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La prova dei fatti



La vita che desideri comincia a manifestarsi quando cominci ad avere la percezione di chi sei, cosa vuoi e cosa sei venuto a portare in questa esistenza.

Finché la corrente degli altri sceglie la tua direzione, finché la paura di contraddire le aspettative esterne è più forte del desiderio di essere chi sei, sei controllato dalla realtà apparente e dai suoi meccanismi.

Nel momento in cui ti accorgi che la tua natura profonda ha una missione – che il tuo valore non viene stabilito da parametri meccanici ed esteriori, ma riguarda il tuo esserci con amore –, non puoi più far finta di niente, non puoi più ignorare quella chiamata che ti esorta a esplorare il mondo delle cause, delle energie, e a fare la tua parte per cambiare i riflessi che si manifestano là fuori.

I vecchi schemi entreranno subito in allarme, preoccupati di perdere la loro usuale fonte di energia, cioè la tua attenzione, le tue credenze e le tue emozioni, che sempre li hanno nutriti. Cercheranno, allora, di creare provocazioni, problemi e fastidi per tenerti agganciato e sfidare il tuo intento. È come se ti dicessero: “Tu credi di poter cambiare, ma in realtà ti stai solo raccontando belle parole. E per dimostrartelo, ti mettiamo alla prova dei fatti”.

Qual è il problema? Se ti piacciono i fatti, nessuno! Prima o poi, chi o cosa ti mette in discussione si arrenderà all’evidenza. A patto, ovviamente, che davvero vai oltre le parole e persisti nella tua azione – interna ed esterna –, senza farti impressionare dalle prove e dai turbamenti che cercano sempre di risvegliare il corpo di dolore.

Il corpo di dolore si nutre di frustrazione, depressione, paura, rabbia… e di tutte le emozioni basse e depotenzianti che ti fanno dubitare di essere una creatura capace di creare una realtà di gioia e amore.

La prossima volta che sentirai l'attivazione del corpo di dolore, scegli di restare un osservatore distaccato e compassionevole, che non lo giudica ma non se ne fa comandare. Invece di assecondare il suo automatismo, resta presente, placalo, e poi orienta la tua energia altrove, verso la vita che sei venuto a costruire. 

I problemi non spariranno mai completamente, ma pian piano si trasformeranno, si adegueranno alla tua nuova frequenza, e invece di sottolineare la tua debolezza o la tua credenza di essere una vittima, ti aiuteranno a definire la tua forza, la tua capacità di affrontare le prove.

Tutto comincia quando scegli di schierarti dalla parte di chi sei. È un processo di scoperta continua, con fasi graduali e in continuo mutamento, ma quel che conta è essere al servizio della tua autenticità, imparare ad assecondare la "visione" e non la paura. 

Che forma assumerà il cammino? Cosa accadrà poi? Non puoi saperlo. Puoi solo scoprirlo.

Ma sai che, se non intraprenderai questo viaggio verso te stesso e verso la nuova vita che ti aspetta – facendolo attivamente, concretamente, e impiegando tutte le tue capacità –, qualcosa dentro di te sentirà di aver mancato una possibilità importante.

Camilla



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