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Riflessioni quotidiane | Febbraio



Puoi migliorare o peggiorare. Maturare o deperire. Progredire o tornare indietro. Ma non puoi restare uguale a te stesso. Tutto evolve, tutto si trasforma, nulla rimane immutato.

Se trascuri una situazione, una configurazione, non resterà immutata, ma tenderà all’entropia, al disordine, al disfacimento. Se te ne prendi cura, se ci sei per lei, acquisterà invece un senso, crescerà, evolverà in un modo o nell’altro. A fare la differenza è il tuo esserci, la tua coscienza, le scelte che fai.

Prenditi cura di te, della tua giornata, del tuo percorso fatto di piccoli e grandi passi. Se non lo fai, non stupirti se ogni cosa si accartoccerà su se stessa. È la legge: là dove è assente l’anima, dove manca una forza che dirige, prevale il disordine e il caos.

La chiave della tua evoluzione, la leva che trasforma i tuoi accadimenti, l’acqua che disseta il tuo giardino, il creatore del tuo cosmo... sei tu, in ogni istante.



27.2.21



Volontà, amore e attività intelligente sono le tre energie principali dell'universo, che caratterizzano ogni manifestazione dell'esistente, noi stessi compresi. Possiamo definirle anche come potere, saggezza e azione, o come spirito, anima, materia.

Quando padroneggiamo queste tre dimensioni in modo armonico – quando le riconosciamo come parte essenziale della nostra natura – allora possiamo concretizzare la missione del nostro cammino.

Per realizzare qualunque cosa occorre volontà, che è potere, spirito. Occorre amore, che è saggezza, anima. Occorre intelligenza, che è attività, azione. Sono tre linee di espressione, tre vie di forza intrinsecamente collegate l'una all'altra. È impossibile separarle senza creare squilibrio.

La volontà non basta: da sola crea prepotenza, egoismo, durezza. E la sua assenza crea sottomissione, pigrizia, debolezza.
L'amore non basta: da solo crea idealismo, attaccamento, illusione. E la sua assenza crea incapacità di esserci nel momento presente, impazienza, paura.
L'attività non basta, da sola crea superficialità, dispersione, cecità. E la sua assenza crea frustrazione, congestione.
Devono operare insieme, interfacciarsi fra di loro, abbracciarsi nella stessa danza; in questa maniera creano infinite possibilità, infiniti mondi, così come è loro proposito fare.

In quello che siamo, in quello che facciamo, chiediamoci se una o più di queste valenze è debole, carente, sottovalutata. E scopriamo quindi come manifestarla, come nutrirla, come inserirla all'interno della nostra esperienza, così da divenire creatori consapevoli.

Forse ci serve più volontà, più consapevolezza del nostro potere. Forse ci serve più amore, più saggezza. Forse ci serve più azione, più intelligenza del fare. O forse ci servono tutti e tre questi aspetti. Va bene così, siamo qui per crescere e per far crescere i nostri sogni. E siamo qui per farlo attraverso la triplicità del nostro essere. 


26.2.21



Forse ti senti stanco, con poca forza, deconcentrato. Forse pensi che stai facendo troppo, che non riesci a sostenere gli impegni che ti riguardano.

Riposare e agire con equilibrio è importante, ma il problema spesso non è che stai facendo troppo, ma è che stai facendo troppo poco di tutte quelle cose che ti accendono e che nutrono la tua anima.

Vivi nei luoghi che ti appartengono o ti senti continuamente uno straniero? Frequenti persone che ti elevano o devi difenderti dai loro continui attacchi? Stai impiegando il tuo tempo per coltivare i tuoi sogni o sei sempre al servizio delle aspettative altrui?

Non c’è riposo che possa rigenerarti, se la tua anima non è impegnata a stancarsi per la sua missione. 

Trova il tuo scopo di vita, trova ciò per cui vale la pena impiegare le tue energie e respirare la bellezza di ogni istante, e poi riparlami della tua stanchezza.



24.2.21



Il senso della vita è trovare il tuo dono, afferma Picasso, e lo scopo della vita è quello di offrirlo.

"The meaning of life is to find your gift. The purpose of life is to give it away". (Picasso)

Ognuno di noi è in possesso di una qualità che chiede di essere sviluppata, un talento, un’abilità, una vocazione. Tu sei in possesso di un dono, spesso composto di molteplici sfumature ed espressioni. Capire di cosa si tratta e come manifestarlo è ciò che indirizza la tua missione e dà significato alla tua vita. Lo scopo ultimo, tuttavia, è mettere questo dono al servizio degli altri, è offrirlo affinché chiunque possa beneficiarne.

Trova il tuo dono. Coltivalo, proteggilo, espandilo. E poi offrilo al mondo. Il mondo ha bisogno che tu realizzi la tua missione.



23.2.21



Ascoltare gli altri, rimanere aperti, raccogliere indizi dall’ambiente intorno è importante e ti aiuta a definire la misura di chi sei, a toccare con mano gli effetti del tuo esistere. Ma tutto questo non deve sostituirsi al tuo sentire, alla tua verità. 

Nessuno può conoscere meglio di te cosa è giusto per il tuo cammino. Nessuno può sostituirsi alle tue prove, alle tue possibilità, alle tue scelte, alle tue gambe, alla tua anima. Nessuno è te.

Essere aperti, ricettivi e sensibili agli input esterni non significa lasciar decidere agli altri ciò che è tua responsabilità decidere per te stesso. Chi sa ascoltare veramente, si accorge di tutte le vie, le rispetta, non le giudica, e poi sceglie la propria… perché, così come sa ascoltare l’esterno, sa ascoltare anche l’interno.



22.2.21



Nel suo libro La Chiave Suprema, Charles Haanel scrive:

“Ogni azione che, per ignoranza o premeditazione, non sia in armonia con la Verità, è destinata a condurre alla discordia e a una sconfitta inevitabile, proporzionale alla sua portata e alle sue caratteristiche.”

“L’affermazione: «Io sono integro, perfetto, forte, potente, amorevole, armonioso e felice», farà realizzare condizioni armoniche. Il motivo per cui questo accade è che l’affermazione è in perfetto accordo con la Verità, e quando la verità si fa strada, ogni forma di errore o di discordia è inevitabilmente destinata a scomparire.”

Quando assecondiamo l’illusione, quando ci allontaniamo dalla luce della nostra anima, gli effetti delle nostre azioni sono destinati a produrre disarmonia. Quello che dobbiamo fare, per creare condizioni armoniose nella nostra vita, è allinearci alla Verità – che è la natura della Mente Universale, l’essenza dello spirito oltre ogni apparenza – e reclamarne il pieno potere. Salute, gioia e abbondanza ne sono sempre una conseguenza.

Ogni affermazione, intento e azione allineata alla Verità è destinata a produrre semi che metteranno radici e cresceranno.



20.2.21



Le sfide vanno e vengono, le occasioni e i fallimenti si alternano, amici e avversari incrociano il cammino... ma c'è un alleato che sempre rimane al tuo fianco, indipendentemente dal passare delle stagioni, ed è la disciplina che hai costruito e continui a costruire giorno dopo giorno, cioè il modo di pensare e di agire che radichi nella tua personalità.

Disciplina non è tanto sinonimo di saper perseguire e raggiungere un obiettivo, piuttosto è la capacità di trasformarti in un individuo che sa di poter contare su di sé.

Non c'è aiuto esterno, materiale o energetico che sia, che possa farti sentire a tuo agio e veramente appagato, se tu per primo tradisci te stesso sprecando il tuo tempo, trascurando i tuoi sogni, o se cerchi di ottenere le cose senza averle veramente guadagnate.

La disciplina ti permette di costruire un rapporto con la vita e con te stesso – un rapporto sul quale potrai sempre contare – ma, come tutte le relazioni, richiede tempo, impegno, persistenza. Richiede di esserci. Allora il punto è: tu ci sei per te?


19.2.21



Se i difetti degli altri attirano la tua attenzione, usali per migliorare te stesso: diventa tu quella persona che vorresti vedere là fuori; e se già ritieni di esserlo, allora sfida te stesso a fare di meglio. 

Quando gli altri sbagliano, ti offrono l'occasione non di avere ragione, ma di mettere a posto il mondo a partire dal mondo che puoi costruire tu. Ognuno ha il suo percorso, ognuno ha le sue luci e le sue ombre. Il modo più efficace di diffondere la luce è trasmutare l'ombra che è dentro di noi, non dentro gli altri.

Tu sei responsabile del tuo cammino, come gli altri lo sono del loro. Ecco che, quando scorgi le ombre là fuori, puoi cogliere l'occasione per emanare più luce, intensificando in te quelle stesse qualità che invece vorresti vedere nelle altre persone. Anche con il peggiore degli individui e nell’estremo dei suoi difetti, puoi sempre trovare la spinta per migliorare te stesso.




18.2.21



Non tutto può essere detto o rivelato così com’è. Bisogna distinguere cosa dire, a chi dirlo, quando dirlo. Non significa rinunciare alla propria autenticità, al proprio fuoco, ma essere consapevoli del momento e dell’opportunità, cosa che richiede presenza, lungimiranza, saggezza.

Le parole, le rivelazioni, l’energia che accompagna loro, sono come semi: su terreni aridi e infertili verrebbero sprecati, su terreni poco accoglienti verrebbero esposti agli animali predatori. Seminare è importante, ma non basta, bisogna farlo sul terreno giusto.



17.2.21



L’universo appoggia i nostri desideri e crea infiniti intrecci di possibilità per realizzarli. Non tutti i desideri, però. Non quelli espressi per caso, frutto di un sognare privo di fondamenta o indotti da bisogni esterni. Appoggia i desideri che danno un senso alla nostra vita, per i quali non molliamo e ci rialziamo, per i quali siamo disposti a cambiare profondamente. E quando non lo fa è perché ha in serbo per noi dei piani più grandi, più veri, più vicini alla missione della nostra anima, anche se non sempre ne comprendiamo le ragioni.

L’universo appoggia i desideri dell’anima, quelli che ci spingono a mettere i nostri talenti al servizio degli altri, quelli che niente e nessuno potrà mai portarci via perché sono espressione della nostra essenza. Ma dobbiamo avere il coraggio di riconoscerli, ascoltarli e combattere per loro. Allora l’universo combatterà insieme a noi.



16.2.21



Va bene, sei caduto. Hai aperto la porta sbagliata, ti sei fidato di chi non dovevi fidarti, forse hai semplicemente subito un colpo che non ti aspettavi o il tuo corpo ti ha chiesto di fermarti, di prendere una pausa. E allora? Si cade, ci si ferma, fa parte della vita, del cammino.

Ieri sei caduto. Oggi rialzati.

Cadere non dipende da te, non sempre in genere, in quanto le prove arrivano e non puoi controllarle. Rialzarti dipende da te, invece, ed è qui che vedi di che pasta sei fatto veramente, qual è la natura della tua essenza, se preferisci restare nel biasimo o scoprire cosa accade quando tendi una mano a te stesso e ti rimetti in piedi, costi quel che costi. Non hai niente da perdere, eccetto la vecchia versione di te stesso.


15.2.21



Attenzione, che dove va la tua mente, ci vai anche tu. Quello che ti racconti, quello in cui hai fede, diventa la tua realtà. La fede ha una potenza creativa immensa, in grado di generare nuovi mondi. Il guaio è che siamo tutti immersi nella fede, ma non ce ne rendiamo conto. Abbiamo sempre fede in una cosa o nell’altra. Anche il più convinto degli atei ha fede... in cosa? Nel sistema delle cose così come crede che siano.

Il punto è: sappiamo in che cosa abbiamo fede? Conosciamo i confini delle nostre credenze o subiamo passivamente la loro narrazione? Siamo consapevoli che ciò in cui abbiamo fede è ciò che siamo destinati a vivere e rivivere?



14.2.21



La tua anima conosce il sapore del vero amore a prescindere da quello che hai vissuto, perché essa stessa è composta di amore.

L’amore è l’essenza della tua natura profonda e tutto quello che devi fare è riconoscere questa verità e richiamarla dentro di te.

(Dal libro AAA cercasi guru disperatamente di Camilla Ripani) 

Auguri di buon San Valentino a tutti, che ogni giorno della nostra vita sia sempre guidato dall'amore!



13.2.21




L’anima sa sempre come guarirci dai nostri limiti. Quello che dobbiamo fare è smettere di intralciarla con tutti i nostri perché, le aspettative, gli attaccamenti, le forme con cui abbiamo definito noi stessi e il passato.

Lasciamo che l’anima si manifesti e ci guidi attraverso le piccole e grandi cose della giornata. L’anima ci parla attraverso il profumo di un buon cibo, la bellezza di una pianta, la preziosità di un silenzio. L’anima ci chiama ogni volta che sentiamo il desiderio di creare qualcosa di bello, di buono. E ci chiama quando vogliamo dire “no” a tutto ciò che rende stretto il nostro cuore.

L’anima si manifesta nel respiro che abbraccia il momento presente, è nei gesti che si prendono cura, nell’essere grati per tutto quello che c’è. L’anima abita il vuoto che si crea dopo una perdita, è nel placarsi delle emozioni turbolente, nel germoglio che si affaccia dove tutto è cemento. L’anima è nel significato dietro le apparenze, è nel potenziale che desidera diventare tangibile, è in ciò che basta a se stesso. 



12.2.21



Fare scelte poco consapevoli può comportare effetti dolorosi. Scelte fatte spinti dall’illusione, dall’impulso del momento, da bisogni e pressioni esterne, innescano conseguenze pesanti, che consumano la nostra energia e la nostra intelligenza.

Arriva allora un momento di vita, o una esistenza, in cui cerchi di non scegliere e preferisci essere scelto, lasciare che sia come vogliono gli altri. Magari sai cosa desideri, ma non riesci a difenderlo, a lottare per lui se altri vogliono diversamente per te. Finché scopri sulla tua pelle che anche la non-scelta ha effetti disastrosi, se non peggiori.

Non rinunciare alla scelta, e non scegliere in modo automatico o privo di coscienza. Scegli, invece, chiedendoti se è ciò che sceglierebbe la tua anima. Forse la risposta non sempre sarà chiara, ma almeno ci sarà un intento consapevole alla base delle tue azioni.

Tutto questo non ti eviterà di cadere o incontrare fallimenti, ma ti farà sentire nel rispetto di te e della tua verità. Comunque vada sentirai di non aver sprecato il tuo cammino, perché quando scegli in aderenza alla tua anima, al tuo cuore, quella scelta ti porta comunque più avanti, oltre i tuoi dolori e illusioni, più vicino a chi sei destinato a diventare.



11.2.21



Ci sono persone che vogliono crescere, evolvere, migliorarsi e migliorare, lottano per la luce. Le riconosci perché cercano una leva, una possibilità, un ponte.

Ci sono persone che si concentrano sull'oscurità, giudicano, vibrano basso, si fossilizzano su ciò che è stato e non cambiano mai. Le riconosci perché cercano una scusa, un lamento, una barriera.

La "leva" e la "scusa" spesso sono il medesimo evento, lo stesso ostacolo, la stessa difficoltà, ma assume significati diversi a seconda della persona, la quale ne fa un mezzo per generare liberazioni oppure un mezzo per perpetrare prigionie.

A fare la differenza, infatti, è sempre l'individuo, il suo mondo interiore, il fuoco del suo spirito, e non ciò che gli accade nel mondo esteriore.

E tu, in che modo "usi" quello che ti accade? Come una leva o come una scusa?



10.2.21



Il nuovo mondo che stai cercando comincia ogni volta che lasci andare un peso che non ti appartiene ma ti fai carico di una missione che ha bisogno di te... ogni volta che perdoni una situazione o una persona per non essere come vorresti che fosse, te compreso... ogni volta che scegli di dire no a ciò che va arginato e di dire sì a ciò che nutre il buono, il bello e il vero... ogni volta che metti un seme e lo annaffi, anche se non sai se vivrai abbastanza a lungo per vederlo germogliare.

Il nuovo mondo che stai cercando comincia dalle tue parole, dai tuoi pensieri, dalle tue scelte. Comincia da te, da chi tu sei. E comincia proprio dal fatto che là fuori non lo trovi, questo nuovo mondo. Tu sei qui, infatti, non per trovarlo, ma per crearlo. 

Buona giornata, oggi è un bel giorno per essere creatori!



9.2.21



Prenditi una pausa. A volte è necessario. Non è fallire, è recuperare. Anche nelle gare di Formula Uno le auto si prendono una pausa per fare benzina, cambiare le gomme, sistemare qualche pezzo, e poi ripartire. Evitando di fermarsi comprometterebbero la gara.

È importante sapere quando è il momento di correre e quando è il momento di fermarsi. Ricomincerai a breve con la costruzione della tua vita, ma intanto fai un respiro profondo, rispetta le tue energie, ricarica le pile.

Riconosci che sei arrivato fino a qui. La strada non scappa. La strada ti aspetta, perché tu le sei destinato. Tornerai da lei appena possibile, perché non hai nessuna intenzione di trasformare il momento del riposo in una scusa per non ripartire. Anzi, se ti sei fermato, è proprio perché vuoi essere più forte per il tuo prossimo passo, è perché non vuoi guardarti indietro ma andare avanti.



8.2.21



Come fai a riconoscere la persona giusta?

Sei libero di essere te stesso, con il tuo modo di pensare, di essere, di esprimere la tua energia... e per lei è perfetto così. Non ti fraintende, non ti fa sentire che cammini su una corda tesa o che potresti sbagliare con lei a ogni passo che fai. Ha fiducia in quello che fai e che sei, apprezza la tua luce e la mette davanti a ogni ombra.

Non ti giudica e ti concede il tempo di cui hai bisogno, ma contemporaneamente ti sprona a non buttare via i tuoi giorni, a viverli intensamente. E se proprio sbagli, te lo fa capire senza farti sentire sbagliato, perché per lei sei comunque giusto così come sei.

Attenzione: una persona di questo tipo arriva nella tua vita solo dopo che l'hai incontrata dentro di te. Sii tu la persona giusta per te stesso, tutto parte da qui.



7.2.21



Non puoi stringere un’alleanza con chi non è alleato dei tuoi valori. A volte sei tu che devi dire "no" a chi ti chiede di camminare sul tuo stesso percorso, ma in realtà ha passi diversi dai tuoi. Altre volte ci pensa la vita a farlo per te, mettendoti su una strada che di colpo guarda altrove. Non chiederti il perché, ma cogli l’opportunità per fare chiarezza su chi sei e su cosa vuoi, e riparti da qui. 

"Chi ha vie diverse non viaggia insieme" (Confucio)



6.2.21



Quando alzi la tua energia, quando ti trasformi in una persona più forte, capace, coraggiosa, a volte le cose si fanno più difficili.

Le persone e le situazioni intorno a te non reagiscono sempre positivamente alla tua nuova luce, alla nuova versione di te, perché non amano i cambiamenti, né amano constatare che loro sono rimaste indietro, quindi cercano di frantumare tutti gli specchi che le fanno sentire a disagio.

Ecco che potresti incorrere in critiche inaspettate, in chi cerca di farti sentire sbagliato, in gelosie o resistenze. I rapporti con gli altri entreranno inevitabilmente in una nuova fase, migliore, ma anche peggiore, perché la tua frequenza è diversa e ciò che prima era giusto potrebbe ora non andare più bene.

Accetta questo passaggio, accetta che il mondo cambi in conseguenza del fatto che sei cambiato tu. Lascia a ciò che non è più adatto a te la libertà di rifiutarti, e permetti a ciò che vuole vibrare con te di raggiungerti. Non puoi far contento tutti, non puoi essere amico di tutte le situazioni. Ma puoi assecondare il processo della tua evoluzione ed essere alleato del nuovo mondo che stai andando ad abitare.

Sì, verrai messo alla prova, verrai sfidato. Tu non farti impressionare, persisti per la tua via, mantieni alta la tua energia. 



5.2.21



Ci sono luoghi, evoluzioni, che puoi raggiungere solo arrendendoti.

Arrenderti non è buttare la spugna, smettere di sperare, rinunciare a occupare il tuo spazio. Quello non è arrenderti, quello è cadere senza cercare di rialzarti. Arrenderti non è lo stato di passività e depressione che ti fa credere che tutto è finito. Arrenderti è mollare il controllo e lasciare che tutto sia, perché sai che tutto deve ancora cominciare.

Arrenderti è un atto di coraggio, è l’azione del cuore che confida totalmente nel proprio sentire, anche se non conosce dove ciò lo condurrà. Arrenderti è una dichiarazione di immortalità, perché puoi arrenderti veramente solo se confidi nel piano più grande e nel progetto che la tua parte immortale – la tua anima – sta perseguendo attraverso ciò che sei proprio ora, proprio qui.

Arrenditi, dichiara la tua immortalità, lascia che la vita faccia la sua parte mentre tu fai la tua nelle pieghe dello spazio-tempo. Arrenditi, anche e soprattutto quando credi di sentirti perso e senza meta, e scoprirai che sei sempre stato guidato né mai sei andato via.



4.2.21



- Come faccio a sapere se le intuizioni che ho arrivano dalla mia anima? Come faccio a sapere se le sensazioni che provo arrivano dal contatto con dimensioni altre, invisibili, oltre il confine delle apparenze? Come faccio a sapere se è tutto vero, o mi sto inventando ogni cosa? Come avere, allora, delle prove, ed escludere il fatto di essere matto?

Queste domande disturbano il tuo cuore, da sempre. Sono domande lecite, da una parte, ma senza senso, dall’altra... cioè, non arrivano ad alcun senso, non espandono alcuna percezione. Sono domande che ti rinchiudono nel territorio della mente – che poi è un territorio utile, ci mancherebbe – ma noi stiamo navigando oltre, in altri orizzonti.

Sai, i matti non si fanno domande; sono assai sicuri delle loro percezioni distorte e non si interrogano se ciò che pensano sia vero o meno. Quindi rilassati! Non sei matto!

Se proprio non puoi fare a meno di farti certe domande, se proprio vuoi sapere come fare per capire se non stai inventando ogni cosa, in realtà c’è un modo: sperimenta tutto. Porta nella realtà pratica e tangibile tutto quello che percepisci. Se ti arrivano intuizioni, suggerimenti, prospettive... portale in esistenza, assecondale, sperimentale. E scopri cosa accade, se hanno consistenza. E, se ne hanno, non dire però che è una coincidenza, un caso, come tendi sempre a dire ogni volta che l’universo ti apre delle porte e ti mostra la sua abilità nel tessere intrecci di meraviglia e stupore.

Metti da parte il caso... e abbi il coraggio di riconoscere che esistono informazioni che arrivano da un oltre che è oltre, informazioni che tu semplicemente ricevi, come un’antenna che entra in risonanza con le frequenze che è destinata a captare. Lascia che la mente si interroghi all’infinito, quello è pur sempre il suo mestiere. Tu sei più della tua mente, tu sei un riflesso di quell’oltre che è oltre e che sta cercando di manifestarsi in questo luogo, in questo tempo, espandendosi dentro i limiti e le opportunità della materia. 

Non cercare delle prove. Cerca la verità di chi sei. La verità non ha bisogno di prove, ha solo bisogno di essere se stessa.



3.2.21



Smetti di cercare una scusa per giustificare la paura, per vibrare basso, per contrarti, per abbandonare i tuoi sogni, per sottrarti al confronto, per precipitare, per scegliere la strada degli altri e non la tua.

Prova, invece, a cambiare prospettiva e a riorientare il tuo focus. Dove poggi la tua attenzione, lì poggi la tua energia, la tua vitalità, la tua capacità creatrice.

Cerca una scusa, allora, per essere grato, per elevare il tuo spirito, per aprire una porta, per sognare in grande, per prenderti il tuo posto e far spazio a quello degli altri, per lottare per ciò che ami, per rialzarti se cadi, per andare oltre, per accendere una luce, per seminare anche quando tutto intorno è arido.

Cerca una scusa per dire “ce la faccio”, “ce la facciamo”, per tendere una mano, per costruire un ponte, per fare quello che va fatto, per trovare il coraggio, per essere chi sei, per benedire anche quel che non va, per abbracciare ciò che va abbracciato, per celebrare il nuovo giorno, per cogliere l’opportunità, per creare la musica anche quando c’è rumore.

Se proprio devi cercare una scusa, fa’ che sia una scusa per diventare una persona migliore.



2.2.21



Per affrontare gli ostacoli che si ergono lungo il cammino, non basta avere intelligenza, un piano, dei soldi. Ci vuole qualcosa che ti faccia rialzare quando cadi, che ti faccia sperare quando ogni porta viene chiusa, che ti faccia andare avanti quando lo spirito viene piegato. Questo qualcosa è la passione.

Se hai passione, hai il tuo perché interno, che non ha bisogno di spiegazioni, non ha bisogno di conferme, ma ha bisogno solo di se stesso. Se credi di non avere o essere abbastanza per portare avanti i tuoi piccoli e grandi progetti, se trovi sempre una scusa per abbandonarli, forse è perché non sono in linea con la tua passione.

Attenzione: una passione non sempre è evidente o manifesta. A volte ha bisogno di essere scovata, poi nutrita e sostenuta. Prima che la passione alimenti te, devi alimentarla tu. Sostieni la tua passione e la passione diverrà il tuo miglior alleato.



1.2.21



Superare i propri limiti è superare le barriere che mettiamo con noi stessi, oltrepassare i confini dentro i quali ci siamo accomodati. È generare nuove intelligenze e nuove abilità che ci portano oltre quello che già siamo. Non è mettersi in confronto o in competizione con gli altri. Non è andare oltre il buon senso pur di provare adrenalina.

Abbiamo frainteso il concetto di sfida, di sacrificio, di crescita. La vera sfida è quella con se stessi, con le proprie limitazioni. Il vero sacrificio è quello fatto per scelta, per servire un intento più grande. La vera crescita è quella della propria forza interiore.

L’anima ti invita a superare i tuoi limiti perché, per incarnare il suo progetto, devi lasciar andare la persona che sei stato fino a oggi e trasformarti in colui che sei destinato a diventare. Questa trasformazione è un processo di continua rottura e superamento delle vecchie cristallizzazioni. Richiede coraggio, richiede impegno, richiede la capacità di morire e rinascere in continuazione.

Superare i tuoi limiti è dunque superare le tue resistenze, le tue opposizioni; è concederti la possibilità di realizzare e sviluppare il tuo miglior potenziale. Ha a che fare con te, con chi tu sei, con il tuo cuore, con il tuo proposito. Non ha niente a che fare con il superare gli altri, anzi, è proprio ciò che ti rende maggiormente capace di metterti al loro servizio e al servizio della vita.

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