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La libertà

“La libertà” è il nome della carta numero 15 dell’ Oracolo del Maestro Interiore , il libro+carte che ho pubblicato con Anima Edizioni. Quando incontro la parola “libertà”, mi chiedo: cosa è la libertà? Quanto è importante per ciò che sono? E quale spazio effettivo ha la libertà nella mia vita e in che modo si manifesta? Il messaggio associato alla carta è il seguente: « Se non sei libero di scegliere i tuoi pensieri, come puoi essere libero in ogni altra cosa? » È un messaggio, dunque, che invita a comprendere come ogni libertà cominci prima di tutto dal mondo interiore, dalla maniera in cui si pensa ossia dalla capacità di scegliere, rifiutare o creare le forme del proprio pensare. Le riflessioni di approfondimento collegate alla carta sono: Passato: Volevi realizzare grandi propositi, ma hai dimenticato che tutto comincia da quello che pensi. Con una mente non libera, non hai potuto liberare la tua vita. Presente: Scegli con saggezza quali pensieri coltivare e quali lasciare andare...

Chiaroveggenza: chiarezza nel vedere

Oltre ai cinque sensi ordinari (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) che appartengono alla biologia fisica del nostro corpo, possediamo anche dei sensi collegati ai nostri corpi sottili – i canali intuitivi – che ci aiutano a raccogliere quelle informazioni che provengono da ciò che è oltre la manifestazione apparente, cioè da quel mondo fatto di guide invisibili, energie e misteriose connessioni che si intrecciano con l'evoluzione umana. I canali intuitivi sono stati raggruppati in quattro gruppi principali, ma premetto subito che è una categorizzazione che ci serve a dare un ordine ai concetti, ma la realtà è più complessa e variegata. È un po' come accade con una mappa che descrive il territorio: il territorio è un'esperienza molto più vasta rispetto al foglio di carta che lo descrive. Il primo canale intuitivo di cui ci occupiamo oggi è la chiaroveggenza («chiarezza nel vedere»). Colui che è dotato di chiaroveggenza raccoglie messaggi e indicazioni da parte dell'u...

La strada giusta si trova percorrendola

La tua anima , la tua essenza, ha uno scopo, un intento che persegue e che rappresenta la tua bussola o missione personale. Nasci in un certo tempo e in un certo luogo non per caso, ma perché è il contesto che ti permette di diventare colui che realizzerà la missione dell’anima. Il laboratorio Il tuo ambiente di nascita è il laboratorio che meglio si adatta alle tue caratteristiche individuali, energetiche e biologiche, affinché possa compiersi l’opera alchemica di quella trasformazione che sei chiamato a incarnare. Non puoi raggiungere lo scopo dell’anima se rimani uguale a te stesso. Certo, ci sono variazioni che sperimenti nel corpo e nella mente con il passare del tempo, ma mi riferisco a un cambiamento più profondo, affatto scontato, che coinvolge la coscienza. La missione ti chiede di cambiare a questo livello, sul piano interiore. Per farlo, non devi far altro che utilizzare il “laboratorio" che ti è stato assegnato al momento della nascita e gli strumenti che contiene; l...

Fiducia, oltre la mente

La mente è un meraviglioso strumento di conoscenza concreta e di organizzazione. Quando ben sviluppata, diviene il centro operativo della personalità. La mente, comunque, non possiede i codici per interpretare tutto il reale. Si occupa solo di quello che percepisce, del mondo che vede, che inquadra con la sua ottica fatta di pesi e misure concrete , e qui si ferma. Quando, per esempio, accade qualcosa di imprevisto , essa dà per scontato che si tratti di un ostacolo, di un problema o un qualche fallimento, e non immagina che possano esserci altre ragioni, altri messaggi, celati dietro ciò che appare. Colui che è preda della sua mente – che cioè alla mente abbia dato il pieno potere di interpretare la realtà – si rinchiude in un luogo ristretto, che esclude una gran fetta dell’universo. Cerca di avere il controllo, di  combattere la corrente , ed entra in ansia se non trova i mezzi; non concepisce che i mezzi per raggiungere la meta possano arrivare attraverso le connessioni ...

Il dolcetto promesso

Avere un obiettivo più grande, una meta da raggiungere, non sempre aiuta a sentirsi motivati, soprattutto quando si è troppo stanchi o esauriti. Spesso abbiamo bisogno di qualcosa che venga incontro a quelle parti di noi che non sanno aspettare i conseguimenti del futuro, ma necessitano di essere nutrite nell'oggi, in modo più pratico e tangibile. Io mi aiuto con la strategia del “ dolcetto promesso ”. Si tratta di impostare un compito o un obiettivo, che sia piccolo e realizzabile in poco tempo e, una volta completato, festeggiare con una gratificazione. Se la meta è lontana, è pur vero che la strada per raggiungerla è composta di tanti piccoli passi, ciascuno dei quali può essere trasformato in un sotto-obiettivo , facile da raggiungere nel momento presente.  Quello che faccio, in pratica, è concedermi un “dolcetto”, un premio, un qualcosa che aggrada la mia personalità, ogni volta che porto a compimento uno di questi sotto-obiettivi. In altre parole, non aspetto di aver consegu...

Il sogno reale

I sogni hanno molte dimensioni. Alcuni di loro sono vaghi e romantici, indirizzati a qualcosa che desideri, ma che rimane dentro la tua fantasia, lontano dalle tue azioni. Altri si accendono impetuosi all'improvviso, sul momento, per poi sparire il momento successivo. Un tipo particolare di sogno è il "sogno reale" : quel desiderio che ti porti nel profondo del cuore, quella visione che anela a realizzarsi attraverso di te e che perdura nel tempo, indipendentemente dalle tue trasformazioni. L’aggettivo “reale” sta qui a indicare sia il fatto che è qualcosa di autentico, concreto, vero – che ti appartiene realmente – sia il fatto che si tratta di qualcosa di eccellente, superiore, regale. Il “sogno reale” è il sogno dei sogni, è ciò che emerge sopra tutti gli altri desideri, è il sogno dell’anima . A volte il sogno reale è una meta dai confini precisi, un obiettivo che puoi chiamare per nome; è un talento che già conosci o un’aspirazione che punta in una direzione di cui ...

La paura del conflitto e la battaglia per la pace

C'è un confine sottile, ma sostanziale, tra difendere la pace per la pace o difendere la pace per il timore di uno scontro. Nel secondo caso, la conservazione della pace è solo una maschera dietro cui si nasconde la paura e, come tutte le maschere, prima o poi darà i suoi amari frutti.    Non sempre è facile distinguere la verità dall'illusione, il movente autentico dalla sua maschera, ossia distinguere tra le cause e le loro conseguenze, tra ciò che è alla radice dei fenomeni e ciò che è solo apparenza. Come fare per riconoscere in se stessi qual è il reale movente che spinge a "difendere la pace"? Ogni situazione ha le sue necessità peculiari, il suo proprio contesto, quindi non esistono parametri assoluti con cui "calcolare" il movente, tuttavia puoi comprendere da che parte pende l'ago della bilancia se presti attenzione alla qualità dell'energia , al tipo di vibrazione che si muove al tuo interno. Amore o paura? Quando sei accondiscendente con ...





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