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Chiaroveggenza: chiarezza nel vedere



Oltre ai cinque sensi ordinari (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) che appartengono alla biologia fisica del nostro corpo, possediamo anche dei sensi collegati ai nostri corpi sottili – i canali intuitivi – che ci aiutano a raccogliere quelle informazioni che provengono da ciò che è oltre la manifestazione apparente, cioè da quel mondo fatto di guide invisibili, energie e misteriose connessioni che si intrecciano con l'evoluzione umana.

I canali intuitivi sono stati raggruppati in quattro gruppi principali, ma premetto subito che è una categorizzazione che ci serve a dare un ordine ai concetti, ma la realtà è più complessa e variegata. È un po' come accade con una mappa che descrive il territorio: il territorio è un'esperienza molto più vasta rispetto al foglio di carta che lo descrive.

Il primo canale intuitivo di cui ci occupiamo oggi è la chiaroveggenza («chiarezza nel vedere»).

Colui che è dotato di chiaroveggenza raccoglie messaggi e indicazioni da parte dell'universo in forma visiva, attraverso colori, luci, immagini o scene in movimento.

Ha dimestichezza con la visualizzazione e ricorda facilmente i dettagli visivi delle situazioni.

La persona dotata di chiaroveggenza spesso scorge ombre o strane luci negli ambienti, perché coglie l’energia e la presenza di altre forze in forma visiva.

Quando il canale è molto sviluppato, l'individuo chiaroveggente può vedere nelle trame del tempo, scorgendo ciò che sta accadendo in un qualche altro luogo, oppure ciò che è accaduto in passato o che potrebbe accadere in futuro, attraverso flash di immagini o immergendosi in vere e proprie rappresentazioni in movimento.

Le visioni e le diverse informazioni visive possono manifestarsi anche toccando degli oggetti, facendo divinazione (per esempio con gli oracoli), portando semplicemente l'attenzione su qualcosa (che si può raggiungere con lo sguardo, come il dettaglio fisico di un oggetto, o che non è visibile, come un organo interno), o non di rado durante i sogni.

Un'altra peculiarità è incontrare simboli o forme che si ripetono e che assumono un significato particolare, per esempio: la figura di un animale, una particolare forma geometrica, oppure anche quando si vede in continuazione una stessa sequenza di numeri.

Allenare la chiaroveggenza

Per allenare il senso della chiaroveggenza, si consiglia di:

– Praticare una meditazione che fa uso di immagini e visualizzazioni
– Fare esercizi di memoria visiva (per esempio: cercare di ricordare i dettagli di una scena, dopo aver chiuso gli occhi)
– Giocare a indovinare le caratteristiche di una immagine, come la figura di una carta estratta casualmente dal mazzo e lasciata coperta
– Prestare attenzione a ogni variazione di luce od ombra negli ambienti
– Annotare al risveglio i propri sogni, focalizzando le scene che di essi si ricordano, scrivendo su un quaderno da tenere accanto al letto.

La prossima volta ci addentreremo nella chiarosenzienza. 

Camilla




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