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Il programma animico



Se dura troppo a lungo, anche l’inverno stanca. E quando finalmente arrivano le energie della primavera, non vedi l’ora di lasciarti tutto il buio alle spalle. Non posso mettere fretta al processo, me ne rendo conto, perché ogni cosa ha le sue stagioni, ma posso cogliere l’occasione quando si presenta, posso aprire le finestre e far entrare la luce.

Molti di noi sono venuti qui con un programma animico, pronto ad attivarsi non appena giunge il tempo opportuno. Non sempre ti accorgi di questa attivazione, perché si inserisce in modo continuativo nella dinamica del tuo essere; altre volte invece coglie l’occasione di un trauma, di un evento significativo, e allora ti catapulta d’un tratto in una nuova realtà e percezione delle cose, al punto tale da provocare crisi profonde.

Ci sono, comunque, dei segnali in comune: senti la necessità di essere presente, con la testa e con il cuore, e cominci a sviluppare più abilità in simultanea, come quella di stare al di qua dell’apparente e nel contempo al suo di là, cosicché continui a muoverti nello spazio-tempo ma attingi il senso dei tuoi passi da qualcosa che invece è oltre.

Ogni risveglio è codificato da un programma – ossia da un insieme di informazioni intelligenti e creative – insito nell’essere. Il fiore può sbocciare perché è previsto nel suo programma, così come tu puoi sbocciare alla tua anima perché previsto nel programma del tuo destino. Ma non è scontato che accada; questo risveglio va protetto, il programma va tutelato da chi o cosa vorrebbe cambiarlo. Chi è già sveglio lo sa e per questo combatte una battaglia di luce di cui molti sono ignari, ma non le loro anime.

Camilla

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