Passa ai contenuti principali

Liberarsi del vecchio (con video)



A che pro tenersi foto, oggetti e ricordi che, quando finiscono sotto il nostro sguardo, ci suscitano tristezza, stress o contrazione? Liberarsi di ciò che è superfluo, vecchio o che non serve al momento presente è un modo di volere bene a se stessi.

Spesso diamo per scontato che le foto e gli oggetti del passato vanno conservati e non ci rendiamo conto che tutto quello che ci rievoca situazioni spiacevoli abbassa la nostra energia. Per questo, amo liberarmi di foto e oggetti che sono superflui, non sono più utili o mi collegano a memorie sgradite.

Un conto è conservare qualcosa legato al passato perché c'è un significato o un bel ricordo, un altro è ammassare oggetti e varie chincaglierie che non servono più e tolgono spazio vitale ad altre situazioni.

Si tratta di un discorso legato non solo al nostro spazio fisico, ma anche a quello psicologico: inizi liberando un cassetto e pian piano ti vien voglia di liberare la mente e far spazio a tutto il bello che deve ancora venire nella vita.

Una domanda che sovente ti impedisce di liberarti del vecchio è: "E se poi mi dovesse servire in futuro?". Questa domanda rischia di intrappolarti sotto una marea di oggetti inutili!

Come suggerisco nel mio libro AAA cercasi guru disperatamente, in casa, sul luogo di lavoro o nelle stanze dedicate ai tuoi hobby, impara a disfarti degli oggetti che rientrano nelle seguenti categorie:

– sono legati a ricordi spiacevoli;
– se sono vestiti, non li indossi da almeno un anno;
– ne hai altri simili che svolgono la stessa funzione;
– li tieni solo perché non si sa mai se potranno servire in futuro;
– non sono utili né ispiranti né belli;
– sono rotti, brutti, inutilizzabili (e non hai programmato di sistemarli a breve);
– altro (prova a dirlo tu).

Te ne parlo anche in questo video:


Camilla




Acquista Online su SorgenteNatura.it


Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

La scrittura intuitiva

Una tecnica che uso per allenare la mia intuizione è la scrittura intuitiva. Molto in breve, si tratta di scrivere in un diario le proprie domande e poi lasciare che emergano le risposte per via intuitiva . Ogni mattina scrivo nel mio diario osservazioni o domande di mio interesse, dopo di che lascio che emergano informazioni a riguardo, come se provenissero da una coscienza più ampia della mia. Le informazioni che raccolgo per via intuitiva spesso si rivelano essere consigli utili e basati sul buon senso; altre volte mi invitano a guardarmi dentro con maggiore profondità, e capita anche che mi facciano guardare la realtà da angolazioni inusuali e alle quali non avevo pensato. Nella scrittura intuitiva è importante non avere aspettative ; è meglio immaginarsi come dentro a un gioco, e in fondo si tratta proprio di questo, di uno scambio di parole fatto giocosamente con se stessi. Comunque sia, nel rileggere quanto scritto bisogna rimanere lucidi e valutare serenamente le parole tras

Chiaroconoscenza: chiarezza nel pensare

La chiaroconoscenza (o chiarocognizione) è il canale intuitivo di chi ha «chiarezza nel pensare». L’individuo dotato di chiaroconoscenza riceve le informazioni in modo diretto , spesso  dai piani dell'anima . La sua conoscenza, pertanto, deriva non dal ragionamento o dallo studio, ma da una specie di "download di dati" che prende forma istantanea nella sua consapevolezza. Tale abilità lo spinge a collegare facilmente i diversi aspetti del sapere  oppure gli permette di avere solo un'infarinatura di qualcosa, per poi sentire “rivelarsi”, dentro di sé, il resto delle informazioni. Se un momento prima ha dubbi, anche molto grandi, su come agire o cosa scegliere, per lui è normale ritrovarsi, un momento dopo, nella consapevolezza di sapere, invece, qual è la cosa giusta da fare. Un’altra caratteristica del chiaroconoscente è che percepisce la sincerità di una persona, o se è allineata con la propria verità interiore, perché coglie gli aspetti profondi al di là delle app





Acquista Online su SorgenteNatura.it