Noi non siamo i nostri pensieri, ma spesso lo dimentichiamo, e addirittura c'è chi non se ne è mai accorto.
Essere identificati con i pensieri
Essere identificati con i pensieri significa dare per scontato che quello che pensiamo è quello che siamo. Se abbiamo buoni pensieri crediamo di essere persone buone, e se abbiamo cattivi pensieri crediamo di essere persone cattive.
Il corpo mentale per sua natura genera pensieri di ogni sorta, ma non è detto che i pensieri da esso generati abbiano a che fare con quello che siamo veramente. Una persona evoluta sa governare, indirizzare e all'occorrenza cambiare i propri pensieri: decide ella stessa quali visioni assecondare e adegua i suoi pensieri a questo intento. Una persona meno evoluta, invece, si lascia governare dalla mente (se non addirittura dalle emozioni e dagli istinti), ne accetta la centralità nel senso che considera i pensieri come automaticamente veri, senza metterli in discussione, e da loro si fa comandare.
Le voci interiori
I nostri pensieri si manifestano su due livelli principali: ci sono i livelli consci dove, se vi poniamo attenzione, possiamo identificare i pensieri che si affacciano nella nostra mente, e ci sono i livelli inconsci, dove il flusso dei dialoghi mentali rimane nascosto alla nostra coscienza di superficie.
Tutto l'insieme dei pensieri, consci e inconsci, rappresenta l'insieme delle voci interiori che costellano il nostro essere. Queste voci appartengono a diversi personaggi che con il tempo formano la nostra personalità: troviamo il bambino ferito, il giudice severo, il prepotente, il saccente, il pauroso, l'opportunista, il combinaguai, l'assente, il guru... che danno corpo, in maniera variegata, alle voci della paura, del giudizio, del fare i calcoli, della superficialità e così via.
Le credenze
Tra i pensieri troviamo quelle che possiamo definire "credenze". Le credenze possono essere considerate programmi mentali installati a grandi profondità nella mente. Esse narrano una storia fatta non di semplici parole ma di assolutismi e certezze, condizionando profondamente la visione dell'individuo. Sono una specie di fede potentissima su come sia la realtà e proprio per questo sono in grado di collassare l'informazione potenziale del campo, rendendola materica e tangibile; in altre parole tendono a far diventare reale ciò in cui, appunto, credono.
Dietro le nostre emozioni
Un modo per diventare consci dei pensieri e delle credenze che ci portiamo dentro è osservare le nostre reazioni emotive e la nostra attitudine nelle varie situazioni.
Di fronte a uno stesso ostacolo e disponendo delle medesime risorse, una persona può reagire in maniera completamente diversa dall'altra. Questa diversità di reazione è fondamentalmente determinata dai pensieri che si hanno. Alcune persone entrano in ansia, si sentono perse, perdono la serenità. Altre si attivano subito per cercare una soluzione. Altre ancora rimangono più distaccate. Tutto dipende da quello che si raccontano.
Di fronte a dei sintomi fisici, c'è chi pensa subito all'evolversi di una patologia importante e chi invece ha fiducia nel fatto che si tratti di qualcosa di temporaneo. Nel primo caso la persona vivrà con grande ansia e difficoltà i suoi sintomi, attivando in maniera eccessiva il sistema nervoso e mettendo così in moto tutta una serie di reazioni fisiologiche che potrebbero addirittura indebolire il sistema immunitario, mentre nel secondo caso sarà più distaccata e serena, e probabilmente più propensa a guarire.
Altro esempio: il tuo partner fa tardi a un appuntamento con te. Puoi reagire pensando al fatto che gli importi poco di te o immaginare semplicemente che abbia avuto un contrattempo. Il primo caso spesso è sostenuto da quelle voci interiori che ti raccontano la storia che meriti di essere abbandonato o non sei abbastanza meritevole di amore, e così via.
Dietro le nostre emozioni e le nostre reazioni c'è sempre un dialogo sotterraneo che sta avendo luogo, una credenza, una storia che viene raccontata... Il vero problema è che spesso siamo profondamente identificati con questa storia, non siamo disposti a lasciarla andare, né ci accorgiamo che potremmo scegliere di ascoltare e vivere una storia diversa.
Le affermazioni positive
Lo so, a volte sembra strano o addirittura stupido pensare che ripetere delle frasi possa cambiare qualcosa, così non facciamo troppo caso alle frasi che diciamo agli altri o a noi stessi. Eppure, quello che crediamo – la mentalità che abbiamo, le speranze e le paure – spesso è il risultato di quello che ci hanno detto e detto più volte, ripetendocelo fino al punto in cui lo abbiamo creduto vero.
Sono davvero poche le credenze che abbiamo sulla base delle esperienze "oggettive": nella maggior parte dei casi esse sono frutto del nostro ambiente famigliare, della nostra cultura e del fatto che abbiamo considerato vero quanto riferito da altri. Certo, poi arrivano anche le esperienze, ma il guaio è che esse sono a loro volta filtrate dal nostro modo di vedere il mondo, infatti due persone che hanno la stessa esperienza possono descriverla e decifrarla in maniera completamente diversa... Capisci, dunque, l'importanza di quello che ci raccontiamo dentro?
Le affermazioni positive sono affermazioni costruttive, che aprono alla speranza e alle soluzioni, che ci ripetiamo per incidere dentro di noi una visione diversa e contrastare la continua tiritera negativa che il mondo ci ripete intorno. Naturalmente ripetere qualche frase tanto per fare non cambierà un fico secco. Ma se cominci a ripetere le tue frasi ogni giorno, con ritmo e costanza, prima o poi sarai costretto a prendere in considerazione la nuova realtà che ti descrivono e a trovare un modo per farla entrare nella tua vita.
Le parole non sono solo parole ma direttive per la tua personalità, ponti verso la tua anima. Esse, unite alla forza incessante dell'intento e dell'azione, divengono potenti generatori e modellatori di realtà. Se è vero che non siamo i nostri pensieri, è altrettanto vero che diventiamo ciò che pensiamo e le parole che ci ripetiamo. Scegli dunque con attenzione le tue affermazioni, ne va della tua "direzione".
Una bellissima affermazione proposta da Charles Haanel è: "Io sono integro, perfetto, forte, potente, amorevole, armonioso e felice". (Perfetta per iniziare l'anno nuovo!)
Meditazione e pensiero-seme
"Meditazione" per molti significa stare nell'assenza di pensieri... ma parliamo chiaramente: la nostra mente è sempre in attività! Direi allora che possiamo puntare non tanto all'assenza di pensieri, ma all'assenza di pensieri saltellanti. (Chiaramente anche gli stati di passività mentale e l'assenza di coscienza possono interrompere il flusso dei pensieri, ma non sono evolutivi e funzionali al contatto con l'anima.)
Per riprendere il dominio della mente e impedirle di saltare da un pensiero all'altro possiamo aiutarci mantenendo la concentrazione su un unico pensiero, su un singolo tema. Ciò aiuta a tenere il focus mentale, ad arginare la sostanza mentale, ossia a padroneggiarla invece di lasciare che sia lei a padroneggiare noi.
A tal proposito possiamo inserire nella meditazione quello che viene chiamato "pensiero-seme", ossia un argomento preciso su cui meditare e tenere focalizzata la mente. Non si ritenga che con questo vi sia una intensificazione dell'energia razionale, vi è semmai è una stabilizzazione del corpo mentale.
L'anima per comunicare con il nostro cervello ha bisogno della mente, ma riesce a farlo solo quando la mente è coesa, sotto il nostro pieno dominio. In altre parole, concentrarsi su un unico argomento e cercare di mantenervi sopra l'attenzione, spinge la mente a diventare "unita" e quindi come tale più ricettiva alle intuizioni inviate dall'anima stessa, cioè da quell'energia che rappresenta la nostra parte più evoluta e che è capace di ispirarci con saggezza. Lasciare andare la mente a ruota libera, invece, la rende più fragile e meno adatta a riceve le direttive dei piani superiori. Il discorso chiaramente è più ampio, ma ho cercato di fare una sintesi.
Consiglio di scegliere come pensieri-seme per la meditazione tematiche evolutive, che stimolino l'intuizione, per esempio:
– L'amore
– La natura dell'anima
– La volontà
– La vita che anima il corpo
– Il piano divino per la Terra
– La luce
– I sogni dell'anima
– Portare a realizzazione i progetti
– La pazienza
– La verità
– I giusti rapporti umani
– ... compila tu il resto della lista
Sono ancora tantissimi i punti di vista e le modalità per diventare consci delle voci e dei mondi che costellano il nostro universo interiore; per approfondire questi argomenti, ti consiglio la lettura del mio libro AAA cercasi guru disperatamente (Anima Edizioni), scritto per aiutare il lettore a muoversi con maggiore abilità delle dimensioni dell'inconscio e dell'invisibile, recuperando un sano rapporto con i propri pensieri, emozioni e con le energie che costellano la vita.
Camilla
AAA Cercasi Guru Disperatamente
Come salvarsi l'anima, il portafogli e le mutande. Manuale pratico di sopravvivenza spirituale
Camilla Ripani
Compralo su il Giardino dei Libri
Il Potere di Adesso - 50 Carte Ispirazionali
Eckhart Tolle
Compralo su il Giardino dei Libri
Unscripted
Esci dal copione. Vita, libertà e spirito imprenditoriale
MJ DeMarco
Compralo su il Giardino dei Libri
Commenti