Passa ai contenuti principali

Il traditore


Tutti conosciamo la storia di Giuda e di come tradì Gesù per trenta monete d’argento. Questa vicenda ha inciso profondamente l’inconscio collettivo al punto che non importa se sia accaduta realmente o se sia solo leggenda; di fatto è una storia simbolica che trasmette un certo modello di realtà. Quale modello? Quello in cui il denaro è la causa di tutti i mali.

Come puoi avere un rapporto costruttivo e generatore di luce con il denaro, aspettarti che fluisca e abbondi nella tua vita, se nel tuo modello di realtà si tratta di qualcosa per il quale addirittura il figlio di Dio è stato tradito? Il minimo che tu possa pensare è che i soldi siano la rovina del mondo.

Fermati un istante e concedi a te stesso di guardare oltre le apparenze, allora scoprirai una verità più profonda: il denaro non è la fonte del male, esso è invece uno strumento potente che prende una forma o l’altra a seconda di chi lo maneggia.

In mano a persone costruttive il denaro si trasforma in un flusso di abbondanza, generatore di aiuti e di opportunità. Sono le persone a fare la differenza, non il denaro e non gli strumenti di cui esse dispongono.

Finora abbiamo dato per scontato che Giuda abbia tradito Gesù e lo abbia fatto per denaro, ma esiste una versione diversa dell’accaduto, che ribalta l’operato di questo malfamato discepolo. È quanto narrato nel Vangelo di Giuda, un manoscritto redatto in lingua copta e datato intorno al IV secolo, che si dice essere a sua volta la traduzione di una edizione precedente scritta in lingua greca e della quale fa menzione il vescovo Ireneo di Lione in una sua opera scritta intorno al 180 d.C.

Va detto che la ricostruzione del Vangelo di Giuda non è completa, inoltre tale vangelo è apocrifo, non ufficiale, questo tuttavia non esclude che possa aiutarci ad ampliare la nostra visione nei riguardi di Giuda la cui figura, a ben vedere, è alquanto insolita già nelle sue vesti tradizionali: egli, rispetto agli altri apostoli, era dotato di una certa cultura ed era abbastanza ricco da non sapere che farsene di trenta monete d’argento.

In tutti e quattro i Vangeli canonici è riportata la predizione che Gesù fece durante l’ultima cena: sarebbe stato tradito da uno dei Dodici. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù indica chiaramente il suo futuro traditore in Giuda Iscariota, dandogli un pezzo di pane per identificarlo. Gesù dunque sembra conoscere il nome del suo traditore e come si svolgerà il destino che lo attende.

Viene da chiedersi come sia possibile essere traditi da eventi che si conoscono in anteprima. Nel Vangelo di Giuda tali eventi sembrano ancor più prestabiliti. In alcuni passaggi leggiamo che Gesù, rivolgendosi a Giuda, affermò: «... Tu supererai tutti loro. Perché farai sì che venga sacrificato l’uomo entro cui io sono». E ancora: «Allontanati dagli altri, a te rivelerò i misteri del Regno. Un Regno che raggiungerai, ma con molta sofferenza. Ti ho detto tutto. Apri gli occhi, guarda la nube e la luce che da essa emana e le stelle che la circondano. La stella che indica la via è la tua stella». In previsione dell’ira degli altri discepoli verso Giuda, Gesù si rivolge infine al futuro traditore dicendogli: «Sarai maledetto per generazioni, ma regnerai su di loro».

Giuda appare come il discepolo prediletto, l’unico in grado di capire Gesù e aiutarlo nel compimento della sua missione spirituale, dove il denaro diventa il pretesto per servire un intento più grande.

Qual è la verità? Gesù ebbe facoltà di previsione e decise di non sottrarsi al suo destino, oppure Giuda fu davvero al suo servizio per aiutarlo a compiere una missione che lui stesso aveva progettato? Inoltre, è davvero esistito il maestro Gesù e il suo percorso, oppure si tratta di storie metaforiche che descrivono il viaggio interiore dell’uomo?

Non possiamo escludere nessuna delle ipotesi e neanche che possano essere vere tutte allo stesso tempo, poiché non esiste mai un solo punto di vista, una sola versione del mondo, così come non esiste mai un unico culto o tradizione che non sia già stato narrato altrove. Si pensi al diluvio universale, raccontato nella Bibbia e ancora prima nella mitologia sumerica, e quanto esso sia attuale nella sua simbologia per descrivere le ondate di emotività dei tempi odierni. Si pensi al culto antico del dio Mitra, divinità associata al Sol Invictus («Sole Invitto»), che secondo una leggenda nacque da una vergine, in una grotta, nella notte fra il 24 e il 25 dicembre, così come fece Gesù bambino. Tante altre ancora sono le leggende che ritroviamo uguali nel percorso di eroi e maestri, se pur con modi e tempi diversi; i grandi archetipi celesti si riversano ciclicamente nella nostra esistenza dando luogo alla fusione tra mito e realtà, tra passato e futuro.

Tutto questo ti fa capire che non è fondamentale chiederti se o quanto sia vera una leggenda, ma piuttosto cosa vuole raccontarti.

Ogni volta che vieni tradito, la storia di Giuda diventa la tua storia. Proprio come accade con i Vangeli, esistono versioni ufficiali e versioni apocrife che ribaltano gli accadimenti. Giuda fu colpevole, ma fu anche innocente. Fu colpevole agli occhi di chi pensa che la colpa degli altri sia estranea alla propria, e innocente agli occhi di chi sa che ogni cosa è guidata da un senso più profondo.

Se sceglierai la versione ufficiale del tradimento, punterai il dito verso la colpa, biasimerai i traditori e farai la parte della vittima. Se sceglierai la versione non ufficiale, lascerai che gli inganni che incontri nel mondo ti insegnino a essere fedele a te stesso, allora trasformerai qualunque tradimento in un trampolino di lancio e in un mezzo per la tua ascesa.

Camilla

Estratto dal mio libro AAA cercasi guru disperatamente (Anima Edizioni)

AAA Cercasi Guru Disperatamente

Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

Non parlare di te

Non parlare di te e dei tuoi progetti sempre e con tutti, e meno che mai con chi in passato ha dimostrato mancanza di empatia nei tuoi confronti, anche se si tratta di conoscenti, amici o parenti. In questa nostra società, che presenta aspetti di violenza e narcisismo, alcune persone sono mosse verso di te perché spinte dall'apparenza, dalla curiosità o dalla voglia di interferire nel tuo cammino , ma oltre a questo non vi è da parte loro ascolto autentico, né presenza, né alcuna reale volontà di sostegno. Lo capisci dai fatti, eloquenti più di ogni parola. Lo capisci da come ti senti, solo o a disagio, dopo che hai confidato loro qualcosa. Allora, che fare? Impara a tacere, a non esporre la tua anima , a non far entrare qualcuno in casa solo perché ha bussato distrattamente alla tua porta o perché la vita gli ha assegnato un posto accanto a te. Metti quei confini che solo il silenzio sa ergere con maestria. È tuo dovere tacere per rispettare e proteggere prima di tutto





Acquista Online su SorgenteNatura.it