Passa ai contenuti principali

Rallenta!

Siamo arrivati a settembre. Le ferie, per chi l’ha fatte, sono alle spalle. Le grandi città tornano a ripopolarsi e la frenesia delle masse ricomincia ad accendersi. Tutti corrono, almeno qui a Milano, ma io credo un po’ ovunque. Ci si alza facendo una colazione “al volo”, per correre poi appresso al tram, alle cose da fare, ai negozi, agli amici, al sabato sera.

Più si corre e più – paradossalmente – aumenta la distanza fra le persone: nessuno ha più tempo di fermarsi, di ascoltare, di godere di un attimo vissuto in condivisione. Cosa sta accadendo? Sta accadendo che la velocità e l'interazione digitale si sono sostituiti alla presenza e al contatto umano. Nella foga di voler fare tutto e subito si finisce col fare poco o niente, e nella foga di leggere ogni possibile notizia che si incrocia in rete si finisce per essere disinformati sulla propria essenza e sui rapporti che si hanno intorno.

Amico che mi leggi, oggi ti lancio un appello: rallenta!

Rallentare significa prima di tutto scegliere a cosa dare la tua attenzione e quindi usare il tempo in modo consapevole. Non puoi fare tutto, ma puoi fare quello che conta davvero. E quello che conta davvero non ha bisogno della tua ansia e della tua frenesia, ma del tuo esserci in consapevolezza e qualità.

Rallenta! Tirati fuori da quella ruota dove corri come un criceto impazzito, senza mai arrivare da nessuna parte. Rallenta! Riprendi possesso del tuo tempo! Anche quando vi sono sono incombenze e priorità, una gestione saggia degli impegni ti permette comunque di restare presente e non sprecare ogni attimo della tua giornata.

Puoi decidere di alzarti prima al mattino per trasformare la tua colazione in un rituale di benvenuto alla giornata che viene. Puoi decidere di leggere un buon libro invece di perderti appresso a qualche inutile talk show della TV. Puoi decidere di respirare con calma e contattare le tue emozioni, invece di scorrere automaticamente la bacheca di Facebook dividendo la tua attenzione. Puoi decidere di chiamare un amico e fargli dono delle tue parole misurate, invece di giocare quella ennesima partita al videogioco. Puoi decidere di cucinarti qualcosa di buono con amore, invece di comprare pacchi e pacchi di cibo preconfezionato. Puoi decidere di rinunciare a tante piccole cose, per dare forza e nutrimento a progetti più grandi. Puoi decidere di rallentare in una infinità di modi, non per perdere tempo, ma per guadagnarne in qualità, riservando la tua attenzione a ciò che conta davvero.

Rallentare significa scegliere, individuare con il cuore ciò che ha valore e dargli la tua presenza; significa anche lasciare andare quel che è solo un peso o che occupa spazio fisico, temporale o mentale inutile; significa permettersi il tempo della fiducia, del riposo, della resa, dell’accoglienza.

Rallentare non è rinunciare, è fluire verso la meta attraverso la danza armoniosa che si sviluppa tra momenti di azione e momenti di ascolto, permettendo alle tue energie di essere al servizio di te e non di ciò che la superficie rincorre senza tregua.






Eventi

Ti aspetto a Bologna sabato 21 settembre 2019 alle ore 17:00 per la presentazione del mio libro AAA cercasi guru disperatamente presso Punto di Svolta, via A. Stoppato 1H. Tutti i dettagli qui.
A seguire, alle ore 18:00 e sempre nello stesso luogo, condurrò un incontro insieme a Francesco Carpinteri sul tema "Conversazioni con il vuoto – Alla ricerca del maestro interiore". Maggiori dettagli qui.



Diventa Supernatural Diventa Supernatural
Come fanno le persone comuni a realizzare cose straordinarie
Joe Dispenza

Compralo su il Giardino dei Libri

AAA Cercasi Guru Disperatamente AAA Cercasi Guru Disperatamente
Come salvarsi l'anima, il portafogli e le mutande. Manuale pratico di sopravvivenza spirituale
Camilla Ripani

Compralo su il Giardino dei Libri

Allungati e Respira Allungati e Respira
Per un respiro libero e consapevole
Cristian Paganoni

Compralo su il Giardino dei Libri

Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

Non parlare di te

Non parlare di te e dei tuoi progetti sempre e con tutti, e meno che mai con chi in passato ha dimostrato mancanza di empatia nei tuoi confronti, anche se si tratta di conoscenti, amici o parenti. In questa nostra società, che presenta aspetti di violenza e narcisismo, alcune persone sono mosse verso di te perché spinte dall'apparenza, dalla curiosità o dalla voglia di interferire nel tuo cammino , ma oltre a questo non vi è da parte loro ascolto autentico, né presenza, né alcuna reale volontà di sostegno. Lo capisci dai fatti, eloquenti più di ogni parola. Lo capisci da come ti senti, solo o a disagio, dopo che hai confidato loro qualcosa. Allora, che fare? Impara a tacere, a non esporre la tua anima , a non far entrare qualcuno in casa solo perché ha bussato distrattamente alla tua porta o perché la vita gli ha assegnato un posto accanto a te. Metti quei confini che solo il silenzio sa ergere con maestria. È tuo dovere tacere per rispettare e proteggere prima di tutto





Acquista Online su SorgenteNatura.it