Il corpo è il nostro veicolo di manifestazione fisica, ed è grazie ad esso che portiamo a termine il nostro compito di crescita e comprensione, così come stabilito dall'Anima. Se ci intossichiamo con stili di vita pesanti e inadatti, non possiamo ricevere in modo corretto le istanze dei piani più sottili. Diventiamo allora come filtri opachi, che trattengo o alterano ogni raggio di luce che ricevono.
Prenderci cura del nostro tempio e mantenerlo pulito, è quindi molto importante. Per questo, molte persone che si dedicano alla crescita personale e spirituale adottano un'alimentazione leggera, basata su cibi "vivi", prediligono aria pulita, e danno grande importanza al respiro - grazie al quale si assimila prana (il principio vitale che nutre la nostra controparte eterica) - alternando inoltre riposo e attività fisica in modo equilibrato...
Va detto che un tale regime non si adatta necessariamente alle anime più giovani e primitive, che invece hanno bisogno di fare esperienze più aggressive. Si arriva a rispettare il corpo e a percepire i suoi meccanismi energetici, quando vi è una certa esigenza interiore di contatto con qualità più sottili, un'esigenza di purificazione, quindi, che già risponde ad esigenze "superiori".
Colui che è sul cammino spirituale ha rispetto del proprio corpo. Egli sa che rispettandolo, mantenendolo sano e in forza, lo rende inadatto ai germi delle cattive vibrazioni e lo predispone, invece, a quelle più sottili. Ma pensare di diventare "santi" attraverso una disciplina corporea, come con una qualunque tecnica, è un errore che non porta da nessuna parte. E' sempre il cambio di coscienza la leva principale (e reale) del cambiamento. Starà poi a noi accogliere queste istanze, e darci a nostra volta la disciplina e il ritmo effettivamente più adatti per proseguire sul Sentiero. Un conto è delegare la "realizzazione spirituale" ad una tecnica o ad uno stile di vita, un altro è coltivare buone abitudini che siano di supporto.
E' tutto qui. Ovviamente, si farà attenzione a portare equilibrio a tutti i livelli: è inutile allontanare le tossine fisiche (cibo pesante, fumo ecc.) se poi non ci si cura di quelle emotive o mentali...
Prenderci cura del nostro tempio e mantenerlo pulito, è quindi molto importante. Per questo, molte persone che si dedicano alla crescita personale e spirituale adottano un'alimentazione leggera, basata su cibi "vivi", prediligono aria pulita, e danno grande importanza al respiro - grazie al quale si assimila prana (il principio vitale che nutre la nostra controparte eterica) - alternando inoltre riposo e attività fisica in modo equilibrato...
Va detto che un tale regime non si adatta necessariamente alle anime più giovani e primitive, che invece hanno bisogno di fare esperienze più aggressive. Si arriva a rispettare il corpo e a percepire i suoi meccanismi energetici, quando vi è una certa esigenza interiore di contatto con qualità più sottili, un'esigenza di purificazione, quindi, che già risponde ad esigenze "superiori".
Colui che è sul cammino spirituale ha rispetto del proprio corpo. Egli sa che rispettandolo, mantenendolo sano e in forza, lo rende inadatto ai germi delle cattive vibrazioni e lo predispone, invece, a quelle più sottili. Ma pensare di diventare "santi" attraverso una disciplina corporea, come con una qualunque tecnica, è un errore che non porta da nessuna parte. E' sempre il cambio di coscienza la leva principale (e reale) del cambiamento. Starà poi a noi accogliere queste istanze, e darci a nostra volta la disciplina e il ritmo effettivamente più adatti per proseguire sul Sentiero. Un conto è delegare la "realizzazione spirituale" ad una tecnica o ad uno stile di vita, un altro è coltivare buone abitudini che siano di supporto.
E' tutto qui. Ovviamente, si farà attenzione a portare equilibrio a tutti i livelli: è inutile allontanare le tossine fisiche (cibo pesante, fumo ecc.) se poi non ci si cura di quelle emotive o mentali...
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