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Non dubitare


Un conto è aspirare a qualcosa in modo vago, sognare a occhi aperti, affacciarti su mille sentieri senza mai percorrerli, fare tanti giri in tondo o lasciarti trascinare dalla corrente. Un altro è riconoscere chi sei, riconoscere i tuoi desideri, sentire il sapore di quel destino che ti chiama attraverso un'altra parte di te.

Quando sai chi sei e quale vibrazione vuoi incarnare, cominci ad attirare le cose giuste per te. La tua mente si focalizza, le tue emozioni si aprono a un senso più grande, le tue azioni si allineano e l'universo trova infiniti modi di rispondere al tuo intento.   

A contatto con te stesso, non sei più disposto a tradirti, a scappare da ciò che ti attende, solo perché la paura ti racconta storie che promettono di tenerti al sicuro, ma che invece ti tengono lontano dalla tua evoluzione.

Spodestare la paura dal suo trono: ecco cosa riesci a fare quando finalmente senti chi sei. Spodestare i suoi ragionamenti, non accettare la sua autorità derivante dal suo essere forza collettiva. I timori restano (non sei un santo), ma assegni loro a un ruolo minore, mentre scegli di affidarti a un'altra bussola, quella della tua anima, quella della vita che vuole manifestarsi sempre più come gioia e amore.  

In questo riorientamento, mentre ti volgi verso quei desideri che richiedono coraggio, per un po' potresti sentirti senza certezze o, addirittura, attirare critiche e ostacoli. C'è sempre qualcuno che prova fastidio o disagio verso chi si sta risvegliando.

Ma tu lascia che questi intralci si consumino da soli e vai oltre. Tanto, non è la ricerca della sicurezza che spinge i tuoi passi, né l'approvazione altrui. Ciò che ti motiva è l'eccitante possibilità di scoprire quanto può sentirsi vivo un individuo, e quanto può richiamare in alleanza le forze dell'universo, quando smette di tradire se stesso e comincia ad abbracciare la visione che custodisce dentro di sé. 

Non dubitare, di te, del tuo sentire, del valore che hai. Non dubitare, o finirai con il dubitare di tutto il resto e creare fragilità che aprono alle disfatte. Non sto dicendo di non metterti in discussione, ma di ricordarti che sei una luce emergente, venuta per manifestarsi in questo luogo e in questo tempo, e che puoi vivere in base a tale consapevolezza.

Confidare in te stesso, nel divino che è in te, nella tua natura profonda, non significa essere egoista o prepotente, ma riconoscere e onorare quella dimensione interiore, profonda e sacra, che guida i tuoi passi, sapendo che solo lei può farlo. 

So bene che stiamo attraversando tempi incerti, che molte ombre sembrano risaltare, ma so altrettanto bene che l'anima è lungimirante e ha un piano più grande. Ogni volta che lei ti chiama – ogni volta che si affaccia dentro di te attraverso un sogno, un'aspirazione, una vibrazione che vuole essere incarnata – proteggila, seguila con coraggio, perché lei conosce il modo per attraversare la notte.

Camilla


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