Passa ai contenuti principali

Non svelare i tuoi desideri

Credo che molte delle nevrosi e delle cadute del mondo moderno siano causate dal fatto che abbiamo smesso di nasconderci. Raccontiamo tutto a tutti, mostriamo tutto a tutti. Se qualcosa è per noi importante, ecco che subito ne parliamo, lo sveliamo, lo vendiamo all’attenzione altrui, invece di custodirlo così come si dovrebbe custodire un seme prezioso, al buio e sotto terra.

In altre parole ti sto suggerendo di tenere per te i tuoi obiettivi e le tue mete, le tue aspirazioni e le tue fantasie. In questo modo puoi dare loro quella cura che può esserci solo in una relazione nascosta, esclusiva, dove nessun altro trovi spazio.

Arriva il momento, certo, in cui alcuni progetti possono essere condivisi, ma è bene farlo solo quando sono stati realmente impiantati nella materia e quando la condivisione rappresenta il passo ideale e opportuno di quella dimensione.

Se hai necessità di chiedere consigli sul tuo percorso, puoi fare domande vaghe senza rivelare i dettagli del quadro; inoltre, tieni presente che è bene chiedere solo a chi "ascolta" e ti è "alleato". Per il resto, quando hai un obiettivo o un desiderio ancora in embrione è meglio non svelarlo. Diversamente, rischi di esporlo a sostanze mentali contrarie, di spolparlo attraverso i pensieri inopportuni degli altri, rendendolo più debole e fragile.

Meno parli di quello che stai realizzando e meglio è. Impara a creare una relazione segreta con te stesso e con ciò che stai creando, una relazione dove esisti in una maniera di cui nessuno può e deve sapere niente. A questa relazione affida la cura di tutto ciò che in te vuole crescere.

Naturalmente questo non significa chiudersi a riccio, diventare nevrotici ed evitare ogni contatto. Come accennato, ci sono i modi e i tempi giusti per mostrarsi al mondo. Ma occorre mantenere le proprie radici dentro quel niente, dentro quel giardino segreto che non vuole e non deve essere visto dagli altri, un giardino dove metti i tuoi semi – i tuoi desideri e le tue aspirazioni – affinché crescano veri, sacri e splendidi, fino al momento in cui i loro germogli potranno essere mostrati alla luce del sole, se è il loro destino.

Camilla









Eventi

Lunedì 10 dicembre 2018 condurrò una serata insieme alla sensitiva Rosy Frojo per parlare di "intuizione e come svilupparla". Maggiori info a questo link.

Lunedì 7 gennaio 2019 vi aspetto insieme a Gaia Shamanel per iniziare l'anno con "invocazioni e preghiere" di buon auspicio. Info a questa pagina.



Consigli di acquisto

Il Metodo Bullet Journal Il Metodo Bullet Journal
Tieni traccia del passato, ordina il
presente, progetta il futuro
Ryder Carroll

Compralo su il Giardino dei Libri


Oracolo dei Registri Akashici

Oracolo dei Registri Akashici
Con 44 carte
Lianka Trozzi

Compralo su il Giardino dei Libri


Yoga: Il Metodo Iyengar

Yoga: Il Metodo Iyengar
La guida definitiva
Silva Mehta, Mira Mehta, Shyam Mehta

Compralo su il Giardino dei Libri

Commenti

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

La scrittura intuitiva

Una tecnica che uso per allenare la mia intuizione è la scrittura intuitiva. Molto in breve, si tratta di scrivere in un diario le proprie domande e poi lasciare che emergano le risposte per via intuitiva . Ogni mattina scrivo nel mio diario osservazioni o domande di mio interesse, dopo di che lascio che emergano informazioni a riguardo, come se provenissero da una coscienza più ampia della mia. Le informazioni che raccolgo per via intuitiva spesso si rivelano essere consigli utili e basati sul buon senso; altre volte mi invitano a guardarmi dentro con maggiore profondità, e capita anche che mi facciano guardare la realtà da angolazioni inusuali e alle quali non avevo pensato. Nella scrittura intuitiva è importante non avere aspettative ; è meglio immaginarsi come dentro a un gioco, e in fondo si tratta proprio di questo, di uno scambio di parole fatto giocosamente con se stessi. Comunque sia, nel rileggere quanto scritto bisogna rimanere lucidi e valutare serenamente le parole tras

39. La paura di perdere qualcosa

A volte sentiamo che una persona, un ruolo, un animale, una situazione, un oggetto... è diventato essenziale per il nostro benessere , sentiamo cioè che senza non sapremmo come fare. Credo che questa sia l'illusione più grande, l'annebbiamento da cui dobbiamo uscire. Niente e nessuno sono veramente essenziali, nel senso che niente e nessuno hanno il potere di darci la felicità . Se crediamo il contrario, significa che stiamo spostando il motore della nostra stessa evoluzione al di fuori di noi, significa che stiamo di nuovo assecondando la fallace credenza che ci sia un mondo oggettivo esterno che è indipendente da quello che noi siamo... Quando ci sentiamo persi e abbiamo paura di perdere la "fonte" della nostra felicità o del nostro benessere, è il momento giusto per accorgerci del nostro attaccamento...  cerchiamo "sicurezze" perché non abbiamo sicurezza dentro di noi... non abbiamo amore... Un conto è l'amore, la cura e la partecipazion





Acquista Online su SorgenteNatura.it