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Mal di gola, zenzero e creatività

Insieme con il primo freddo è arrivato per me anche il mal di gola . Ieri sera mi chiedevo come avrei potuto affrontare la notte con un mal di gola così forte... finché ho avuto un'intuizione. In realtà, per via intuitiva, non ricevo solo indicazioni di carattere spirituale, ma più spesso suggerimenti di carattere pratico, su come migliorare la salute o risolvere un problema con il pc (uno dei miei "angioletti suggeritori" è molto ferrato con la tecnologia e l'informatica). Sono invece meno intuitiva su questioni riguardanti l'idraulica e il fare soldi (... a ben pensarci mia nonna diceva che gli idraulici guadagnano assai, forse che le due cose siano collegate?). Dicevo che, ieri sera, con la gola dolorante e senza nessun medicinale in casa, ho avuto un'intuizione per affrontare la notte: usare la radice di zenzero che, qualche giorno fa, avevo acquistato in un negozio biologico. Mi sono fatta una tisana con immersa una bella fetta di radice di zenzero,...

Mens sana in corpore sano

Mens sana in corpore sano è una locuzione latina tratta da un verso di Giovenale, che si può tradurre come "mente sana in corpo sano". L'autore, di fatto, invitava a pregare gli Dei solo per chiedere salute fisica e psichica , e non per assecondare il proprio attaccamento a valori o beni di carattere effimero.  Mens sana in corpore sano   è anche  una delle quattro categorie di questo blog, ma la uso pochissimo... Direi che è tempo di rimediare! Sappiamo che corpo e psiche sono profondamente connessi e si influenzano a vicenda.  Prendersi cura del corpo e della propria energia vitale, dunque, è importante quanto curarsi del proprio equilibrio mentale e spirituale. Negli ultimi due anni, per me, non c’è stato nulla di più trasformativo dell' ascoltare il corpo e le sue esigenze , educandolo a uno stile di vita più adeguato alle sue possibilità. Ho imparato a mangiare meglio. Ho fatto regolari sedute di Hatha Yoga e passaggiate sotto il sole. Ho anche cur...

Agire

Conosco persone con diversi problemi (di salute, denaro, altro...) che vivono nell'attesa di un miracolo . Sentono che quello che potrebbero fare non sarà mai sufficiente a sistemare ogni cosa, quindi neanche ci provano. Piuttosto, passano la giornata davanti alla tv, ai videogiochi, al frigo... Buttano via la propria vita. Tale è la sfiducia nell'universo, tale è la disistima verso se stesse, tale è il programma mentale che hanno assorbito! In testa hanno sempre quel disco: "Non sono un vincente, non sono pieno di soldi né sono amato dagli altri, quindi non valgo niente", "O arriva qualcuno che mi dà una sicurezza economica ed emotiva, o non ce la faccio" e così via. Quando rinunci a te stesso , ogni scusa è buona per rinunciare a  ciò che puoi fare . Non sei "bravo con le relazioni", allora continui a isolarti e a lamentarti di non avere amici. Non sei "portato per la contabilità", allora continui a non occuparti dei tuoi conti. Non ...

Indignazione

Di fronte alle ingiustizie, agli ostacoli della vita, alle guerre, alle scie chimiche... come non indignarsi? Giusto? Attenzione: se ti indigni, ti fai del male! L'indignazione è un veleno e, a meno che tu non voglia intossicarti, è bene starne alla larga. Ogni volta che ti indigni, agisci una contrazione nel tuo campo energetico, una chiusura che ti allontana dalla fiducia e dal fluire con la vita, e questo ti rende più debole, oltre che più cieco ai miracoli e alle soluzioni . Come se non bastasse, l'indignazione (anche se "motivata") va ad alimentare la forma pensiero collettiva del giudizio , che quindi prenderà forza anche grazie a te. Benedici quello che vedi e che vorresti cambiare. Non permettergli di innescare in te una contrazione. "Io ti benedico e non ti giudico". Poi, chiediti: "Cosa posso fare per cambiare o migliorare questa situazione? Come e dove posso agire?" affinché al buio dell'impotenza si sostituisca la luce...

Prospettive

Lo so, è tanto tempo che non mi occupo del blog. In questo periodo ho scritto sul diario, sui fogli in giro per casa, sui quaderni sparsi in borsa ogni volta che mi ha raggiunto un'intuizione. Ma ho tenuto tutto "per me". E sapete una cosa? Non mi ha fatto stare molto bene. Invece, quando condivido alcuni dei miei pensieri, sentendo di poter ispirare altre persone, vengo ripagata da un maggior senso di soddisfazione, di pienezza, di forza. Da qualche parte nell'anima, si accende una gioia sottile e nutriente ogniqualvolta coltiviamo i nostri talenti e li condividiamo con gli altri.  Non sono esclusa da questa Legge. A me piace scrivere e tradurre in parole concetti non sempre semplici ma che aiutano ad ampliare i punti di vista sulla realtà e i suoi meccanismi occulti, almeno per quello che è il mio sentire e la mia esperienza. Ho così tanto ancora da scoprire e da risolvere, che a volte mi sento sopraffatta da questa vastità e allora "sparisco", mi rit...

Donna, risorgi

Amiche, sorelle, donne... accorgetevi: certi uomini vogliono abbattervi, limitarvi, usarvi, nonostante i "buoni propositi", le belle parole, i fiori... Costoro avvertono la vostra connessione con le forze della Natura e del Cuore , con la Sapienza dell'Anima, e non tollerano che a voi sia riservato tanto "potere"... allora fanno di tutto per farvi dimenticare la vostra stessa natura sapienziale, anzi pretendono - alla fine - che voi li serviate, li temiate, li consideriate superiori. Le religioni o molte di esse sono state fondate dalla stessa "mente maschilista" che cerca di farvi sentire in colpa o sbagliate , in qualche modo, non appena rivelate la vostra luce, la vostra originalità, il vostro essere donna. Oggi questa "mente" agisce ancora in molti, uomini e anche donne, più o meno consapevoli di avere una tale ombra dentro di sé, spingendo troppe di noi a cadere nel tranello del senso di colpa... Ma è proprio il tentativo di farl...

L'affamato

Non si può volare leggeri se non si abbandonano le valige pesanti che spingono verso il basso. Una di queste valige, di cui è bene accorgersi, si chiama "essere affamati". Desidero portare l'attenzione su questo aspetto perché esso è molto diffuso. Chi ha messo da parte il proprio Io per troppo tempo, non solo ha dimenticato il sapore della cura, ma ha imparato a convivere con la fame di chi non ha mai assaporato la propria anima . Ha imparato a convivere con il disamore di sé, e anche se così facendo sopravvive, non potrà mai sentirsi appagato. C'è chi si ritrova perennemente  senza energia o chi, invece, ne manifesta fin troppa ma la usa per criticare gli altri e avvelenare i loro sogni. Sono sintomi di squilibrio, dell'incapacità di nutrirsi, per cui si continua a mangiare ma senza sentirsi veramente sazi. Sono due facce della stessa medaglia, quella dell'affamato. L'affamato è colui che non ha mai coltivato la propria luce , la propria vitalit...





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