Siamo alla fine dell'anno ed è il momento in cui più facilmente si fanno bilanci e allo stesso tempo si pensa al domani.
Qualche giorno fa, in diretta video, ho usato le carte dell'Oracolo del Maestro Interiore per compiere un viaggio nel tempo dal punto di vista della consapevolezza collettiva, partendo dal passato, arrivando al presente e sbirciando nel futuro.
Ho usato un metodo basato su 6 carte, estraendo una coppia di carte per ciascuna zona temporale (passato, presente e futuro).
Prima di procedere con l'estrazione, ho invocato il seguente intento per tutti noi:
Mi prendo la piena responsabilità del mio cammino e accolgo la verità con amore e coraggio. Desidero conoscere e diventare consapevole delle lezioni, delle opportunità e delle risorse che riguardano il mio percorso di vita.
Andiamo ora a vedere più da vicino i messaggi che sono emersi (in verde ho riportato il testo dell'Oracolo, in nero le mie interpretazioni).
Le carte per il passato
39 – La paura
49 – Ciò che è giusto
Osservando le immagini e le parole-chiave di queste prime due carte, mi è subito venuto in mente come esse siano collegate. In passato ho avuto diverse paure che mi hanno indotto a fare ciò che non era veramente "giusto". Anche nella storia umana, osserviamo spesso come le paure muovano i comportamenti più irrazionali e inducano a fare scelte non sempre appropriate. La paura, inoltre, riduce la capacità di pensare lucidamente delle persone e le predispone a essere manipolate.
Messaggio principale della carta 39 – La paura:
La paura è confortevole. Ti permette di avere un sacco di scuse.
Può la paura essere confortevole? In effetti sì, quando la usi per giustificare scelte che forse non sono così libere o giuste, ma la paura ti offre la scusa per portarle avanti.
Ti sei congelato a causa delle tue paure, di cui non hai preso atto, giustificandole invece con ragionamenti di ogni tipo.
Se diamo troppe spiegazioni o facciamo troppi ragionamenti per spiegare le nostre scelte, spesso significa che c'è lo zampino della paura. Quando seguiamo ciò che sentiamo in modo autentico, o comunque siamo nel flusso, non abbiamo di bisogno di troppe giustificazioni. Se, invece, partono i pensieri e le riflessioni a oltranza, meglio fermarsi un attimo e chiedersi: sto cercando di convincermi di qualcosa che in realtà non vorrei fare o che non mi quadra?
Messaggio principale della carta 49 – Ciò che è giusto:
Non si tratta di avere ragione. Si tratta di fare ciò che è giusto.
Non sempre fare ciò che è giusto coincide con l'avere ragione. A volte è più "giusto" tacere, lasciare che sia, andare oltre, anche se nessuno sa che abbiamo ragione.
Messaggio aggiuntivo:
Ti sei fatto condurre dal piacere di avere ragione, e spesso hai avuto ragione veramente. Avere ragione, tuttavia, non sempre significa essere nel giusto.
Avere ragione ci dà una sorta di piacere. Se ci facciamo agganciare troppo da questo piacere, potremmo deviare dalla nostra strada. A volte, per dimostrare di avere ragione, perdiamo energia, dimentichiamo i nostri veri obiettivi e gli intenti più grandi.
Nel complesso, trovo che le due carte descrivano molto bene il passato dell'umanità: ciò che è giusto è spesso stato messo da parte con la complicità della paura.
Domanda: quanto ciò è accaduto anche nella tua vita personale? Ti sei mai chiesto cosa è veramente "giusto" o lasci che sia l'esterno – gli altri, la cultura, le persone "importanti" – a rispondere al tuo posto?
Le carte per il presente
7 – La parte della parte
47 – Il cambiamento
Osservando le immagini e le parole-chiave, anche qui colgo un legame fra le due carte. "La parte della parte" riguarda l'agire per come si può, anche se in modo parziale. Inoltre la parola "parte" mi richiama anche il concetto di "fare la propria parte". Fare quello che si può, anche se poco, con perseveranza e attenzione, genera i cambiamenti più grandi.
Messaggio principale della carta 7 – La parte della parte:
Se non puoi fare tutto, fai una parte. Se non puoi fare una parte, fai una parte della parte.
Quante volte evitiamo di passare all'azione perché sentiamo di poter fare solo poco e in modo imperfetto? Ma questo è il modo di pensare della mente, non del cuore. Mai sottovalutare quello che possiamo innescare anche facendo poco, molto poco, ma facendolo comunque ogni giorno.
Messaggio aggiuntivo:
I cambiamenti arrivano attraverso piccole azioni quotidiane, reiterate nel tempo. Poco, ma fatto ogni giorno, attiva trasformazioni enormi. Tanto, ma fatto occasionalmente, fa solo perdere tempo.
In questa descrizione della carta 7, troviamo il richiamo al concetto del "cambiamento", ripreso guada caso dalla carta uscita poi dopo.
L'Oracolo qui ci sta esplicitamente chiedendo di fare quello che possiamo fare, anche se è una parte della parte della parte... perché è il nostro partecipare alla vita, per come possiamo, a generare i cambiamenti più grandi.
Allora la domanda è: cosa posso o devo fare, che è nelle mie possibilità? Sono disposto a impegnarmi in questo, con fede e costanza?
Qualunque sia la risposta, non pensiamo neanche per un istante che la nostra piccola azione non serva a nulla... servirà invece, molto più di quanto crediamo!
Messaggio principale della carta 47 – Il cambiamento:
Le cose che ci cambiano davvero sono quelle che facciamo, non quelle che diciamo, pensiamo, crediamo, speriamo.
Se non vuoi risolvere i tuoi problemi, continua pure a rimuginare su di essi, a lamentarti e a biasimare tutto ciò che non va bene. Se vuoi risolverli, smetti di fare la vittima, cerca nuove prospettive e... alza il sedere da quella sedia.
Domanda: quanto stai cadendo nella trappola della preoccupazione e del rimuginio, e quanto invece stai davvero cambiando te stesso e le tue azioni?
Nessuno dice che il cambiamento sia facile (non lo è mai), ma è possibile. Ma dobbiamo muoverci, non farci congelare dalla paura.
L'invito dell'Oracolo per questi messaggi collegati al presente è chiaro: il cambiamento arriva se ci muoviamo e facciamo la nostra parte. E la chiamata è sia per il singolo, sia per la collettività. Sono tempi di trasformazione, insomma. Ma ce ne eravamo accorti.
Le carte per il futuro
6 – Il corpo
33 – Il desiderio dell'anima
Appena ho estratto queste due carte, mi ha colpito il loro legame: il corpo porta con sé le indicazioni dell'anima, e l'anima ha bisogno del corpo per esplicitare il suo desiderio, che è la sua missione. Anche qui, due tematiche profondamente collegate, come pure si evince dai successivi messaggi di approfondimento.
Messaggio principale della carta 6 – Il corpo:
Il corpo è la forma materiale dell'anima. Per conoscere la missione della tua anima, impara a riconoscere i segnali del corpo.
Quante strade "sbagliate" si potrebbero evitare, se solo si prestasse attenzione al proprio corpo, al respiro, alla contrazione dei muscoli, al disagio che si avverte in gola, o nello stomaco... Il corpo va oltre i ragionamenti, esso esprime direttamente il mondo dell'inconscio e del superconscio, è quindi il ponte per quella parte di noi che già sa le cose prima che ce ne accorgiamo.
Messaggio aggiuntivo:
Scendi nel corpo, sii presente attraverso i suoi sensi: scoprirai che l'anima ti parla ripetutamente attraverso di esso.
È apparentemente contraddittorio come la nostra società materialistica, focalizzata sul corpo, abbia in realtà deprivato quest'ultimo della sua sacralità. Il corpo, considerato alla stregua di mero oggetto, è stato spogliato della sua arte principale: quello di tenerci vivi, nel senso di vitali, connessi alla vita, al suo mistero, alla sua bellezza, alla sua presenza.
La gente non sa più respirare, sentire, nutrirsi di un cielo di stelle, prendersi cura di sé, della pelle, dei sorrisi. Anestetizzate dai cellulari e dalla tv, le persone non sanno più di avere un corpo, che è diventato un accessorio a sé stante, uno strumento da usare e strapazzare per ottenere cose, attenzioni, inseguire obiettivi che prosciugano. E non sentendo il corpo, non sentendo di essere corpo, non sentono più se stesse né la propria anima.
Messaggio principale della carta 33 – Il desiderio dell'anima:
L'anima desidera sempre ciò che per lei è raggiungibile. Non immagina, non fantastica, ma cospira per portare a compimento il suo intento.
I desideri che provengono dall'anima hanno sempre la concreta possibilità di realizzarsi. Se il nostro senso di armonia, di bellezza, se il nostro volere un vita piena di significato, se i nostri talenti e le nostre ricerche sono frutto della chiamata dell'anima, allora prima o poi fioriranno, si manifesteranno... a patto che "collaboriamo" con questo "destino". L'anima ci ha scelto in questa incarnazione perché noi – così come siamo e nel contesto in cui siamo inseriti – siamo esattamente coloro che possono realizzare il suo desiderio, la sua missione. La meta dell'anima, il suo anelare, è ciò che muove ogni cosa dentro e fuori di noi. Tutto il resto è un contorno.
Messaggio aggiuntivo:
I tuoi desideri – quelli veri – per loro stessa natura contengono il seme della vittoria, quella vittoria che si consegue non con la fantasia e l'astrazione, o aspettando che tutto si sistemi da solo, ma con la volontà e l'azione. L'anima aspira e cospira per vedere realizzati i suoi propositi in questa vita, non nell'altra.
L'energia di questa carta mi piace molto e mi piace che il suo messaggio sia stato collocato nel "futuro". L'Oracolo ci sta dicendo che nel futuro ci aspettano i nostri sogni, ma dobbiamo andarceli a prendere, con il corpo.
Da ogni dove c'è un attacco al futuro, alla visione, ai sogni. La gente è depressa perché non vede via di uscita davanti a sé, non ha più una prospettiva. Invece il futuro c'è e appartiene all'anima, per questo dobbiamo "riprendercelo", partendo dalla riconquista del corpo e del suo sentire, e confidando in ogni piccolo passo.
L'ultima carta, in particolare, pone l'accento sui desideri "veri", sui sogni autentici, sulle visioni che ci appartengono autenticamente.
Domanda: Tu sai chi sei veramente, a cosa anela il tuo cuore, cosa si aspetta l'anima da te? Conosci i tuoi veri desideri? Ti fidi di loro?
L'invito qui è ripensare i nostri valori, scoprire e assecondare ciò che conta davvero e allinearci con la visione di ciò che è buono, bello e vero, smettendo così di tradirci, di fare scelte condizionate dalla paura o dagli automatismi. Allora sì che ci incammineremo su quel percorso dove l'anima realizza il suo desiderio, un percorso che noi tutti, come collettività, stavamo sottovalutando, ignorando, e che forse ora – costretti dagli eventi – saremo spinti a riscoprire.
Ricapitolando:
Nel passato abbiamo visto la paura e il suo interferire con ciò che è giusto; questo è il terreno da cui proveniamo. Ora, nel presente, siamo invitati a fare la nostra parte, per quanto piccola sembri, affinché il cambiamento possa proseguire. Per il futuro, infine, il nostro Maestro Interiore ci chiede di consapevolizzare il fatto che il corpo è la bussola dell'anima e che l'anima ci ha scelto per realizzare i suoi desideri.
Buona fine e buon inizio a tutti voi!
Camilla
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