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Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac...

Deviazioni

Ogni volta che "scegli" quello che non vuoi veramente crei una frattura nel tuo campo aurico, poiché tradisci te stesso. Questa frattura ti fa perdere la capacità di mantenerti sintonizzato con la tua "linea di vita" principale, quella che corrisponde al tuo "io" più autentico. Allora vieni inevitabilmente spinto su una deviazione , su un'altra strada, perché non hai più la forza e l'energia per rimanere collegato con quella precedente. Quante volte hai fatto scelte che veramente non sentivi tue? Quanto volte hai detto sì ma  volevi dire no ? Quante volte hai rinunciato a un tuo desiderio per assecondare l'approvazione degli altri? Tutte le volte che l'hai fatto, ti sei allontanato dalla strada che avresti percorso se invece avessi scelto te stesso. Ogni volta hai creato una deviazione che ti ha portato sempre più lontano , dentro un destino che non era veramente tuo. Ma ogni destino, qualunque esso sia, ha le sue lotte, e quindi ti ...

Quando sei pronto per qualcosa

Quando sei pronto per qualcosa, ma spinto dalla paura e dai dubbi gli volgi le spalle, tradisci te stesso e lo scopo della tua anima. Sai che la tua esistenza dovrebbe svolgersi su un altro binario, sai che il tuo Sé aspira a ben altre visioni , allora perché aspetti passivamente che le cose cambino da sole? Perché non metti in azione nuove realtà? Perché ti sottrai alle sfide? Molte delle disarmonie e delle illusioni del nostro tempo derivano dal fatto che gli individui rinunciano al ruolo che davvero compete loro per assecondare paure, calcoli o nevrosi create ad arte da una società che mercifica ogni cosa e dà valore solo a ciò che può essere venduto. Sanno che una direzione li attende, ma se non corrisponde ai piani del mondo che hanno intorno, la mettono da parte, la sminuiscono, la ignorano. Spesso non è vero che non sai per cosa sei pronto, ovverosia per cosa è pronto il tuo cuore. Lo sai, ma vi rinunci. Rinunci a ciò che ti chiama , a ciò che desterebbe in ...

Per il nuovo anno ti auguro di...

Eccomi all'ultimo post del 2016, miei cari! Inevitabile, per me, riflettere sul nuovo anno e su quello che verrà. Amo il presente che ho, ma amo ancora di più l'idea di andare oltre, di raggiungere nuove sponde ... Ben vengano, dunque, tutti i progetti, le strategie, le speranze e il coraggio di seguire il mio cuore, che sa sempre dove condurmi. Da bambina pensavo che fosse ovvio guardare al domani sognando di progettare grandi cose , ma crescendo ho dovuto presto ricredermi. Con mio continuo sconcerto, infatti, noto che molte persone spesso si adagiano nella vita che hanno, anche se non è proprio quella che desiderano. Si adagiano perché hanno smesso di desiderare , di sognare, di fare progetti, di credere che sia possibile cambiare. Capisci subito quando una persona ha smesso di desiderare – cioè di credere che potrà raggiungere quello a cui aspira – dal suo sguardo spento , dall'importanza che dà alle cose che non contano, e dal fatto che sai esattamente come rispond...

La visualizzazione dei passi intermedi

Per centrare un obiettivo bisogna prima vederlo. Ecco perché, per la Legge dell'Attrazione, è importante visualizzare il risultato che si vuole raggiungere. Visualizzare la meta finale senza preoccuparsi dei passaggi intermedi è un modo di lasciar fare all'universo, di non preoccuparti del "come". Lasci andare il controllo e ti apri alla fiducia. Teoricamente. Ma in pratica? Dipende. Se tutte le parti di te hanno piena fiducia nel fatto che l'universo ti porterà proprio in quella realtà che stai visualizzando, continua così e non ti preoccupare dei dettagli. Diversamente, se una qualunque voce dentro di te non è convinta dell'obiettivo o peggio ancora pensa che si tratti di qualcosa di troppo lontano, se non addirittura impossibile, rischi di creare energia di opposizione. Un'amica mi ha detto: "Adoro immergermi nella visualizzazione della vita che desidero, ma poi devo tornare alla dura realtà di tutti giorni, che stress!". Si ca...

Vorrei ma... non so come fare!

Pur di giustificare le mie difficoltà nel fare qualcosa, spesso mi sono trovata a dire: " Vorrei ma... non so come fare! ". Sembra una frase innocua, ma essa nasconde un terribile trabocchetto: mi fa sentire autorizzata a lamentarmi e quindi a non impegnarmi veramente. Di fatto è possibile imparare e crescere in  qualunque campo  grazie a internet e alla miriade di informazioni di cui oggi disponiamo attraverso i video, i tutorial, gli articoli, i documenti, i libri, i corsi... a patto, però, che ci impegniamo con passione e costanza. In genere, se "abbiamo voglia" di scoprire qualcosa di più su un certo argomento che ci piace, non ci ferma nessuno. Ma quando "dobbiamo" scoprire le soluzioni ai nostri problemi, o trovare un modo di sopperire alle nostre mancanze, ecco che la musica cambia e si attivano resistenze e lamentele . Come mai? È più facile lamentarsi invece di passare all'azione. È più facile restare dove ci si trova invece di metter...

Come rubare il futuro a una bambina

Vado in edicola a comprare il giornale. Accanto al giornalaio c'è una bambina, sua figlia. "Ciao, ti sei messa a lavorare con il papà?". "Certamente!" risponde lei. "Allora posso chiedere a te il giornale?". Lei si mette a ridere, con un sorriso che è una via di mezzo tra l'imbarazzo e la sorpresa. "Vai a giocare, invece di stare qui!" interviene il padre. "Non c'è problema" dico io. "Il problema c'è, invece" aggiunge lui. "Vuole sempre stare qui e non si rende conto che quando si metterà veramente a lavorare allora saranno guai". "In che senso, scusi?" chiedo. "Bhè, quando lavori, la vita si fa difficile e non puoi fare quello che ti piace". "Chi lo sa..." aggiungo, "magari sua figlia potrebbe diventare una professionista apprezzata o una grande esperta in un lavoro che le dà passione". "Ma scherza?" continua lui. "Mica tutti posson...





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