Quando invito a distaccarsi dalle situazioni , dalle aspettative o dai problemi, a volte ricevo in risposta commenti del tipo: "Non ce la faccio a far finta di niente", "Mica posso ignorare quello che sta accadendo!", "Se non mi importasse, non mi coinvolgerebbe così"... È difficile (ma non impossibile) per la mentalità occidentale – così presa dai processi del pensiero – comprendere che "distacco" non è far finta di niente, non è menefreghismo, non è sinonimo di avere poca cura. È piuttosto una stato di osservazione unito all'accettazione: prendi atto di quella certa realtà e lasci che sia. Non ti fai trascinare via dal problema, ma accetti la sua esistenza. Nel momento in cui sei distaccato da qualcosa, lo vedi meglio . Accade anche con la vista fisica: se vuoi cogliere l'insieme di un oggetto, devi osservarlo da una certa distanza; se vuoi cogliere il paesaggio, devi sollevarti al di sopra di esso. Ecco perché, quando impari a dista...