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Usa (tutte) le capacità che possiedi

Quando usi tutte le tue capacità  e fai tutti i passi che puoi fare, si aprono nuove porte e arrivano nuove energie. Usa le capacità che possiedi e ti saranno date più capacità da usare. (Zig Ziglar) Quando gli amici si lamentano dei loro problemi e si lasciano andare al disfattismo con la scusa di non avere risorse, ricordo loro che  c'è sempre qualcosa che possiamo fare  – anche se piccolissimo – nella direzione "giusta". Possiamo dedicarci a uno sport. Possiamo spendere con maggiore attenzione. Possiamo mangiare meglio. Possiamo prenderci cura di noi e degli altri. Possiamo chiedere, informarci, studiare. Possiamo impegnarci con quello di cui disponiamo nell'adesso . Possiamo anche solo pregare, ringraziare, sorridere. E invece abbandoniamo noi stessi e i nostri progetti perché non vediamo grandi sbocchi davanti ma solo ostacoli, allora non facciamo neanche quel poco che si potrebbe (e dovrebbe) fare. Ma è proprio perché non lo facciamo che le nuove porte ...

Illuminare l'ombra

Ci sono delle parti di noi che nascondiamo al mondo e che, più spesso di quanto si creda, nascondiamo soprattutto a noi stessi. Se hai un pizzico di coraggio, la capacità di metterti in discussione e la pazienza di seguirmi in questo viaggio, vieni con me: ti porterò alla scoperta dei tuoi volti nascosti. Tutto ebbe inizio in un tempo più o meno lontano, quando eri molto piccolo ed eri nei tuoi primi anni di vita. A un certo punto un genitore, qualcuno a te caro o qualcuno da cui dipendevi ti criticò, dicendoti che eri troppo vivace, fragile, bugiardo, disattento, ingenuo, emotivo, vendicativo, rabbioso, ficcanaso, grasso, stupido, del sesso sbagliato o chissà cos’altro, facendoti sentire indegno d’amore . Il dolore di scoprirti imperfetto e la paura di essere rifiutato a causa di questa imperfezione era qualcosa che non potevi tollerare pertanto – spinto dal profondo bisogno che ogni bambino ha di essere amato incondizionatamente – escogitasti un modo per prendere distanza dalla...

Gratificazione immediata e dintorni

Cos’è la gratificazione immediata ? È quella sensazione di piacere o sollievo che proviamo quando otteniamo subito quello che desideriamo. Scegliere la gratificazione immediata significa scegliere situazioni piacevoli che siano immediatamente sperimentabili e raggiungibili. Un cervello abituato alla gratificazione immediata tenderà a farci procrastinare il più possibile, perché desidera solo rilassarsi ed evitare ogni fonte di stress . Ecco che ci mettiamo a chattare su Facebook invece di fare quella telefonata importante, o guardare un video su youtube invece di preparare quel certo documento, e così via. Ci diciamo sempre "solo per pochi minuti", ma poi se ne va l'intero pomeriggio. Dopamina e sistema di ricompensa Attività come chattare su internet, interagire su Facebook, giocare ai videogiochi, mangiare buon cibo, fare sesso, ecc., sono tutte accumunate dal fatto che provocano un rilascio di dopamina nel cervello. La dopamina è neurotrasmettitore correlato a...

Ti benedico!

Quando qualcosa non ti piace, una situazione ti irrita o vivi una qualche ingiustizia, so che vorresti maledire quello che accade. Tu non farlo. Non maledire, non condannare, non opporti. Ciò a cui ti opponi diventa più forte. Ciò che giudichi diventa la tua realtà. Ciò che odi diventa il tuo padrone . Fai invece quello che il tuo impulso, la tua personalità, non farebbe mai: benedici . La prossima volta che uno ti taglia la strada, invece di alzare il dito medio e augurargli un incidente, esclama "ti benedico!" La prossima volta che sentirai di perdere le staffe davanti alle dichiarazioni di un politico, esclama "ti benedico!" La prossima volta che una persona ti farà sentire a disagio o cercherà di attaccarti, afferma dentro di te "ti benedico!" Non sarà facile, per contrastare l'impulso della rabbia e del disprezzo  dovrai metterci uno sforzo enorme, una presenza assoluta,  e forse ti verrà in mente di farlo quando ormai avrai reagito, impre...

Solo per cinque minuti (trucco antiprocrastinazione)

La sera quando arrivo a casa spesso mi sento sopraffare dalla stanchezza. Appena varco la soglia avrei solo voglia di spalmarmi sul divano davanti a Netflix. E non parliamo di tante altre situazioni dove rimando i compiti e mi metto in moto solo quando sono vicina alle scadenze... Sono bravissima a trovare ogni scusa per non fare quello che va fatto, ma proprio per questo ho collaudato un trucco per salvarmi dalla procrastinazione . Il trucco si chiama "solo per cinque minuti". Entro in casa e mi dico "Ok, ora metto via la giacca, la borsa del lavoro e la spesa... solo per 5 minuti . Poi, dopo, farò come mi pare. In fondo, cosa sono cinque minuti?". Allora imposto il timer della cucina, quello che fa "tic tic tic..." (è più suggestivo) e comincio a fare velocemente quanto stabilito con me stessa. Incredibile ma vero, in soli cinque minuti riesco a mettere tutto a posto. Poi vedo che ci sono i piatti nel lavandino da mettere via, e poiché nel frattempo ...

Come dare consigli

Prima di dare un consiglio a qualcuno, ti invito a riflettere sui seguenti punti. 1) Chiediti qual è il tuo movente . Come mai vuoi dare un consiglio a qualcuno? Per il suo bene? Perché vuoi che faccia la cosa giusta? Perché ti sentiresti più tranquillo se facesse come dici tu? Per dimostrare a te stesso e agli altri che sei più intelligente? Per controllare la situazione? Cos'altro? Dietro la tua voglia di dare consigli potrebbero esserci motivazioni più profonde di cui non sei cosciente, che hanno a che fare con i "tuoi" bisogni e non con i bisogni di chi vorresti aiutare. 2) Accetta completamente la persona che vuoi consigliare per come è, con il suo pensiero e le sue azioni. Non significa che approvi o che faresti come lei, ma che accetti che ella sia come vuole essere. Diversamente rischi di dare un consiglio sulla base della non accettazione, inquinandolo con la tua ansia di voler cambiare le cose. 3) Ogni consiglio è come un seme : tu puoi spargerlo int...

Quello che ti è successo

"L’esperienza non è ciò che accade a un uomo. È quello che un uomo fa con ciò che gli accade". (Aldous Leonard Huxley) Le esperienze  segnano, questo è fuori di dubbio. Ma in che modo lasciano una traccia dentro di te? In che modo determinano quello che sei e che sarai? La risposta a queste domande dipende da te, da come "usi" quello che ti è accaduto. Un veleno può intossicare; lo stesso veleno può essere usato per elaborare un antidoto. Un ostacolo può farti desistere dal proseguire sulla strada scelta, o spingerti a diventare qualcosa di più grande e superarlo. A. Jodorowsky afferma che il trauma non è la causa di un comportamento disfunzionale, ma è solo una leva che permette a quello stesso comportamento di manifestarsi liberamente laddove prima era latente. Ovviamente non vuole sminuire il ruolo delle difficoltà e dell'ambiente, ma evidenziare come a volte credi di essere determinato  da quello che ti è successo, mentre sei tu a usare quello che ...





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