La cosa più difficile non è iniziare una nuova abitudine, un nuovo progetto, una nuova strada. È rimettersi in pista dopo che sei caduto, dopo che hai interrotto il percorso.
Se è vero che i primi 20-30 giorni sono fondamentali per fissare un'abitudine, è altrettanto vero che l'abitudine si può perdere anche successivamente, spesso con poco, perché la procrastinazione e il lasciarsi andare sono sempre in agguato.
La legge di gravità spinge naturalmente verso il basso, e così a livello energetico vi è sempre in azione una legge di decadimento che spinge verso il disfattismo e l'abbandonarsi. Se vuoi avanzare ed elevarti, devi applicare regolarmente una forza contraria alle leggi spontanee del decadimento (Gurdjieff docet).
Quando – a causa di un ostacolo esteriore o interiore – esci dalla strada che stai percorrendo, ti ritrovi di fronte alla scelta di mollare definitivamente o rimetterti in pista.
Innanzitutto considera che non puoi farci niente se la vita è costellata di interruzioni e di prove. Non sarà la prima né l'ultima volta che decidi di fare qualcosa e poi incontri ostacoli, cali di energia, deviazioni. Se già accetti tutto questo, sei a un buon punto, perché non sentirai la pressione psicologica del fallimento ogni volta che, per un motivo o l'altro, ti ritroverai a interrompere un percorso.
In ogni caso, nel momento in cui proverai a reinserirti nella corsia di marcia, quasi sempre avvertirai una resistenza, una opposizione, una qualche difficoltà che ti frenerà dal riprendere la via che stavi seguendo.
Questo accade per l'effetto delle forze del decadimento, sempre in agguato. Quando corri a mille su una strada, queste forze sembrano meno intense perché sei sostenuto dall'energia del processo. Ma quando ti fermi, devi di nuovo farci i conti.
In un certo senso, funziona come con le forze di attrito in fisica: la "forza di attrito statica" (applicata a un corpo fermo) in genere è maggiore rispetto alla "forza di attrito dinamica" (che agisce su un corpo in movimento). Ne consegue che per mettere in moto un corpo a partire da una posizione statica occorre una forza maggiore rispetto a quella richiesta per mantenere lo stesso corpo in movimento.
Come ci si rimette in pista? Applicando una forza più grande!
Decidi che lo farai, a qualunque costo, e poi fallo. Accetta che ti costerò fatica, accetta che potresti non avere aiuto né supporto, accetta che lo farai in modo imperfetto... perché dovrai affrontare le resistenze e le forze di opposizione.
Per mollare e lasciar perdere non ti è richiesta nessuna abilità. Ma se vuoi inserirti nuovamente nella corsia di marcia, se vuoi andare avanti, devi fare uno sforzo, devi accelerare, applicare una forza più grande per riguadagnarti la posizione che avevi lasciato.
Se ti piace alzarti presto al mattino e ti interessi di crescita personale e spiritualità, iscriviti al mio gruppo Facebook The Miracle Morning Italia - La Chiave Suprema del Mattino
Se è vero che i primi 20-30 giorni sono fondamentali per fissare un'abitudine, è altrettanto vero che l'abitudine si può perdere anche successivamente, spesso con poco, perché la procrastinazione e il lasciarsi andare sono sempre in agguato.
La legge di gravità spinge naturalmente verso il basso, e così a livello energetico vi è sempre in azione una legge di decadimento che spinge verso il disfattismo e l'abbandonarsi. Se vuoi avanzare ed elevarti, devi applicare regolarmente una forza contraria alle leggi spontanee del decadimento (Gurdjieff docet).
Quando – a causa di un ostacolo esteriore o interiore – esci dalla strada che stai percorrendo, ti ritrovi di fronte alla scelta di mollare definitivamente o rimetterti in pista.
Innanzitutto considera che non puoi farci niente se la vita è costellata di interruzioni e di prove. Non sarà la prima né l'ultima volta che decidi di fare qualcosa e poi incontri ostacoli, cali di energia, deviazioni. Se già accetti tutto questo, sei a un buon punto, perché non sentirai la pressione psicologica del fallimento ogni volta che, per un motivo o l'altro, ti ritroverai a interrompere un percorso.
In ogni caso, nel momento in cui proverai a reinserirti nella corsia di marcia, quasi sempre avvertirai una resistenza, una opposizione, una qualche difficoltà che ti frenerà dal riprendere la via che stavi seguendo.
Questo accade per l'effetto delle forze del decadimento, sempre in agguato. Quando corri a mille su una strada, queste forze sembrano meno intense perché sei sostenuto dall'energia del processo. Ma quando ti fermi, devi di nuovo farci i conti.
In un certo senso, funziona come con le forze di attrito in fisica: la "forza di attrito statica" (applicata a un corpo fermo) in genere è maggiore rispetto alla "forza di attrito dinamica" (che agisce su un corpo in movimento). Ne consegue che per mettere in moto un corpo a partire da una posizione statica occorre una forza maggiore rispetto a quella richiesta per mantenere lo stesso corpo in movimento.
Come ci si rimette in pista? Applicando una forza più grande!
Decidi che lo farai, a qualunque costo, e poi fallo. Accetta che ti costerò fatica, accetta che potresti non avere aiuto né supporto, accetta che lo farai in modo imperfetto... perché dovrai affrontare le resistenze e le forze di opposizione.
Per mollare e lasciar perdere non ti è richiesta nessuna abilità. Ma se vuoi inserirti nuovamente nella corsia di marcia, se vuoi andare avanti, devi fare uno sforzo, devi accelerare, applicare una forza più grande per riguadagnarti la posizione che avevi lasciato.
Non perdere tempo prezioso: appena puoi, torna subito in azione, torna a occuparti di te, dei tuoi progetti, della tua disciplina. Scegli di fare quello che è giusto. Ora sai che, quando ti fermi, provare resistenza e fatica per rimetterti in azione è naturale, quindi non farti impressionare.
Non è importante se cadi, è importate che ti rialzi, che torni a curarti di quello che è essenziale, perché cresce e prospera solo ciò di cui ti occupi, solo ciò a cui dai la tua attenzione, giorno dopo giorno.
Camilla
Non è importante se cadi, è importate che ti rialzi, che torni a curarti di quello che è essenziale, perché cresce e prospera solo ciò di cui ti occupi, solo ciò a cui dai la tua attenzione, giorno dopo giorno.
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