È normale che tu scelga di schierarti per una parte o per l'altra. Può essere un partito politico, uno stile di vita, un tipo di alimentazione, una cura medica, una squadra di calcio e così via.
Non di rado accade, tuttavia, che a un certo punto non sei più tu a fare la scelta, ma è la scelta a scegliere te.
Non te ne accorgi subito, poiché essere circondato da persone e idee che la pensano nella tua stessa maniera (frequentando il club, l'associazione, il gruppo Facebook ecc.) ti conforta, ti fa sentire gratificato, e non ti innesca nessun allarme interiore.
Poi, ecco, arriva quel momento in cui è sufficiente sapere che l'altra persona non è schierata dalla tua stessa parte, che allora vai direttamente all'attacco: il nemico è stato individuato!
Ho personalmente sperimentato qualcosa del genere quando ho smesso di essere vegana: sono stata aggredita verbalmente da altri vegani, persone che non mi conoscevano e non avevano idea delle mie ragioni ma, dato che non condividevo più il loro percorso, per loro ero da condannare a priori e senza appello (ho pensato anche a un "ritorno karmico" perché anche io, quando ero vegana, tendevo ad avere lo stesso atteggiamento).
Un altro episodio che voglio raccontarti risale a quando ero ragazzina e vivevo ancora a Roma. Stavo tornando da scuola e avevo la divisa, una tuta a strisce celesti e bianche. Era periodo di partite di calcio e incappai in una tifoseria romanista che si convinse che fossi una tifosa laziale per i colori che indossavo. Dovetti scappare a gambe levate per evitare un linciaggio.
Quest'ultimo episodio forse ti sembrerà un po' estremo, e avrai pensato che cose del genere non ti riguardano, ma in realtà non fai da meno ogni volta che giudichi qualcuno solo perché non la pensa come te sulle cose della vita.
È facile capire quando non sei più tu a scegliere ma è la scelta a scegliere te: chi non appoggia la tua visione diventa automaticamente il nemico, colui che va combattuto o comunque diffidato, reso inferiore. Da lui, sicuramente, non hai niente da imparare.
Allora perdi la capacità di comunicare con chi la pensa diversamente da te o prende strade che non approvi. Ti trasformi in un cane al guinzaglio che obbedisce ciecamente al "gruppo" al quale ti sei unito (in altre parole divieni manipolabile) e neanche te ne accorgi, anzi ti senti pure gratificato perché magari avverti un senso di appartenenza.
Svegliati! Rientra in te! Smetti di essere scelto... e torna a scegliere!
Non di rado accade, tuttavia, che a un certo punto non sei più tu a fare la scelta, ma è la scelta a scegliere te.
Non te ne accorgi subito, poiché essere circondato da persone e idee che la pensano nella tua stessa maniera (frequentando il club, l'associazione, il gruppo Facebook ecc.) ti conforta, ti fa sentire gratificato, e non ti innesca nessun allarme interiore.
Poi, ecco, arriva quel momento in cui è sufficiente sapere che l'altra persona non è schierata dalla tua stessa parte, che allora vai direttamente all'attacco: il nemico è stato individuato!
Ho personalmente sperimentato qualcosa del genere quando ho smesso di essere vegana: sono stata aggredita verbalmente da altri vegani, persone che non mi conoscevano e non avevano idea delle mie ragioni ma, dato che non condividevo più il loro percorso, per loro ero da condannare a priori e senza appello (ho pensato anche a un "ritorno karmico" perché anche io, quando ero vegana, tendevo ad avere lo stesso atteggiamento).
Un altro episodio che voglio raccontarti risale a quando ero ragazzina e vivevo ancora a Roma. Stavo tornando da scuola e avevo la divisa, una tuta a strisce celesti e bianche. Era periodo di partite di calcio e incappai in una tifoseria romanista che si convinse che fossi una tifosa laziale per i colori che indossavo. Dovetti scappare a gambe levate per evitare un linciaggio.
Quest'ultimo episodio forse ti sembrerà un po' estremo, e avrai pensato che cose del genere non ti riguardano, ma in realtà non fai da meno ogni volta che giudichi qualcuno solo perché non la pensa come te sulle cose della vita.
È facile capire quando non sei più tu a scegliere ma è la scelta a scegliere te: chi non appoggia la tua visione diventa automaticamente il nemico, colui che va combattuto o comunque diffidato, reso inferiore. Da lui, sicuramente, non hai niente da imparare.
Allora perdi la capacità di comunicare con chi la pensa diversamente da te o prende strade che non approvi. Ti trasformi in un cane al guinzaglio che obbedisce ciecamente al "gruppo" al quale ti sei unito (in altre parole divieni manipolabile) e neanche te ne accorgi, anzi ti senti pure gratificato perché magari avverti un senso di appartenenza.
Svegliati! Rientra in te! Smetti di essere scelto... e torna a scegliere!
Rammenta, inoltre, che ogni giorno potresti cambiare visione, perché la tua consapevolezza è in continua espansione e ciò che scegli oggi non è detto che sceglierai domani.
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