Da dove deriva questa visione? Dai "fatti" osservati, rispondono alcuni, forse un po' troppo convinti di aver soppesato tutti i fattori evolutivi in gioco sul pianeta e dimentichi di come la negatività possa essere interiorizzata e incidere sul modo con cui si vede (e quindi si crea) la realtà esteriore.
Una cosa è certa: chi serve il "lato oscuro" ha scelto la via più facile. È facile essere negativi, automatici, superficiali. Talmente facile che c'è da stupirsi davvero quando bulli e prepotenti si vantano di essere tali, come se fossero migliori, più intelligenti... e invece hanno solo scelto una porta che chiunque può aprire.
A volte la negatività assume spoglie passive, più nascoste, allora la persona che si fa manovrare dalle forze oscure si trasforma da prepotente in vittima, in colui che perennemente incolpa gli altri dei suoi guai. Rimane impantanato nel fango perché si lamenta a oltranza, invece di fare qualcosa per cambiare la situazione.
La negatività trova ulteriori vassalli proprio in chi si ostina ad affermare e a convincere gli altri che il male dilaga e il bene non avrà mai la meglio, o in chi esercita con troppa facilità la critica o prova gusto nel togliere ogni speranza a coloro che cercano di spargere buone vibrazioni e farsi promotori di iniziative benefiche.
È facile farsi trascinare dalla corrente del disfattismo: non richiede di mettersi in gioco, né di sviluppare abilità particolari (almeno non quelle che costruiscono per gli altri, oltre che per se stessi), non richiede di trovare soluzioni, di fare spazio ai sogni, di saper "toccare" le anime, le situazioni, il mondo.
Abbattere è molto più facile che costruire. Accumulare è molto più facile che generare e distribuire. Giudicare è molto più facile che comprendere. Lamentarsi è molto più facile che passare all'azione. Avere paura è molto più facile che avere fede. Mollare tutto è molto più facile che essere guerrieri e andare avanti. Dire "ormai è troppo tardi, non cambierà niente" è molto più facile che prendersi la responsabilità di cambiare se stessi e incidere sulle circostanze intorno a sé.
È più facile, perché ogni cosa, lasciata a se stessa, tende naturalmente all'entropia, laddove solo uno sforzo contrario, una forza agita in modo coerente ed evolutivo, può estrarre l'ordine dal caos, far nascere luce dal buio.
La via difficile è la via di chi affronta i propri limiti, di chi si impegna a seminare nuovi universi di possibilità (anche se non ha la certezza del risultato), di chi sceglie di mantenere alta la propria vibrazione, sempre e comunque. E, se distrugge, lo fa "con amore", per abbattere vecchie forme e far spazio a nuove e più evolutive strutture.
Alcuni pensano che, se la causa è "giusta", possono abbassare le proprie frequenze per agire rabbia e distruzione, magari biasimando chi invece rimane distaccato. Ma è una scusa che si raccontano per giustificare il bisogno di lotta o di vendetta, nascondendo a se stessi come il lato oscuro abbia comunque fatto presa su di loro con il suo fascino, la sua facilità di giudizio, la sua ipocrisia.
Il mondo si modella sulle frequenze che emetti, che sono il frutto dei tuoi pensieri, delle tue scelte, delle tue azioni. La legge di causa ed effetto farà sempre il suo corso: ti verrà dato ciò che hai dato, ti verrà preso ciò che hai preso.
Per cambiare le cose non puoi usare le stesse energie che dici di voler combattere, sennò esse torneranno a primeggiare. Serve semmai essere uniti, saldi; serve operare secondo le più alte frequenze dell'amore e della saggezza.
Nota bene: l'amore non è passivo, semmai inclusivo. L'amore non rinuncia alla lotta, semmai al giudizio. L'amore non cerca vendetta, semmai guarigione.
L'amore è la via più difficile perché, per agirlo, devi essere sveglio, pienamente presente, non automatico, non comandato dall'oscurità, dalle ferite, dal bisogno di avere ragione. Per agirlo devi mantenere alta la tua frequenza, non cedere alle provocazioni, ma nutrirti di una fede più grande.
Ti sembra una via facile? No, non lo è! Appunto!
La via facile, la via dell'oscurità, è per i rammolliti dello spirito, per i deboli, per chi non sa far altro che restare dove si trova – lontano dalla luce nutriente e immortale dell'anima –. Ogni prepotente, ogni bullo, ogni persona negativa in fondo lo sa, e proprio per questo non è mai veramente felice, né tollera che altri lo siano.
Attenzione: queste non sono parole di giudizio, ma di esortazione a riconoscere la forza dell'amore come l'unica vera forza in grado di cambiare ogni cosa e di portare tutti noi nel nuovo mondo.
Tra l'altro, è davvero difficile, se non inopportuno, lasciarti andare al giudizio verso le parti poco evolute dell'esistenza, soprattutto se sei uno studioso di alchimia o di scienze esoteriche, perché sai che ogni ombra che vedi là fuori esiste perché ci sono ombre dentro di te che non sono ancora state integrate e che nutrono la proiezione della realtà. Questa consapevolezza, tuttavia, non esclude l'opportunità di compiere i tuoi passi, metterti al servizio di un bene più grande e fare ciò che è opportuno.
L'interno agisce sull'esterno, quanto l'esterno agisce sull'interno. Significa che il cambiamento comincia dal tuo interno, dalle tue vibrazioni, ma allo stesso tempo diventa reale quando agisci all'esterno, abbracciando le esperienze che incontri. Non accade per caso, non accade con facilità. Sei tu a farlo accadere, con il tuo esserci, con il tuo intento, con le tue scelte.
"13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!" (Mat 7:13-14 LND)
"To every man there openeth a way, and ways, and a way,
And the high soul climbs the high way,
And the low soul gropes the low.
And in between, on the misty flats, the rest drift to and fro.
But to every man there openeth a high way and a low;
And every man decideth the way his soul shall go."
(John Oxenham)
(Traduzione:)
A ognuno si apre una via, più vie, e una via.
A ognuno si apre una via, più vie, e una via.
E l’Anima nobile va per quella che sale,
E l’Anima bassa brancola su quella che scende.
E nel mezzo, sui pianori nebbiosi, le altre vanno e vengono alla deriva.
Ma a ognuno si apre una via alta e una bassa;
E ognuno decide dove andare”.
(John Oxenham)
A presto!
Camilla
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