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Oggi non mi va

Qualcuno mi ha chiesto come si fa a essere motivati, ad avere passione e disciplina per portare avanti i propri progetti. “Vorrei tanto, ma alla fine mollo”. “Anche se lo desidero, non riesco a cambiare”. “Mi stanco subito”. “Ritorno sempre alle vecchie abitudini, è più forte di me”.

Vorrei portare la tua attenzione proprio ai momenti di stanchezza, quelli in cui non hai voglia di fare niente, in cui la motivazione è totalmente assente o magari ti senti uno schifo, quelli che “non ce la faccio, oggi non mi va”. Sappi, innanzitutto, che questi momenti ci saranno sempre.

Se aspetti di sentirti in forma e motivato per portare avanti i tuoi progetti, piccoli o grandi che siano, allora i tuoi progetti moriranno prima ancora di essere nati. Se aspetti di sentirti eccitato e vibrante all’idea di alzarti presto al mattino e andare a correre, studiare per ore un certo argomento o seguire quella certa dieta, non cambierai mai il corso dei tuoi passi. Perché? Perché la motivazione e la passione non arrivano prima del tuo impegno, arrivano dopo.

Certo, capiterà che alcuni giorni ti sentirai carico e desideroso di impegnarti, e partirai in quarta con i nuovi propositi, ma tanti altri ti accoglieranno nella fatica, nella resistenza, nel “chi me lo fa fare?”. Non dipende dal fatto che in te c'è qualcosa che non va. Dipende dal fatto che le strade senza ostacoli non portano da nessuna parte. 

Se credi che puoi trasformarti solo grazie ai momenti in cui ti senti motivato, significa che credi di poter ottenere qualcosa senza pagarne il giusto prezzo, e il giusto prezzo è fare le cose perché hai un obiettivo a lungo termine a cui tieni davvero, e non perché quel giorno hai voglia di farle.

Non cercare i giorni in cui ti senti motivato, quelli in cui ti alzi felice e riposato, quelli in cui hai la volontà di agire, perché cercherai inutilmente. Cerca invece di fare le tue azioni indipendentemente da come ti senti. Falle, falle male, falle imperfettamente, falle nel nervosismo, falle controvoglia, falle per come puoi... però falle.

La chiave risiede nell'essere disposti a sentire il dolore della noia, della fatica, della mancanza di volontà, dei dubbi, dell'assenza di passione, e nonostante questo agire.

Se accetti di impegnarti anche quando la tua energia è scadente, anche quando la tua mente desidera altro e il tuo corpo non collabora, allora prima o poi, quando meno te lo aspetterai, ti troverai ad aver fatto passi in avanti. Guardando alla strada percorsa, sentirai finalmente quella motivazione che tanto cercavi e, paradossalmente, smetterai anche di chiederti come si trova la motivazione per fare le cose; le farai e basta.

Camilla



(“Fra un anno a partire da adesso vorrai aver iniziato oggi.”)



P.S. Con piacere informo gli amici che la sottoscritta e il filosofo Daniele Palmieri, autore del saggio Autarchia Spirituale, saremo a Milano per degli incontro di gruppo gratuiti presso Anima Edizioni (in Corso Vercelli, 56) il 16 e 23 ottobre 2017 alle ore 19:00 (seguiranno altre date durante l'anno). Discuteremo insieme su tematiche inerenti la filosofia e la spiritualità. 
Maggiori info cliccando sulle locandine qui sotto.






Se ti piace alzarti presto al mattino e ti interessi di crescita personale e spiritualità, iscriviti al mio gruppo Facebook The Miracle Morning Italia - La Chiave Suprema del Mattino




Autarchia Spirituale Autarchia Spirituale
Un richiamo all’azione
per rivoluzionare la propria vita
Daniele Palmieri

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Commenti

Unknown ha detto…
Salve, quanto incide l'assunzione di psicofarmaci sulla mancanza di volontà? Odio sentirmi come nelle sabbie mobili, ho bisogno di energia, devo mettere a posto la mia vita è quella dei miei figli che amo, sento che sbaglio a dirlo ma sono esausto. Scusi lo sfogo.
Camilla Ripani ha detto…
Gentilissimo, premetto che non sono un medico, ma è mia esperienza personale che i medicinali possano incidere sul nostro atteggiamento. In questi casi consiglio di procedere davvero a piccoli passi, e lo si può fare in qualunque condizione; occorre costruire nuova fiducia nelle proprie capacità ed evitare il giudizio e il senso di fallimento, quindi bisogna porsi piccolissimi obiettivi e partire da quelli per ricostruirsi. Poi man mano potrà aumentare l'impegno. L'energia e la motivazione non arrivano mai all'inizio, per questo la esorto a non mollare la spugna e nel caso provi a cercare qualcuno con cui parlare: un counselour, uno psicoterapeuta (diverso dallo psicologo o dallo psichiatra)o chiunque sia esperto nella relazione d'aiuto. Si prenda cura di sé e della sua vita, e riuscirà a essere più di aiuto per i suoi figli.

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