In genere si pensa che la concentrazione sia uno sforzo mentale, ma in realtà è ben più. La concentrazione è essere così naturalmente e totalmente calati nel flusso di quello che si sta facendo, da perdere ogni forma di sforzo e controllo. Come accade a un artista, per esempio, quando è completamente immerso nella sua opera creativa.
La vera concentrazione porta al di là della concentrazione stessa. È una immersione totale nella situazione che si sta vivendo: si diventa tutt'uno con essa, semplicemente.
Quando ciò accade, si entra nel flusso di quella realtà e questo fa sintonizzare intuitivamente con tutte le realizzazioni che la riguardano. In altre parole, più ci concentriamo ed entriamo nell'assenza di sforzo e più veniamo connessi in modo intuitivo a nuove possibilità e informazioni. La concentrazione, in altre parole, è un modo per attivare l'intuito.
A me capita di continuo: ogni volta che mi dedico a una strada, o in altre parole che mi "concentro" su di essa, si attivano nuovi e più efficienti modi per affrontarla, o addirittura mi vengono svelate porte di cui prima ignoravo l'esistenza. Quando si attiva, l'intuito connette a mondi che la mente non potrà raggiungere mai.
È fondamentale che non ci facciamo imbrigliare dallo stress o dalla sfiducia, magari a causa di situazioni difficili che stiamo affrontando sul momento. L'intuito è un dio leggero e sensibile, che regala la sua presenza e i suoi suggerimenti solo a chi rimane nella fiducia che c'è sempre una soluzione, a chi non disperde la propria energia con emozioni di paura e fallimento, a chi si mantiene concentrato sulla propria direzione.
Camilla
La vera concentrazione porta al di là della concentrazione stessa. È una immersione totale nella situazione che si sta vivendo: si diventa tutt'uno con essa, semplicemente.
Quando ciò accade, si entra nel flusso di quella realtà e questo fa sintonizzare intuitivamente con tutte le realizzazioni che la riguardano. In altre parole, più ci concentriamo ed entriamo nell'assenza di sforzo e più veniamo connessi in modo intuitivo a nuove possibilità e informazioni. La concentrazione, in altre parole, è un modo per attivare l'intuito.
A me capita di continuo: ogni volta che mi dedico a una strada, o in altre parole che mi "concentro" su di essa, si attivano nuovi e più efficienti modi per affrontarla, o addirittura mi vengono svelate porte di cui prima ignoravo l'esistenza. Quando si attiva, l'intuito connette a mondi che la mente non potrà raggiungere mai.
"L’intuito giunge alle conclusioni senza l’aiuto dell’esperienza o della memoria. Spesso l’intuito risolve problemi che vanno al di là del potere di ragionamento. L’intuito sovente arriva in modo talmente fulmineo da stupirci; rivela la verità che stiamo cercando in maniera talmente diretta, da sembrare dettata da un potere superiore". (Charles Haanel, La Chiave Suprema)Naturalmente, l’intuito va riconosciuto, accolto, sviluppato. A tal fine, è importante dedicare a se stessi regolari momenti di silenzio e di presenza, nonché adoperarsi per fare ciò che l'anima considera prioritario.
È fondamentale che non ci facciamo imbrigliare dallo stress o dalla sfiducia, magari a causa di situazioni difficili che stiamo affrontando sul momento. L'intuito è un dio leggero e sensibile, che regala la sua presenza e i suoi suggerimenti solo a chi rimane nella fiducia che c'è sempre una soluzione, a chi non disperde la propria energia con emozioni di paura e fallimento, a chi si mantiene concentrato sulla propria direzione.
Camilla
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