Passa ai contenuti principali

L'accoppiata narcisista-dipendente

Un po' troppo spesso raccolgo le lamentele degli amici per quello che riguarda le loro storie d'amore. A ben guardare, spesso noto il ricorrere di uno schema preciso, quello che vede l'accoppiata narcisista–dipendente.

La personalità narcisista in genere affascina tutti per il suo apparente carisma, ma poi nei fatti non fa che lasciare dietro di sé scie di cuori infranti (partner d'amore o di lavoro che siano), che lui ha usato e buttato via appena se ne è stancato. Il narcisista ha bisogno di un pubblico poiché è assetato di attenzione e, pur di essere applaudito, è davvero capace di attrezzare messe in scena che hanno dell'incredibile, manipolando, confondendo, illudendo. Nei ricordi delle persone, dopo che l'hanno conosciuto bene, occupa un posto assai sgradito.

Il bisognoso, o dipendente affettivo, ha alla base una scarsa autostima di sé. Non riesce a sentirsi nutrito di se stesso, ad apprezzarsi e ad amarsi, per cui cade facilmente vittima del senso di vuoto e di inadeguatezza. Ogni innamoramento diventa per lui motivo di rinascita e… di attaccamento. L'abbandono che incontra nelle relazioni (inevitabile, essendo egli il primo ad abbandonare se stesso), rafforza in lui la convinzione più o meno inconscia che non merita di essere amato. 

L'accoppiata narcisista-dipendente in genere vede lui narcisista e lei dipendente, tuttavia capita tranquillamente anche il contrario.

Ecco, per esempio, che l'amica si lamenta del suo lui perché distaccato, perché dopo breve tempo ha cambiato atteggiamento, è diventato contraddittorio, la fa sentire poco amata… Lui, d'altro canto, si lamenta che lei vuole correre troppo, si fa film nella mente, è troppo bisognosa, non accetta il suo bisogno di spazio... e così via.

Ebbene, c'è una cosa importante da capire: se riconoscete nel vostro lui o nella vostra lei il narcisista o il dipendente, sappiate che anche voi, in qualche modo, fate parte del gioco. Infatti, non esiste narcisista senza dipendente affettivo, e viceversa. Il narcisista, per sentirsi potente e nel controllo, ha bisogno del dipendente affettivo, perché sa che con lui potrà averla vinta e rimanere sul piedistallo. Il dipendente affettivo, a sua volta, si sente attirato dal narcisista perché inconsciamente vuole guarire dalla ferita del rifiuto, e sente che il narcisista è il candidato perfetto per vivere un'altra storia di perfetto disamore!

L'uomo che non voglia più attirare storie con donne bisognose e dipendenti affettivamente, deve curare il proprio narcisismo. Significa che deve imparare a essere più vero, a esporsi in modo onesto, a non manipolare o fare il compiacente per il gusto di un applauso. La prova per lui più difficile è vivere senza maschere, essere visto per quello che è veramente. Solo senza maschere si può instaurare un rapporto autentico con qualcun altro.

La donna che non voglia più attirare relazioni con uomini narcisisti, deve guarire la propria dipendenza affettiva. Significa che deve imparare a diventare la fonte del proprio nutrimento emotivo, a riscoprire l'essenza della femminilità che è un'essenza autonoma, generatrice di vita. Imparando ad amarsi e a rispettare se stessa, non troverà più attraente colui che, più o meno velatamente, la maltratta.

Capita anche che, a seconda delle persone e dei momenti di vita, si oscilli da una configurazione all'altra. In ogni caso la via è sempre la stessa: autenticità, rispetto degli altri e amore per se stessi.







Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it

Commenti

Joker ha detto…
Ciao Camilla,
hai effettuato un'analisi precisa come sempre.

Ci vuoi credere che io, in nome della mia doppia faccia, sono sia narcisista, che dipendente?

Ho bisogno dell'applauso del pubblico, quindi costruisco le mie scenografie. Allo stesso tempo sono dipendente emotivamente e soffro l'abbandono e il bisogno di conferme. Il tutto si riassume perfettamente in "Ridiiii pagliacciooooo!"

Forse è così anche per altri... in nome della dualità uomo/donna che è in ognuno di noi? Forse chi è narcisista è anche un po' dipendente e viceversa?
Camilla Ripani ha detto…
Joker, sono sempre due facce della stessa medaglia... Io ho segnalato due macro-categorie per semplicità, ma chiaramente le sfumature possibili sono molteplici. In ogni caso, l'invito è quello di riflettere sulla dinamica dei rapporti. Un abbraccio.

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Chiaroconoscenza: chiarezza nel pensare

La chiaroconoscenza (o chiarocognizione) è il canale intuitivo di chi ha «chiarezza nel pensare». L’individuo dotato di chiaroconoscenza riceve le informazioni in modo diretto , spesso  dai piani dell'anima . La sua conoscenza, pertanto, deriva non dal ragionamento o dallo studio, ma da una specie di "download di dati" che prende forma istantanea nella sua consapevolezza. Tale abilità lo spinge a collegare facilmente i diversi aspetti del sapere  oppure gli permette di avere solo un'infarinatura di qualcosa, per poi sentire “rivelarsi”, dentro di sé, il resto delle informazioni. Se un momento prima ha dubbi, anche molto grandi, su come agire o cosa scegliere, per lui è normale ritrovarsi, un momento dopo, nella consapevolezza di sapere, invece, qual è la cosa giusta da fare. Un’altra caratteristica del chiaroconoscente è che percepisce la sincerità di una persona, o se è allineata con la propria verità interiore, perché coglie gli aspetti profondi al di là delle app

Allineamento con l'anima

Nei post precedenti abbiamo visto che andare incontro ai propri sogni comincia dalla chiarezza e richiede di saper fare delle scelte. Un altro step importante è l'allineamento con l'anima . Si dice che puoi realizzare tutto quello che vuoi, ma in realtà puoi realizzare tutto quello che vuole l'anima. L'anima è un potenziale di luce che anela a realizzarsi attraverso di te, ti ha scelto perché sa che tu puoi manifestare il suo desiderio, a patto che ti allinei a lei.  Se l'individuo non ha coscienza della sua anima o è molto assoggettato alle maschere della personalità, sarà inevitabilmente attirato da altri obiettivi, superficiali, indotti dal mondo esterno. In questo caso, è giusto che egli compia il suo percorso, perché bisogna attraversare le illusioni, per scoprire che sono tali. Per coloro che sentono il richiamo dell'anima, o comunque sanno di avere dentro di sé un mondo di valori che richiede attenzione, diventa essenziale allinearsi a questa loro dimens





Acquista Online su SorgenteNatura.it