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La famiglia è una trappola



Ci sono ambienti famigliari di ogni tipo: alcuni sono duri da sperimentare e mettono alla prova la nostra voglia di vivere, altri sono più tranquilli e di sostegno, ma, a prescindere da questo, possono comunque intrappolarci in un binario che ci porta lontano da ciò ciò che autenticamente siamo: pur di non perdere l'amore dei famigliari, accettiamo di farci "modellare" secondo la loro mentalità e rinunciamo così a esplorare la strada che ci chiama.

La famiglia è una trappola per tutti coloro che si portano dietro e ripropongono nell'età adulta le pressioni, le ferite e le delusioni vissute da bambini. La famiglia è una trappola per tutti coloro che si focalizzano sul passato e sulle occasioni perse, invece di guardare al futuro. La famiglia è una trappola per tutti coloro che continuano a cercare in essa l'approvazione alla propria indipendenza, anche e soprattutto quando si tratta di una famiglia incapace di liberare e di lasciare andare i suoi membri. La famiglia è una trappola per tutti coloro che non colgono l'occasione della grande trasformazione che la loro anima è venuta ad attraversare e, allora, invece di usare il fango in cui sono cresciuti per nutrire le radici del proprio fiorire, si impantanano in esso. 

Negli ambienti spirituali si dice che nasciamo nella famiglia che ci siamo scelti. Gli scritti esoterici raccontano che non sempre è così (alcune coscienze possono discendere sul pianeta anche quando non sono pronte per l'incarnazione, risucchiate dai vortici di energia negativa creati da un uso scorretto della sessualità), tuttavia asseriscono che nella maggior parte dei casi l'anima si reincarna in quei contesti che rappresentano il terreno migliore per le potenzialità che vuole sviluppare... e spesso lo fa insieme ad altre anime con cui deve risolvere conflitti in sospeso: i grandi nemici, coloro che odiamo o disprezziamo nel profondo, possono essere i fratelli, le sorelle, i genitori, i figli o i coniugi di una vita successiva.

Se non percepisci la realtà della reincarnazione e le leggi che la guidano, non c'è alcun problema: puoi cogliere i significati più profondi del tuo percorso anche semplicemente restando concentrato sulla tua esperienza e sulla tua famiglia attuale. Il nostro presente, infatti, contiene tutte le informazioni del nostro passato e del compito evolutivo che siamo venuti a svolgere. Portando attenzione all'oggi, possiamo scorgere le indicazioni che riguardano il nostro cammino, senza essere per forza esoteristi che scavano nelle vite passate o dialogano con altri esseri. Abbiamo sempre un istinto che ci guida, una sensibilità intuitiva che può illuminarci, e non ci serve altro.

Sulla base di questa sensibilità, dunque, guarda alla tua famiglia e, in riferimento a essa, rifletti su:
– I doni, gli aiuti, gli episodi di amore vissuti. Questa è la tua eredità di luce.
– I trabocchetti, i freni, il dolore che ti è stato inferto. Questa è la tua eredità di buio.

Chiediti se e come tutto questo abbia nutrito la tua personalità, la tua visione del mondo, e qual è il peso di entrambe le eredità nei tuoi pregi e nei tuoi difetti, con l'ottica non della vittima, ma di colui che sa di essere connesso con il luogo in cui si trova a vivere, colui che sa che dall'ambiente viene influenzato, ma allo stesso tempo all'ambiente dona parte di sé.

Prova a pensare che non sei stato portato nella luce e nell'ombra per caso, ma che in qualche modo la tua anima ha accettato di entrare in questa realtà di contrasti e limiti – a partire da quella famigliare – perché voleva fare la sua parte per rimettere a posto le cose, voleva farsi carico di un frammento di ombra per poterlo trasmutare, dato che nel cuore porta il desiderio di lasciare alle future generazioni un'eredità che sia più luminosa.

Allora quella che sembrava una condanna diventa una missione, quella che sembrava la strada di una vittima diventa il cammino di un guerriero, quello che sembrava un mondo pieno di odio diventa un mondo che ha bisogno del tuo amore.

Tutto dipende da come riesci a usare i tuoi vissuti negativi, a partire da quelli famigliari, e in quale contesto li inserisci. Li puoi considerare frutto del caso o dei limiti umani, e lasciare che spengano il tuo spirito, oppure puoi inserirli nel quadro più grande dell'evoluzione che accade ogni giorno sotto i tuoi occhi, dentro e fuori di te, per la quale la tua consapevolezza diventa un trampolino di lancio per la trasformazione della tua realtà e di quella degli altri.

Ecco che quella stessa famiglia che sembrava una trappola si trasforma nella tua iniziazione, spingendoti a diventare più forte di ogni ostracismo e a sposare il coraggio della tua verità.

Puoi prendere ogni eredità e trasformarla in opportunità, puoi prendere un'ombra e trasformarla in uno strumento al servizio della luce, e per farlo non hai bisogno di guardare ad altre vite: è tutto qui nell'adesso, è tutto nel tuo percorso attuale, devi solo ascoltare le storie che la tua vita di oggi ti racconta e prenderti la responsabilità di costruire, tu, il loro finale.
 
Un giorno, se poi amplierai il tuo sguardo, scorgerai come tutti i tuoi percorsi seguano un filo conduttore, e scoprirai che in ogni piccola manifestazione è racchiuso il senso di tutto l'esistente; riconoscerai che ogni passo ha la sua sfida, e sfida dopo sfida attraversiamo tutti i colori e tutte le opportunità del vivere. Ti accorgerai, anche, che tutte le trappole del mondo ti aiutano a prendere coscienza delle sbarre e delle prigioni, per imparare a servire una libertà più grande, e che siete tutti d'accordo – tu e le trappole – in questo teatro di evoluzione.

Camilla


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Commenti

Lapenna Daniele ha detto…
Questo mi ricorda un libro che ho letto "La sindrome degli antenati" di Anne Schutzenbergèr. Ho verificato io stesso facendo il mio genosociogramma e approfondendo, ho compreso che si ricollega a ciò che dice il Buddha nei sutra del Canone Pali.

Alla fin fine noi siamo la continuazione dei nostri genitori (dagli elementi fisici a quelli mentali), i quali sono dei loro genitori e noi siamo collegati ai nostri nonni tramite loro avendo anche le parti dei nonni arrivando indietro sino a tempi ormai dimenticati.

La trasmissione di pensieri, idee, sofferenze e gioie sono cose reali, che viviamo, che assorbiamo e gettiamo all' esterno sin da quando siamo concepiti, solo che non siamo consci.

Approfondire e capire ogni membro della nostra famiglia per capire noi stessi.

Buon proseguo a te
Camilla Ripani ha detto…
Grazie per il tuo commento. Buon pomeriggio anche a te :)

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