Se una situazione, una configurazione di eventi o un problema tende a ripetersi nella tua vita, spesso è perché c'è una lezione, un messaggio per te, che non hai colto o compreso sino in fondo.
A volte puoi avere l'intuizione di ciò che gli eventi vogliono dirti, al punto che trovi anche le parole giuste per descriverlo. Ma la comprensione si ferma lì, a livello intellettuale, mentre con le tue azioni e il tuo modo di essere continui con le vecchie abitudini, dimostrando che non hai assorbito la lezione. Finché non ne avrai recepito il significato, quella tal esperienza continuerà a ripetersi.
Alla regia di tutto questo ci sei tu: il tuo sé profondo ti parla attraverso gli eventi e cerca di farti accorgere dei nodi che devi sciogliere per proseguire lungo il cammino.
Siamo immersi in un universo dove le informazioni intrecciano e collegano ogni aspetto dell'esistente. Queste informazioni viaggiano in maniera frattale attraverso molteplici canali, nel piccolo e nel grande, nell'apparente e nel simbolo, nel visibile percepito dagli occhi e nell'invisibile percepito dal cuore, nella comunicazione esplicita di ciò che è lineare e nella comunicazione implicita degli eventi che si ripetono. L'informazione che vuole raggiungerti usa tutto i canali possibili per solleticare la tua attenzione, in attesa che tu sappia ricevere, elaborare e fare tuo il contenuto.
Gli eventi che nella tua vita si ripetono portano un'informazione, un messaggio, una storia da ascoltare. Sta a te accogliere tutto questo e tradurlo in modo che abbia un significato. Si tratta dunque di un processo soggettivo, individuale, che non può essere delegato ad altri.
Esiste, tuttavia, un punto di vista che può aiutarti a superare gli accadimenti ricorrenti, soprattutto quando ti creano un problema, una sofferenza o un disagio. È il punto di vista esoterico, che scruta nelle cause profonde al di là delle apparenze e da quel livello propone la sua azione. Esso ti invita a dare quello che, in maniera ricorrente, ti viene tolto. Se ti viene tolto è perché in qualche modo, a un qualche livello, tu per primo hai fatto altrettanto, creando un disequilibrio, che ora puoi rimettere a posto donando proprio ciò che ti manca.
Se attraversi continui abbandoni e sofferenze nelle relazioni, cerca in te quell'aspetto che abbandona gli altri o te stesso, per cui manchi di prenderti cura di loro come di te, e comincia a rimediare, impegnandoti a dare e a darti quell'amore e quella cura, in modo disinteressato.
In pratica, ciò che "subisci" è l'indicazione di ciò che devi impegnarti a non far subire più agli altri. Allora se qualcosa ti viene tolto, è perché devi darlo, smettendo di toglierlo ad altri. Se vieni criticato, è perché devi apprezzare, smettendo di giudicare. Se vieni ignorato è perché devi vedere gli altri, smettendo di cercare attenzioni personali. Se sei ammalato è perché devi esercitare la guarigione, smettendo di sostenere ciò che fa ammalare. Se sei povero è perché devi aiutare altri a non esserlo più, smettendo di trattenere solo per te stesso.
Il problema che ricorre nella tua vita è il simbolo di ciò su cui la tua anima vuole "lavorare", nella consapevolezza che quel problema, e la sua energia, in qualche modo risiede dentro di te (anche quando, a prima vista, non sembra essere così) e ti chiede di essere integrato.
È una via alchemica, non logica. La logica dice: come può un povero aiutare altri a vivere nell'abbondanza? Come può un malato aiutare a guarire? Come può un egoista aiutare a ricevere? Impossibile. Il cuore, l'anima, che operano alchemicamente sanno, invece, che ogni cosa è specchio del mondo interiore e che quello che doniamo ci viene restituito amplificato... quindi un povero, per risolvere i suoi problemi di povertà, deve imparare a lasciar andare gli attaccamenti e a donare abbondanza agli altri, così come una persona non amata, per conoscere l'amore, deve suscitare negli altri il sentimento di essere amati, senza pretendere o aspettarsi di essere ricambiata.
In quello che subisci e negli ostacoli ricorrenti, cerca ciò che ti manca e poi adoperati per donarlo agli altri e/o a te stesso. Passa da uno stato passivo, di vittima, a uno attivo, di creatore, diventando tu stesso in prima persona colui che elargisce ciò che gli manca, colui che offre ad altri la soluzione che cerca per se stesso, e così riuscirai, finalmente, a vivere il messaggio che il tuo sé profondo ti sta inviando.
Camilla
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Commenti
prezioso lavoro a mia volta divulgandolo con l'intento di aiutare....GRAZIE DI CUORE