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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Sei malato e non riesci a guarire? È perché non lo vuoi veramente!

L'altro giorno una persona mi ha chiesto notizie sul mio stato di salute . Ho accennato al fatto che, sebbene sia riuscita a guarire su alcuni fronti, c'è una situazione medica che, invece, non ne vuol sapere di risolversi. Credo di aver sperimentato così tanti rimedi e tecniche da potermi considerare una enciclopedia vivente della medicina, almeno quella alternativa ed energetica. Insomma, c'è una parte della mia salute che mi dà il suo da fare. Ecco, questa persona, dicevo, mi si è avvicinata con fare da sapiente e mi ha "confidato" che, se non riesco a guarire, è perché una parte di me in realtà non vuole farlo cioè oppone resistenza. Ebbene, dopo questa sua "rivelazione", sono rimasta folgorata... dalla sua superficialità. Con mio grande dispiacere, noto che questo atteggiamento da guaritori e conoscitori di verità assolute viene facilmente agito, soprattutto negli ambienti olistici (ma anche in quelli famigliari). "Sei ammalato e non rie

Male-dire e bene-dire

Quando le cose vanno male, la tentazione di male-dire è forte. Usare parole negative, ossia "dire male" può sembrare una valvola di sfogo. Le parole, tuttavia, non sono mai solo parole. Le parole hanno il potere di indirizzare, evocare, creare. Ma soprattutto hanno una certa qualità energetica che, bene o male, si unirà alle varie forme-pensiero corrispondenti. Cos'è una "forma-pensiero"? È un aggregato energetico di pensieri ed emozioni di un certo tipo che se ne va a spasso nell'etere. Esistono per esempio forme-pensiero legate alla rabbia, alla dipendenza, allo scetticismo, o forme-pensiero legate alla speranza, alla buona volontà, alla tolleranza. Ogni volta che formuliamo un pensiero, o sentiamo una emozione, questo entrerà in sintonia con la forma-pensiero corrispondente, andando ad accrescere il suo potere da una parte, e il legame con lei dall'altra (cioè sarà sempre più difficile riuscire a scollegarsi da quel tipo di frequenza). In parol

Prima di tutto abbi cura di te

Non è raro che le persone mi scrivano per chiedere una tecnica, una meditazione o un “metodo spirituale” che le aiuti a sentirsi meglio, magari perché sono depresse o non sanno qual è la loro strada nella vita. E non è raro che, parlando con queste persone, venga a sapere che hanno uno stile di vita poco equilibrato. C'è chi resta sveglio la notte per chattare su internet, chi passa le ore ai videogiochi, chi non esce mai di casa a prendere un po' di aria, chi mangia male, chi fa poco esercizio fisico, chi si dà sempre addosso coi pensieri, chi non trova la forza per vestirsi e truccarsi a meno che non si abbiano ospiti in casa e così via... Lasciami parlare chiaro. È inutile che cerchi una tecnica o una meditazione che ti faccia stare “meglio” se il tuo stile di vita è qualcosa che farebbe stare “peggio” chiunque. Prima di tutto curati della casa, tienila pulita e con pochi oggetti. Lavati, vestiti e sii in ordine ogni giorno, anche se non incontrerai anima viva. Assicur

La paura è una consigliera

La paura ha molti volti. C'è la paura che ti è alleata , che ti allerta di un pericolo, ti aiuta a evitare una caduta o a prevenire un problema, allora è bene che ci sia, perché ti fa dialogare con il buon senso. L'importante è non metterla mai al “comando” della situazione, ma considerarla per quello che è: una consigliera . Tu la ascolti e quindi decidi. C'è poi la paura che ti limita. In realtà la paura, dal suo punto di vista, ti è sempre alleata perché ti vuole  allertare di un pericolo ... solo che per lei, in questo caso, è pericoloso anche il cambiamento, anche il tuo prossimo passo, anche ciò verso cui sei destinato ! In questo senso la paura si trasforma in un limite, in un ostacolo. Quando c'è una paura, è fondamentale chiedersi: è una paura sana, che vuole aiutarmi veramente, oppure una paura che mi limita? Se hai paura della tua luce, del mostrarla agli altri... Paura dell'ignoto, del non avere il controllo... Paura del giudizio degli altri... a

Usa il fuori per entrare nel dentro

Conosco una persona che ha molti problemi e tende ad affrontarli rimuginando in continuazione su di essi (e forse ne conosci una anche tu.) Ogni volta che qualcuno o qualcosa la turba, lei ci ripensa sopra a oltranza. Per ore. Giorni. Mesi. In alcuni casi anni! "Lui ha fatto...", "Lei ha detto...", "Questa cosa mi ha causato questo e quello...", "Perché ha fatto ciò?...", "Se ha fatto così è solo perché mi odia..."... Provare  frustrazione o sconforto quando si prova un disagio è naturale. Ma capita che si resti attaccati alle emozioni negative anche quando è tempo di voltare pagina. Questo accade perché non stiamo veramente nel sentire , ma ci spostiamo nella mente , nei ragionamenti, e da lì non ci schiodiamo più. Non sono una santa né una illuminata, dunque ben conosco il processo dei rimuginamenti. Se qualcuno mi taglia la strada  mentre sono alla guida, subito dopo lo apostrofo in modo assai poco cortese, presa dalla rabbia

Impara a scegliere

Ci sono delle volte in cui mi sento sopraffatta dalla mancanza di tempo . Ho così tanti talenti che vorrei assecondare, così tante vie che mi chiamano, così tanto sogni da esplorare, che non ho idea di cosa sia la "noia" di cui parlano alcuni esseri umani! C'è sempre qualcosa che vorrei fare, studiare, esplorare... E più passano i giorni, più mi sembra che il tempo prema l'acceleratore per sfidarmi a una gara di velocità dove non vincerò mai, perché tutto quello che vorrei fare richiederebbe un tempo e uno spazio che, di fatto, non c'è. Non ho altra possibilità che arrendermi , smettere di competere nel cercare di inseguire tutto, finendo col non fare niente. Devo rinunciare alla curiosità illimitata, al perfezionismo, al voler esplorare più di una direzione contemporaneamente. Fare una scelta , e portarla avanti. Ecco cosa mi chiede il tempo che non basta mai. Fare una scelta, ancora una volta. E rinunciare a tutto il resto. Spogliarmi ulteriormente di





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