Vado in edicola a comprare il giornale. Accanto al giornalaio c'è una bambina, sua figlia.
"Ciao, ti sei messa a lavorare con il papà?".
"Certamente!" risponde lei.
"Allora posso chiedere a te il giornale?".
Lei si mette a ridere, con un sorriso che è una via di mezzo tra l'imbarazzo e la sorpresa.
"Vai a giocare, invece di stare qui!" interviene il padre.
"Non c'è problema" dico io.
"Il problema c'è, invece" aggiunge lui. "Vuole sempre stare qui e non si rende conto che quando si metterà veramente a lavorare allora saranno guai".
"In che senso, scusi?" chiedo.
"Bhè, quando lavori, la vita si fa difficile e non puoi fare quello che ti piace".
"Chi lo sa..." aggiungo, "magari sua figlia potrebbe diventare una professionista apprezzata o una grande esperta in un lavoro che le dà passione".
"Ma scherza?" continua lui. "Mica tutti possono scegliersi la vita come quelli che hanno i soldi... È già tanto se riesci a trovarlo, oggi, un lavoro... E quando mia figlia sarà grande, sarà ancora peggio, perché tutto sta decadendo".
La ragazzina ci ascolta. Dalla sua faccia capisco che è abituata alla logica del padre, ma un po' meno alla mia.
Mi rendo conto che c'è poco da aggiungere, compro il giornale, saluto e mi allontano. Il giornalaio è convinto di insegnare il giusto a sua figlia, ma soprattutto è convinto di aver spiegato e impartito anche a me, a una giovane donna di passaggio, una lezione su come funziona veramente la vita.
Sei uno stupido, penso dentro di me, mentre mi allontano con aria rassegnata. Stai programmando tua figlia a una vita miserabile! Le stai dicendo che non è possibile realizzare i propri sogni, che la vita la metterà alla prova e ne uscirà sempre sconfitta. Le stai dicendo di non illudersi su un futuro di abbondanza perché, essendo nata in una famiglia con poche possibilità, è destinata a soffrire. Stai cercando di convincerla che non avrà scelta. Le stai togliendo la speranza. Le stai rubando il futuro.
Se avete dei bambini, o se avete a che fare con loro, fate attenzione a quello che dite. Fate attenzione alle credenze e ai programmi che instillate nella loro mente e nel loro cuore. Perché loro, pur di amarvi, pur di sentirsi da voi amati, vi seguiranno più di quanto immaginate, arrivando perfino a tradire se stessi per assecondare le vostre profezie...
Camilla
"Ciao, ti sei messa a lavorare con il papà?".
"Certamente!" risponde lei.
"Allora posso chiedere a te il giornale?".
Lei si mette a ridere, con un sorriso che è una via di mezzo tra l'imbarazzo e la sorpresa.
"Vai a giocare, invece di stare qui!" interviene il padre.
"Non c'è problema" dico io.
"Il problema c'è, invece" aggiunge lui. "Vuole sempre stare qui e non si rende conto che quando si metterà veramente a lavorare allora saranno guai".
"In che senso, scusi?" chiedo.
"Bhè, quando lavori, la vita si fa difficile e non puoi fare quello che ti piace".
"Chi lo sa..." aggiungo, "magari sua figlia potrebbe diventare una professionista apprezzata o una grande esperta in un lavoro che le dà passione".
"Ma scherza?" continua lui. "Mica tutti possono scegliersi la vita come quelli che hanno i soldi... È già tanto se riesci a trovarlo, oggi, un lavoro... E quando mia figlia sarà grande, sarà ancora peggio, perché tutto sta decadendo".
La ragazzina ci ascolta. Dalla sua faccia capisco che è abituata alla logica del padre, ma un po' meno alla mia.
Mi rendo conto che c'è poco da aggiungere, compro il giornale, saluto e mi allontano. Il giornalaio è convinto di insegnare il giusto a sua figlia, ma soprattutto è convinto di aver spiegato e impartito anche a me, a una giovane donna di passaggio, una lezione su come funziona veramente la vita.
Sei uno stupido, penso dentro di me, mentre mi allontano con aria rassegnata. Stai programmando tua figlia a una vita miserabile! Le stai dicendo che non è possibile realizzare i propri sogni, che la vita la metterà alla prova e ne uscirà sempre sconfitta. Le stai dicendo di non illudersi su un futuro di abbondanza perché, essendo nata in una famiglia con poche possibilità, è destinata a soffrire. Stai cercando di convincerla che non avrà scelta. Le stai togliendo la speranza. Le stai rubando il futuro.
Se avete dei bambini, o se avete a che fare con loro, fate attenzione a quello che dite. Fate attenzione alle credenze e ai programmi che instillate nella loro mente e nel loro cuore. Perché loro, pur di amarvi, pur di sentirsi da voi amati, vi seguiranno più di quanto immaginate, arrivando perfino a tradire se stessi per assecondare le vostre profezie...
Camilla
Commenti