Passa ai contenuti principali

Il dolcetto promesso



Avere un obiettivo più grande, una meta da raggiungere, non sempre aiuta a sentirsi motivati, soprattutto quando si è troppo stanchi o esauriti. Spesso abbiamo bisogno di qualcosa che venga incontro a quelle parti di noi che non sanno aspettare i conseguimenti del futuro, ma necessitano di essere nutrite nell'oggi, in modo più pratico e tangibile.

Io mi aiuto con la strategia del “dolcetto promesso”. Si tratta di impostare un compito o un obiettivo, che sia piccolo e realizzabile in poco tempo e, una volta completato, festeggiare con una gratificazione.

Se la meta è lontana, è pur vero che la strada per raggiungerla è composta di tanti piccoli passi, ciascuno dei quali può essere trasformato in un sotto-obiettivo, facile da raggiungere nel momento presente. 

Quello che faccio, in pratica, è concedermi un “dolcetto”, un premio, un qualcosa che aggrada la mia personalità, ogni volta che porto a compimento uno di questi sotto-obiettivi. In altre parole, non aspetto di aver conseguito il traguardo finale, ma celebro tutti i piccoli raggiungimenti.

Il sotto-obiettivo deve essere davvero piccolo, facilmente raggiungibile, ma abbastanza impegnativo da tenerti occupato almeno per un po' (qualche ora, giorno o settimana). Inoltre, una volta raggiunto, devi concederti la ricompensa stabilita. Noterai come tutto questo stimoli le tue energie e aiuti il cervello a sentirsi più lucido e motivato.

Il “dolcetto promesso” è un trucco conosciuto da molti, ma sottovalutato, considerato magari troppo semplice, tuttavia basta metterlo in pratica per capire quanto sia efficace.

È importante applicarlo come si deve: funziona solo se stabilisci prima qual è il sotto-obiettivo da raggiungere e quale sarà il “dolcetto” con cui ti premierai. Devi sapere chiaramente che c’è da fare quella certa cosa entro quel certo tempo e che alla fine ne ricaverai una gratificazione. Non funziona se, invece, procedendo a caso, decidi sul momento che “ehi, ho fatto un po’ di lavoro e ora, visto che ci sono, mi concedo un regalo”.

Programmare in anticipo qual è il compito o sotto-obiettivo che si vuole svolgere, e quale sarà il premio conseguente, richiede un minimo di organizzazione, per questo consiglio di usare un’agenda. Io mi trovo bene impostando nel mio bullet journal obiettivi a cadenza settimanale (ne creo anche a cadenza giornaliera).

Alla fine di ogni settimana, poi, rileggo i miei obiettivi principali e creo di conseguenza i sotto-obiettivi della settimana successiva, per fare quei piccoli passi che mi portino un po’ più vicino a ciò che desidero. Naturalmente, programmo ogni volta anche il “dolcetto”, la ricompensa di cui usufruirò una volta completato quanto mi sono proposta di fare.

La ricompensa può essere qualunque cosa, purché sia davvero piacevole e stimolante. Per esempio, amo premiarmi con una passeggiata nel verde, con un massaggio, con un nuovo libro, con una serata dedicata al cinema, con una ricetta sfiziosa, con l’accensione di un incenso ricercato, con l’acquisto di un mazzo di fiori, con la visita a una mostra, con l’ascolto di una certa musica, con una lettura di carte psicologiche, e così via (ho anche creato una lista dove annoto tutti i “dolcetti" futuri di cui mi piacerebbe usufruire).

I sogni ci guidano, i desideri dell'anima ci chiamano, ma la nostra personalità – che è il mezzo attraverso il quale realizziamo i nostri intenti – ha bisogno di essere nutrita sul momento, sostenuta passo dopo passo, per questo il “dolcetto promesso” è importante, tanto quanto mantenere dentro di sé il contatto con la visione più grande che ci portiamo nel cuore.

Camilla

PS. Sto offrendo sessioni di coaching gratuito, come parte del mio tirocinio di formazione. Se interessati, potete lasciare la vs. candidatura a questo link:



📌 Notizie

Visita la sezione Video del blog.

Per altre riflessioni e approfondimenti, vieni a trovarci in Home Page.



📂 Dall'archivio









AAA Cercasi Guru Disperatamente
AAA Cercasi Guru Disperatamente
Come salvarsi l'anima, il portafogli e le mutande. Manuale pratico di sopravvivenza spirituale
Camilla Ripani
Compralo su il Giardino dei Libri



Oracolo del Maestro Interiore - Libro con Carte
Oracolo del Maestro Interiore – Libro con 56 Carte
Le carte di AAA cercasi guru disperatamente
Camilla Ripani
Compralo su il Giardino dei Libri


Commenti

Unknown ha detto…
🎁🥞🥐⚘🌹🥀

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

11. Meditazione e vuoto mentale

Cominciamo oggi a occuparci di uno strumento fondamentale e importantissimo: la meditazione . Tratterò l'argomento in più occasioni, essendo vastissimo... ma metto subito in chiaro che non è possibile praticare la meditazione senza la guida di un valido istruttore che conosca i nostri meccanismi interiori. Tuttavia nel frattempo ci si può avvicinare all'idea, e l'intento di questi scritti è quello di facilitarvi l'approccio all'argomento, o anche solo di stimolare un dibattito in merito. In base ai numerosi testi che si trovano in circolazione, si può essere indotti a credere (così come credevo io stessa in passato) che meditare equivalga a fare il " vuoto mentale ": a far cadere cioè ogni tipo di pensiero. Qui tuttavia c'è il rischio di farsi male, perché con tutte le forme energetiche che ci attraversano quotidianamente, non mi pare proprio il caso di "assentarsi" e venir meno in coscienza, perché tali energie avrebbero più facoltà di





Acquista Online su SorgenteNatura.it