Passa ai contenuti principali

Se hai un dono, coltivalo



Posso assecondare il fluire delle parole od oppormi.
Quando mi oppongo, esse tendono a marcire dentro di me e fomentano nevrosi e malattie.
Proprio così: quando metto da parte lo scrivere - a causa di tutti i "doveri" del quotidiano - tendo ad accartocciarmi su me stessa, lentamente, inesorabilmente.
Non c'è "buon mangiare" o stile di vita che tenga.
Se non libero le parole, tutto il resto perde di sostanza.
Spero di tornare a scrivere più spesso, quindi.

Credo che alcuni "doni" si comportino proprio in questo modo. Quando li ignori, essi si rivoltano contro di te. Sono come un vento che soffia forte in una precisa direzione: se la assecondi ne vieni sostenuto, se ti opponi ne deriva fatica e sofferenza. Un dono non accolto si trasforma facilmente in un ostacolo!

Se sei un sognatore, ad esempio, e non fai nascere e vivere le tue idee e fantasie, rischi che queste si trasformino in incubi e illusioni, facendoti perdere il senso della realtà.
Oppure, se in te c'è una ballerino che vuole prendere forma, e tu non l'ascolti, esso attaccherà il tuo corpo con fastidi e dolori. Perché un ballerino che non può danzare, non vuole neanche camminare...

E se le parole ti vengono a trovare in ogni momento della giornata, così come capita a me, e magari le ignori perché "non c'è mai tempo", allora porebbe accadare che non solo cominci a non trovare più le parole "giuste" con gli altri, ma anche con te stesso...
Sono solo esempi. Ma credo che tu sappia di cosa sto parlando.

Se hai un dono - e per dono non intendo necessariamente un'abilità "riconosciuta" dagli altri, quanto piuttosto un qualcosa che fai con facilità, che ti rende felice o che soddisfa il tuo "esistere" - allora hai il dovere di coltivarlo. Non solo perché questo potrebbe accrescere il tuo benessere, ma anche perché i nostri talenti sono sempre al servizio degli altri, e negandoli a noi stessi li neghiamo anche al percorso collettivo in cui ci ha inserito la vita.

Tutte le strade degli uomini si incrociano e interagiscono, nessuna è isolata.
Quando neghi un talento a te stesso, lo neghi anche agli altri.

Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire ...

Affermazioni: i consigli di Hal Elrod

Il metodo delle affermazioni prevede di ripetere ogni giorno delle frasi in modo da aiutarsi a raggiungere i propri obiettivi. Da sempre consiglio di formulare le affermazioni in modo che siano più concrete possibili e comunque tali che siano sentite "vere" dalla propria interiorità. Per questo motivo, ho molto apprezzato i suggerimenti "pratici" dati da Hal Elrod in merito alle affermazioni durante il bellissimo webinar che ha fatto con il Giardino dei Libri e che potete vedere per intero a questo link . Hal Elrod è l'autore del libro The Miracle Morning  in cui spiega un metodo che, in breve, consiste nel fare determinate routine ogni mattina (per creare un vero e proprio "mattino miracoloso" che ci aiuti a raggiungere la vita che desideriamo) e tra le quali troviamo proprio la ripetizione delle affermazioni. Avevo già parlato del Miracle Morning in questo post . Ecco a seguire i consigli sulle affermazioni che Hal ha dato durante i...

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte, ...

Il Codice della Guarigione

Nota: l'ultimo aggiornamento di questo post risale al: 24 ottobre 2012 Leggi in fondo gli aggiornamenti! La copertina del libro non mi attirava per nulla, ma ero alla ricerca di informazioni che approfondissero il legame fra stress, memorie cellulari e stato di salute, e il Codice della Guarigione , di Alexander Loyd e Ben Johnson, sembrava focalizzato proprio su questi argomenti. La prima parte del libro è molto bella, scritta bene e organizzata in modo fluido. Il contenuto, strepitoso, fa chiarezza sul ruolo dello stress in relazione alle memorie cellulari . Accade che le nostre cellule abbiano "installato" il programma permanente "Urgenza in corso", e dunque che esse non si comportino più normalmente ma si "contraggano", per dedicare tutte le energie allo "stato di allarme". Ne consegue, prima o poi, un indebolimento del sistema immunitario. Come si fa a riprogrammare la memoria cellulare ? Non certo con la volontà, spiegano gl...

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac...





Acquista Online su SorgenteNatura.it