Ho notato che, quando qualcuno si espone con idee all'avanguardia o che comunque non sono condivise dal pensiero comune, riceve facilmente delle critiche, poiché le persone si sentono più autorizzate a giudicare ciò che non è comunemente accettato. Ovviamente ci sono anche commenti di apprezzamento, ma gli attacchi sono spesso inevitabili.
Ci sono anche coloro che, e ne conosco, vorrebbero condividere le loro idee creative e particolari su un blog o su Facebook, ma si trattengono dal farlo perché temono di essere criticati; e non si espongono neanche per difendere una causa in cui credono, se c'è il rischio che vengano attaccati.
Comprendo questo tipo di timore, perché ho dovuto affrontarlo io stessa, avendo non di rado ricevuto critiche o aggressioni verbali a causa di quello che scrivo, tant'è che c'è stato un momento nella mia vita dove ho pensato di "ritirarmi" e tenere le mie idee per me solamente.
Anche nella quotidianità capita che nel presentare una idea si ricevano commenti poco gradevoli, offese o battute semplicemente perché si è osato "pensare oltre". Là fuori intorno me vedo persone criticate o ridicolizzate solo perché hanno proposto qualcosa di diverso rispetto ai soliti binari, anche qualcosa di piccolo e semplice, nato magari dalla voglia di far bene il proprio lavoro in un ufficio, ma sono persone che non hanno la forza o il carisma di affermare se stesse e quindi, inevitabilmente, finiscono con il ritrarsi, con lo spegnersi, sommerse dall'invadenza della mediocrità.
Devi sapere che c'è una corrente in azione in questo mondo: una grande "forma pensiero" che si nutre di "ideologie", di pensieri collettivi, e che è molto irritata dal fatto che le persone pensino con la loro testa.
Alcuni si trovano bene a nuotare in questa corrente e la sostengono, mentre sabotano chi non fa come loro.
Altri, invece, non hanno bisogno di unirsi alle idee della massa: desiderano semplicemente donare al mondo la propria unicità, partecipare in modo creativo delle idee e dei progetti, ma proprio per questo vengono osteggiati perché rischiano di sovvertire l'ordine imposto al gregge.
Se capita pure a te di non esprimere a pieno la tua voce solo perché temi un "attacco", ricorda che, ogni volta che osi e superi la paura di esporti, apri un po' di più le tue ali, le rendi più forti.
Non lasciare che i sabotatori ti mettano a tacere! Non lasciare che deprimano la tua voglia di condividere! Non abbassare l'intensità della tua luce solo per renderti invisibile a loro!
Certo, esporsi è sempre rischioso: attiri l'attenzione, in un modo o nell'altro. Ma un "individuo" è sempre qualcuno che si espone, è come una pecora nera che emerge dal gregge. Allora devi scegliere: essere gregge o essere chi sei, con la tua unicità.
Se oserai andare oltre scoprirai che, al di là delle aspettative e al di là della paura, l'unico vero ostacolo che può fermarti davvero è dentro di te e dipende da questa domanda: credi in te stesso?
Camilla
Ci sono anche coloro che, e ne conosco, vorrebbero condividere le loro idee creative e particolari su un blog o su Facebook, ma si trattengono dal farlo perché temono di essere criticati; e non si espongono neanche per difendere una causa in cui credono, se c'è il rischio che vengano attaccati.
Comprendo questo tipo di timore, perché ho dovuto affrontarlo io stessa, avendo non di rado ricevuto critiche o aggressioni verbali a causa di quello che scrivo, tant'è che c'è stato un momento nella mia vita dove ho pensato di "ritirarmi" e tenere le mie idee per me solamente.
Anche nella quotidianità capita che nel presentare una idea si ricevano commenti poco gradevoli, offese o battute semplicemente perché si è osato "pensare oltre". Là fuori intorno me vedo persone criticate o ridicolizzate solo perché hanno proposto qualcosa di diverso rispetto ai soliti binari, anche qualcosa di piccolo e semplice, nato magari dalla voglia di far bene il proprio lavoro in un ufficio, ma sono persone che non hanno la forza o il carisma di affermare se stesse e quindi, inevitabilmente, finiscono con il ritrarsi, con lo spegnersi, sommerse dall'invadenza della mediocrità.
Devi sapere che c'è una corrente in azione in questo mondo: una grande "forma pensiero" che si nutre di "ideologie", di pensieri collettivi, e che è molto irritata dal fatto che le persone pensino con la loro testa.
Alcuni si trovano bene a nuotare in questa corrente e la sostengono, mentre sabotano chi non fa come loro.
Altri, invece, non hanno bisogno di unirsi alle idee della massa: desiderano semplicemente donare al mondo la propria unicità, partecipare in modo creativo delle idee e dei progetti, ma proprio per questo vengono osteggiati perché rischiano di sovvertire l'ordine imposto al gregge.
Se capita pure a te di non esprimere a pieno la tua voce solo perché temi un "attacco", ricorda che, ogni volta che osi e superi la paura di esporti, apri un po' di più le tue ali, le rendi più forti.
Non lasciare che i sabotatori ti mettano a tacere! Non lasciare che deprimano la tua voglia di condividere! Non abbassare l'intensità della tua luce solo per renderti invisibile a loro!
Certo, esporsi è sempre rischioso: attiri l'attenzione, in un modo o nell'altro. Ma un "individuo" è sempre qualcuno che si espone, è come una pecora nera che emerge dal gregge. Allora devi scegliere: essere gregge o essere chi sei, con la tua unicità.
Se oserai andare oltre scoprirai che, al di là delle aspettative e al di là della paura, l'unico vero ostacolo che può fermarti davvero è dentro di te e dipende da questa domanda: credi in te stesso?
Camilla
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