" Stare con quello che c'è ". Ecco una una frase che ho sentito usare in modo distorto, per giustificare disastrose inazioni. Il senso costruttivo di questa espressione è l'invito a non opporsi, a non mettere in moto giri di mente, proiezioni e ansie, ma a rimanere a contatto con la realtà , qualunque essa sia. Eppure spesso si pronuncia questa frase per impedire che il proprio guerriero interiore si risvegli e faccia quel che deve fare. Si lascia spazio alla propria distruttività per soffocare qualunque altra fioritura. Ho visto persone continuare a fare scelte infelici, ma commentare: "Sto con quello che c'è", come se fosse un esercizio di profondissima spiritualità, ma di fatto è una scusa per sottrarsi a responsabilità più grandi . Se i comportamenti di una persona sono regolarmente distruttivi e non le portano che problemi e infelicità, il punto per lei non è stare con quello che c'è, ma liberarsi dal loop di oscurità in cui si è infognat...