Quando devono prendere una decisione, spesso sento dire dalle persone che sceglieranno il "male minore".
Cosa significa scegliere il male minore? Significa scegliere qualcosa che non è proprio ciò che si desidera.
Certo, a volte non ci sono altre possibilità e il male minore sembra l'unica opzione fattibile. In questo, tuttavia, esistono due approcci.
Il primo è scegliere il male minore e fermarti sconsolato a quel punto perché "si fa così", perché "sennò che alternative ci sono?", perché "è meglio il certo per l'incerto", perché "è già tanto se si ottiene qualcosa"... È un ragionamento pericoloso, che ti fa accomodare in una vita passiva, della quale non sei il protagonista.
Il secondo approccio è scegliere il male minore, ma solo perché stai andando avanti, nella direzione di qualcosa di più grande. È, in altre parole, una strategia o una tappa intermedia del viaggio, dove non hai alcuna intenzione di fermarti perché punti a trasformare quel "male minore" in "bene".
Quest'ultimo approccio è ancora più efficace se – invece di scegliere il "male minore" – pensi che stai scegliendo il meglio.
Anche quando la situazione è difficile, focalizzati sul fatto che sceglierai il meglio. In questo modo la tua mente e il tuo cuore si mantengono ricettivi alle possibilità e non ai limiti.
Scegliere il meglio è scegliere la migliore delle possibilità in un universo dinamico e creativo nel quale il meglio è sempre in evoluzione e tu puoi imparare, crescendo continuamente, a sintonizzarti con esso.
Ecco che il "male minore" non sarà più tale; sarà solo un ponte, un momento di passaggio che tu usi consapevolmente per andare avanti, e non qualcosa che ti sei fatto andare bene perché non avevi alternativa.
Scegli il meglio, non accettare niente di meno!
Camilla
Cosa significa scegliere il male minore? Significa scegliere qualcosa che non è proprio ciò che si desidera.
Certo, a volte non ci sono altre possibilità e il male minore sembra l'unica opzione fattibile. In questo, tuttavia, esistono due approcci.
Il primo è scegliere il male minore e fermarti sconsolato a quel punto perché "si fa così", perché "sennò che alternative ci sono?", perché "è meglio il certo per l'incerto", perché "è già tanto se si ottiene qualcosa"... È un ragionamento pericoloso, che ti fa accomodare in una vita passiva, della quale non sei il protagonista.
Il secondo approccio è scegliere il male minore, ma solo perché stai andando avanti, nella direzione di qualcosa di più grande. È, in altre parole, una strategia o una tappa intermedia del viaggio, dove non hai alcuna intenzione di fermarti perché punti a trasformare quel "male minore" in "bene".
Quest'ultimo approccio è ancora più efficace se – invece di scegliere il "male minore" – pensi che stai scegliendo il meglio.
Anche quando la situazione è difficile, focalizzati sul fatto che sceglierai il meglio. In questo modo la tua mente e il tuo cuore si mantengono ricettivi alle possibilità e non ai limiti.
Scegliere il meglio è scegliere la migliore delle possibilità in un universo dinamico e creativo nel quale il meglio è sempre in evoluzione e tu puoi imparare, crescendo continuamente, a sintonizzarti con esso.
Ecco che il "male minore" non sarà più tale; sarà solo un ponte, un momento di passaggio che tu usi consapevolmente per andare avanti, e non qualcosa che ti sei fatto andare bene perché non avevi alternativa.
Scegli il meglio, non accettare niente di meno!
Camilla
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