamo fiorire quando permettiamo alla nostra natura autentica – quella del nostro potenziale divino – di guidarci. Ci lasciamo fiorire quando lasciamo andare il controllo per consegnarlo nelle mani del disegno più grande. Questo richiede fede, richiede coraggio, richiede di abbandonarsi al flusso.
Il segreto, allora, non è scegliere se vincere se stessi o se lasciarsi fiorire, ma mantenere l'equilibrio fra queste due dimensioni, mentre attraversiamo il divenire di ogni giorno. Se perdiamo l'equilibrio, vincere noi stessi si trasforma nel bisogno del controllo, nel cercare sempre un nemico, e in questo non c'è nessuna vittoria. Se perdiamo l'equilibrio, lasciar fare alla nostra spontaneità diventa lasciar fare alle ombre, alla passività, diventa farsi trascinare dalla corrente, e in questo non c'è alcuna fioritura.
Ci saranno sempre momenti in cui avremo bisogno di tirare fuori la spada, e altri in cui avremo bisogno di affidarci alla nostra essenza, e altri ancora in cui entrambe le dimensioni saranno chiamate a manifestarsi. L'invito è di restare in equilibrio, che significa riconoscere l'esigenza del momento che stiamo attraversando, così da onorarlo con la scelta più saggia.
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