Se il tuo lui o la tua lei esce con qualcun altro, sparisce durante le vacanze, non ti chiama, fa strani discorsi sull'importanza della libertà e cose del genere... è perché non ti ama abbastanza.
Non è perché la tua dolce metà è timida, ha bisogno di tempo (anche dopo un anno che vi frequentate), è un tipo creativo, pensa solo a te ma ha bisogno del suo spazio, e cose del genere. Insomma, se il tuo partner si mostra ambiguo nei riguardi della vostra relazione, semplicemente non è interessato a farne parte (se non per occupare un po' del suo tempo occasionalmente).
Pensavo che ribadire tale concetto non sarebbe stato necessario, almeno non più di tanto, invece mi guardo intorno (e parlo con le amiche), e comprendo che si tratta di realtà quotidiana!
Mia caro/mia cara, perché continui a dare la tua struggente attenzione a qualcuno che, con i fatti, non mostra di ricambiarti (eccetto, forse, nel sesso)?
Ecco, il punto è proprio questo: spesso ti manca la concreta consapevolezza che l'altro non ti sta ricambiando. Se tu fossi veramente consapevole di quanto in realtà quella persona non c'è, probabilmente avresti già cercato altrove; invece ti racconti mille storie e giustifichi le sue ambiguità, insomma credi a quel che vuoi credere perché la realtà fa male ed è meglio chiamarla con un altro nome.
Sai cosa serve per guardare alla realtà così com'è? Serve non avere bisogni che condizionano l'anima. Serve non avere paura di restare soli. Serve non credere di meritare solo gli avanzi, invece del meglio che può offrire la vita. Serve essere liberi di scegliere. Serve amarsi.
Diversamente, troverai sempre una giustificazione per farti maltrattare, ti farai un film tutto tuo nella mente per sminuire segnali importanti, e lascerai che lui/lei ti stressi a oltranza con i suoi comportamenti contraddittori.
Vale davvero la pena avvelenarsi in questo modo? E non è certo perché ami così tanto l'altra persona che senza di lei non puoi vivere... Semmai è perché non sei abituato all'amore, quello vero; allora quando ti passa davanti una parvenza di emozione, ti ci aggrappi così come fa un assetato che incontra un venditore d'acqua in mezzo al deserto e comincia a elemosinarne più che può.
Magari sei reduce da una infanzia tra le non migliori, o da un'esperienza che ha spezzato le gambe al tuo spirito... In ogni caso, ora puoi fare una scelta: continuare a fare gli stessi errori, assecondando automatismi e piaceri contorti, o decidere di amare te stesso.
Certo, all'inizio ti capiterà di oscillare ancora un po' di qua e di là, e dovrai fare vari esperimenti prima di padroneggiare il nuovo equilibrio, ma, come un bambino che impara a camminare, se ti metti in testa di riuscirci, riuscirai. Riuscirai a donare a te stesso quello che inutilmente cerchi al di fuori di te.
È primavera inoltrata, il caldo avanza, la luce predomina (temporali primaverili a parte)... È tempo di essere leggeri, di rinascite, di nuove prospettive. Non aspettare: lasciati alle spalle il disamore, le illusioni, le persone e le dinamiche pesanti, e ogni tipo di dipendenza.
Scegli te stesso e vedrai, prima o poi, ne raccoglierai i frutti.
Non è perché la tua dolce metà è timida, ha bisogno di tempo (anche dopo un anno che vi frequentate), è un tipo creativo, pensa solo a te ma ha bisogno del suo spazio, e cose del genere. Insomma, se il tuo partner si mostra ambiguo nei riguardi della vostra relazione, semplicemente non è interessato a farne parte (se non per occupare un po' del suo tempo occasionalmente).
Pensavo che ribadire tale concetto non sarebbe stato necessario, almeno non più di tanto, invece mi guardo intorno (e parlo con le amiche), e comprendo che si tratta di realtà quotidiana!
Mia caro/mia cara, perché continui a dare la tua struggente attenzione a qualcuno che, con i fatti, non mostra di ricambiarti (eccetto, forse, nel sesso)?
Ecco, il punto è proprio questo: spesso ti manca la concreta consapevolezza che l'altro non ti sta ricambiando. Se tu fossi veramente consapevole di quanto in realtà quella persona non c'è, probabilmente avresti già cercato altrove; invece ti racconti mille storie e giustifichi le sue ambiguità, insomma credi a quel che vuoi credere perché la realtà fa male ed è meglio chiamarla con un altro nome.
Sai cosa serve per guardare alla realtà così com'è? Serve non avere bisogni che condizionano l'anima. Serve non avere paura di restare soli. Serve non credere di meritare solo gli avanzi, invece del meglio che può offrire la vita. Serve essere liberi di scegliere. Serve amarsi.
Diversamente, troverai sempre una giustificazione per farti maltrattare, ti farai un film tutto tuo nella mente per sminuire segnali importanti, e lascerai che lui/lei ti stressi a oltranza con i suoi comportamenti contraddittori.
Vale davvero la pena avvelenarsi in questo modo? E non è certo perché ami così tanto l'altra persona che senza di lei non puoi vivere... Semmai è perché non sei abituato all'amore, quello vero; allora quando ti passa davanti una parvenza di emozione, ti ci aggrappi così come fa un assetato che incontra un venditore d'acqua in mezzo al deserto e comincia a elemosinarne più che può.
Magari sei reduce da una infanzia tra le non migliori, o da un'esperienza che ha spezzato le gambe al tuo spirito... In ogni caso, ora puoi fare una scelta: continuare a fare gli stessi errori, assecondando automatismi e piaceri contorti, o decidere di amare te stesso.
Certo, all'inizio ti capiterà di oscillare ancora un po' di qua e di là, e dovrai fare vari esperimenti prima di padroneggiare il nuovo equilibrio, ma, come un bambino che impara a camminare, se ti metti in testa di riuscirci, riuscirai. Riuscirai a donare a te stesso quello che inutilmente cerchi al di fuori di te.
È primavera inoltrata, il caldo avanza, la luce predomina (temporali primaverili a parte)... È tempo di essere leggeri, di rinascite, di nuove prospettive. Non aspettare: lasciati alle spalle il disamore, le illusioni, le persone e le dinamiche pesanti, e ogni tipo di dipendenza.
Scegli te stesso e vedrai, prima o poi, ne raccoglierai i frutti.
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