Prima di dare un consiglio a qualcuno, ti invito a riflettere sui seguenti punti.
1) Chiediti qual è il tuo movente. Come mai vuoi dare un consiglio a qualcuno? Per il suo bene? Perché vuoi che faccia la cosa giusta? Perché ti sentiresti più tranquillo se facesse come dici tu? Per dimostrare a te stesso e agli altri che sei più intelligente? Per controllare la situazione? Cos'altro? Dietro la tua voglia di dare consigli potrebbero esserci motivazioni più profonde di cui non sei cosciente, che hanno a che fare con i "tuoi" bisogni e non con i bisogni di chi vorresti aiutare.
3) Ogni consiglio è come un seme: tu puoi spargerlo intorno a te, ma non puoi obbligare nessuno a raccoglierlo. Chi vuole lo raccoglierà, chi non vuole lo ignorerà e non potrai farci niente. Concentrati sul donare un buon seme, ma non avere alcuna pretesa o aspettativa sul fatto che venga raccolto.
4) Il consiglio deve essere in funzione della persona: non deve avere a che fare tanto con te, quanto con colui o colei a cui è rivolto. Non riguarda il tuo modo di vedere le cose, i tuoi valori o cosa faresti tu al suo posto. Prima di dare un consiglio, mettiti in ascolto della persona, della sua storia, della sua visione, e poi fa' in modo che il consiglio sia adatto a lei, al suo prossimo passo, quello che le è possibile, quello che può fare a partire dal suo attuale livello di coscienza, che potrebbe non essere il tuo (e non darei per scontato che il tuo livello di coscienza sia quello più avanzato).
5) Chi si lamenta non sta chiedendo automaticamente un consiglio. In genere chi si lamenta non è interessato alle soluzioni, ma cerca solo di scaricare la propria frustrazione. Tuttavia, nel dubbio, quando hai a che fare con qualcuno che si lamenta in continuazione e sei tentato di consigliarlo, fagli almeno una volta questa domanda: "Mi stai chiedendo un consiglio per risolvere questa situazione?". Se la risposta della persona è no – oppure è sì ma con i fatti dimostra che è no – taglia la corda prima di essere trasformato in un raccogli-immondizia per le negatività altrui.
6) Chiediti: davvero la persona cambierà solo perché sono io a dargli un consiglio? Se la persona fosse stata pronta per accorgersi di determinate soluzioni, probabilmente lo avrebbe già fatto. Credere che ciò accadrà solo perché sei tu a fargli notare qualcosa, dando per scontato di essere magari il primo a farlo, è un atto di arroganza.
7) Non dare le risposte al posto dell'altra persona. Alcune persone potrebbero chiederti un consiglio perché non vogliono prendersi la responsabilità di fare una scelta. Si tratta in genere di persone facilmente influenzabili oppure con poca abilità di capire cosa vogliono veramente. In questi casi il miglior consiglio che puoi dare loro è spingerle a prendere una decisione in modo autonomo, senza condizionarle con le tue risposte.
8) Non dare un consiglio se non è richiesto. Un consiglio ha una minima probabilità di essere ascoltato se è richiesto, quando invece non è richiesto le probabilità rasentano lo zero. Ma che fare se senti che proprio non puoi tacere? Cerca almeno di dare un consiglio fingendo di non darlo. Potresti lasciare in giro un certo libro, lasciare acceso un certo video, pronunciare distrattamente una certa frase, ovviamente tutto "per caso". La persona non deve minimamente accorgersi che le stai suggerendo qualcosa, e se mai coglierà il suggerimento, avrà la sensazione che sia stata una sua scoperta.
9) Sei coerente con i tuoi consigli? Con le tue azioni quotidiane dimostri di essere la persona adatta a dare il consiglio che vuoi dare? Ci sono persone squattrinate che danno consigli sui soldi, persone poco socievoli che danno consigli sui rapporti, persone poco sane che danno consigli sulla salute e così via. Il primo modo di farsi ascoltare è essere coerenti con ciò che si afferma, sennò è inutile anche solo cercare di parlare.
10) Non confondere il consigliare un adulto con l'educare un bambino. Un conto è consigliare un adulto e un altro è educare un bambino. Educare è molto più che dare consigli, è prendersi la responsabilità di condurre a maturità di pensiero e azione una creatura in evoluzione; ciò richiede un impegno, una presenza e un darsi che non è richiesto nel caso di rapporti con amici, conoscenti e partner, e che quindi esula dall'intento di questo post.
Chiaramente questi appena dati sono a loro volta consigli non richiesti, ma la natura impersonale del rapporto fra me e te che leggi ci permette di restare distaccati, liberi da qualsiasi aspettativa, e lasciar fare al "caso" su come spargere i suddetti semi.
Camilla
Oracolo dei Registri Akashici Con 44 carte Lianka Trozzi Compralo su il Giardino dei Libri |
|
I Sogni Secondo Yogananda Da un grande Maestro dello yoga, il significato e lo scopo del sognare Savitri Simpson, Paramhansa Yogananda Compralo su il Giardino dei Libri |
|
AAA Cercasi Guru Disperatamente Come salvarsi l'anima, il portafogli e le mutande – Manuale pratico di sopravvivenza spirituale Camilla Ripani Prenotalo su il Giardino dei Libri (esce a marzo 2019) oppure acquistalo subito come e-book. |
Commenti