Il potere non ha mai la pazienza dell'amore. Il potere vuole tutto e subito. Mentre l'amore non forza mai una direzione, una crescita, anche se fa in modo di alimentarla il più possibile.
L'attaccamento al potere e alla sua frequenza può manifestarsi in modi anche subdoli, modi che a volte chiamiamo "generosità", "benevolenza", "arrendevolezza" o anche "amore", "amicizia", "sentimenti"… ma altro non sono che vie per controllare e legare gli altri.
Ogni volta che ci ritroviamo a vivere un periodo di dolore o difficoltà, fermiamoci per un istante e chiediamoci: c'è stato un momento, in passato, in cui abbiamo fatto delle scelte per brama di potere? E al posto di "potere" leggasi: attaccamento, avidità, ricerca di sicurezza, ansia del controllo, desiderio di sentirsi importanti, ecc. perché quello è il momento in cui abbiamo indebolito il nostro sistema psico-fisico, quello è il momento in cui abbiamo aperto la porta a energie pesanti, comunque le si voglia chiamare, che oggi mostrano i loro frutti.
Ogni volta che assecondiamo la voglia di potere, a discapito dell'amore, mettiamo il seme per una nuova sofferenza. Non è un giudizio, è un accorgersi. Accorgersi che all'amore ci si può arrendere – e ci si deve arrendere – ed è quello il momento in cui cominciamo a guarire dalle nostre ombre.
L'attaccamento al potere e alla sua frequenza può manifestarsi in modi anche subdoli, modi che a volte chiamiamo "generosità", "benevolenza", "arrendevolezza" o anche "amore", "amicizia", "sentimenti"… ma altro non sono che vie per controllare e legare gli altri.
Ogni volta che ci ritroviamo a vivere un periodo di dolore o difficoltà, fermiamoci per un istante e chiediamoci: c'è stato un momento, in passato, in cui abbiamo fatto delle scelte per brama di potere? E al posto di "potere" leggasi: attaccamento, avidità, ricerca di sicurezza, ansia del controllo, desiderio di sentirsi importanti, ecc. perché quello è il momento in cui abbiamo indebolito il nostro sistema psico-fisico, quello è il momento in cui abbiamo aperto la porta a energie pesanti, comunque le si voglia chiamare, che oggi mostrano i loro frutti.
Ogni volta che assecondiamo la voglia di potere, a discapito dell'amore, mettiamo il seme per una nuova sofferenza. Non è un giudizio, è un accorgersi. Accorgersi che all'amore ci si può arrendere – e ci si deve arrendere – ed è quello il momento in cui cominciamo a guarire dalle nostre ombre.
Commenti
E che invece il potere è il cattivo maestro, che ti insegna e fa di tutto per cambiarti secondo la direzione che vuole lui?
Il primo esalta la nostra natura, il secondo la corrompe... E' una sottile differenza, ma sostanziale.
Un abbraccio!
è da poco che ti leggo. complimenti per il tuo sito e devo dire che il post di oggi ci propone una bella riflessione...e la domanda è quindi??? mi piacerebbe andare un pò più in là, quale è l'atteggiamento giusto?
Buona ricerca, Eliana e ben arrivata.
C