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Il nuovo non arriva mai dall'esterno

"Per fare il passo successivo, per attivare un cambiamento, una rivoluzione interiore, spesso basta poco. Non c’è bisogno di saltare di qua e di là tra interminabili studi e argomenti, può bastare un viaggio, una frase, un accorgersi, ma al quale dai tutta la tua presenza." (Dal libro  AAA cercasi guru disperatamente ) C'è chi è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo , dando per scontato che sia sinonimo di "migliore" o di "evoluzione" e, così facendo, si perde la possibilità di raccogliere le innumerevoli rivelazioni di quel che è già sotto il naso. Ciò che si presenta come nuovo porta il sapore di una qualche diversità, e questo fa piacere, attira, e spesso aiuta a cambiare aria, quindi ben venga. L'anima , tuttavia, bada poco se qualcosa è recente o meno, nel senso che lei bada a ciò che innesca avanzamenti, porta luce, che quindi può apparire insolito ma anche scontato, moderno o antico, non fa grande differenza. La tua evoluzione , il tuo tr...

Gli ingredienti della rinascita

Rinascere è un'arte spontanea. Non si rinasce per volontà, ma perché è giunto il momento. Accade, tuttavia, che possiamo disturbare la rinascita, ritardarla, interferire con il suo evolversi, perché ci opponiamo a lei. Ecco alcuni suggerimenti per far sì che la rinascita faccia il suo corso. 1. Accettare pienamente il momento presente Qualunque strada vogliamo prendere, qualunque sia quella che incontreremo, comincia inevitabilmente da dove ci troviamo adesso. "Qui e ora" è quello spazio-tempo da dove ha inizio tutto quello che sarà. Se ci opponiamo alla realtà, se biasimiamo o recriminiamo lo stato delle cose, disperdiamo le nostre energie e perdiamo di vista la direzione che ci aspetta. Se accettiamo il momento presente, semplicemente così com'è, con tutte le sue valenze, allora concediamo a noi stessi di dimorare pienamente in esso, con tutte le parti di noi, e di cogliere i segnali a noi inviati dalla vita. 2. Lasciar andare il passato Nell'accettare il mom...

Ridimensionare l'importanza

Il peso di una vicenda è dato dal peso che gli attribuisci tu. Esiste sempre un certo grado di oggettività, ma, al di là di questo, il modo in cui le situazioni impattano su di te dipende molto dall'importanza che dai loro, dal significato con cui le rivesti e come decidi di usare l'esperienza che ti portano. Uno stesso ostacolo può essere vissuto come sfortuna, come il segnale che ti trovi su una strada sbagliata, come conferma che sei un incapace, oppure come qualcosa che può insegnarti a conoscerti meglio , a tirare fuori le tue risorse, qualcosa che ti mette alla prova nelle tue scelte, ma proprio per questo ti dà la possibilità di lottare per loro.  Spesso si tratta semplicemente di ridimensionare l'importanza data alle interferenze del momento. Ci saranno sempre interferenze e parassiti pronti a prosciugare la tua luce. Il mondo è fatto di persone che donano e persone che prendono, e quando incontri quest'ultime, l'errore che non devi fare è dare loro impor...

Autrici a confronto

L'ultima diretta che ho fatto ieri sera è stata in compagnia della scrittrice, attrice e coach Elisa Renaldin. Mi è piaciuto molto questo incontro, centrato sui nostri libri, sul mio,  AAA cercasi guru disperatamente , e su quello di Elisa,  Riaccenditi!   Abbiamo aperto a caso le pagine dei nostri libri e ci siamo lasciati ispirare e condurre in sincronicità nell'affrontare i vari argomenti. Tra gli altri, abbiamo parlato di: consapevolezza, dipendenza spirituale, scientismo, autonomia di pensiero, governo della personalità, ricerca della propria strada, importanza di recuperare le energie psico-fisiche, bisogno di sicurezza, coraggio di essere autenticamente se stessi, influenza delle forme-pensiero e dei pendoli, e di tanto altro... Ecco il video (se non lo vedi, clicca qui )  A presto! Camilla 📌 Notizie Per i video, visita la sezione  Video  e  Pillole Guru . Ogni sabato alle 18:00 ...

Alcune persone sono schiave e non lo sanno

Alcune persone sono schiave e non lo sanno . Schiave, nel senso di non libere, assuefatte a credenze esterne, non capaci di pensare in modo autonomo. Sono tutti coloro che lasciano che le proprie idee siano modellate dagli altri, dalla famiglia, dalla cultura, dalla massa. Un certo grado di influenza dell'ambiente sul nostro modo di essere e di pensare è normale – siamo tutti collegati in un modo o nell'altro – ma diventa disfunzionale quando si trasforma nell'incapacità di pensare,  delegando le proprie scelte e i propri ragionamenti a fattori esterni. I grandi condottieri dell'umanità, ma anche i grandi imprenditori e tutti coloro che hanno avuto successo, hanno sempre avuto un pensiero autonomo e non lo hanno mai delegato agli altri. Il pensiero è la chiave della libertà e del proprio potere creatore. Uno dei sintomi dell'essere schiavi è censurare e aggredire l'espressione del pensiero altrui. Chi ti dice che devi tacere, chi deride i tuoi ragionamenti,...

Disobbedienza

Quanti disobbedienti vedo ritenersi tali, ma che alla prima occasione si piegano al sistema, obbedendo alle pretese della paura , della programmazione, delle logiche imposte dall'alto! Sono disobbedienti davvero? Per loro la disobbedienza è solo una scusa per andare contro a ciò che non piace sul momento, o è una maniera per sentirsi diversi , eppure, quando devono prendere una posizione, rivelano un profondo conformismo allo statu quo. Il vero disobbediente non ha bisogno di scuse per cercare la sua voce, anche quando appare poco confortevole, né ha bisogno di sentirsi diverso. Risulta disobbediente al gregge semplicemente perché ha la sua testa , e chi ha testa non piace alle pecore, a meno che non si trasformi in un qualche guru di cui diventare seguaci. Oggi ti invito a pensare alla disobbedienza , al suo vero valore, che non è quello di distinguerti dagli altri ma semmai di distinguere il tuo pensiero da quello della massa, dal pensiero che pretende di essere vero solo perché ...

Luoghi

Spesso nasciamo nel luogo che ci sembra "sbagliato" perché è quello che ha più bisogno di noi, di ciò che la nostra anima è venuta a portare. Ecco che veniamo attirati in incarnazione non da frequenze a noi simili, ma proprio da frequenze opposte, sicché la persona sensibile, creativa o spirituale si ritrova a crescere nei contesti più duri, sfidanti, soffocanti. Però, a volte, il luogo ha bisogno che noi arriviamo a mettere dei confini con lui, che ci opponiamo alla sua disfunzionalità, mettendo in chiaro i nomi e le cose a cui appartengono. Ha bisogno, cioè, che troviamo la nostra voce e gli diciamo "bye bye, ora so chi sono e dove voglio andare", perché anche i luoghi – i posti, i contesti, le dimensioni – hanno bisogno di imparare chi, cosa e come rispettare coloro che vi dimorano. E chissà che non ci si possa reincontrare, un giorno, entrambi cresciuti – i luoghi e noi stessi – grazie a quel passo in avanti che noi abbiamo fatto, a quella distanza che abbiamo m...





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