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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Chi ha ragione?

Ti sei mai chiesto come comportarti con la grande varietà di punti di vista, idee, percezioni che incontri ogni giorno? Come fai a scegliere quel che è vero, almeno per te stesso? Fra tutti coloro che incontri e che ti presentano una versione della realtà, chi ha ragione? Il mio "condottiero interiore" (la parte di me più grande) una volta mi ha detto: "Un giorno ti troverai davanti a Dio e ti farà una previsione, una profezia, eppure nel tuo cuore sentirai che qualcosa non quadra, che non è quella la direzione della tua anima. Allora dovrai scegliere se credere a Dio o se continuare per la tua strada ". Nel film Matrix, il protagonista Neo si rivolge all'Oracolo per sapere se lui è l'eletto, cioè colui che porterà una nuova era di pace. L'Oracolo gli risponde che non lo è, che non è quello il suo destino. In realtà, come sappiamo, e come lo stesso Neo realizzerà in seguito, l'eletto è proprio lui.  A volte si ha bisogno di diventare qualcos

Bevande naturali

Mi piace mangiare naturale e sano il più possibile, il che mi porta a fare attenzione anche al tipo di bevande che assumo. Oggi vi parlo delle mie bevande naturali preferite, ricordando che l'anima sta bene anche quando sta bene il corpo. Confesso che non sono “fissata”, nel senso che faccio quello che posso con quello che trovo. Per esempio, anche se so che l’acqua imbottigliata non è il massimo, una buona via di mezzo per me è comprare la S. Anna in versione “bio”, cioè in contenitori ricavati dal mais e non dalla plastica. Se poi trovo acque a basso residuo fisso e in bottiglia di vetro, come per esempio la Plose, ancor meglio. I miei “momenti pausa” sono sempre accompagnati da qualcosa di caldo, soprattutto nei mesi più freddi, come una tazza di tè bianco o del caffè di cicoria. D’estate è più facile, invece, che mi prepari centrifugati di frutta e verdura. I centrifugati Disporre in casa di una buona centrifuga - ancora meglio di un estrattore - è sempre cosa saggia, p

Se non trovi le risposte che cerchi

Non c'è niente da fare, a molti di noi piace tanto pensare a oltranza, specialmente se ci sono problemi in corso; ogni momento diventa buono per ragionarci sopra. Le persone che pensano e usano la mente a me piacciono. La mente ha la capacità di guidare e illuminare. Ma la mente non è tutto. È uno strumento da usare, e non un punto di riferimento a cui aggrapparsi in modo assoluto. Se c’è chi usa la mente troppo poco, c’è anche chi la usa troppo. Nel corso della mia esistenza ho imparato che la mente può dare soluzioni di tipo pratico e razionale , ma non può dare risposte “originali”, nuove, generatrici di quelle soluzioni che ti catapultano a uno stadio successivo del percorso. Se farsi domande aiuta a mettere in moto il contatto con le proprie dimensioni interiori, farne troppe rischia di strozzare ogni altra possibilità in embrione. È per questo che, quando mi sento bloccata in una situazione, quando cerco risposte che non arrivano, smetto di interrogarmi, smetto di chi

Ordine, disordine

Mi piace l'ordine, ma ogni tanto  qualcosa sfugge al mio controllo  e, tutto a un tratto, mi ritrovo con le stanze sottosopra. Allora mi ricordo, riconosco il segnale di quella parte di me che mi dice: "Non temere! Lascia che sia! Fidati di ciò che sei!". Sorrido, capisco, mi metto a mio agio. E l'ordine torna appena io torno da me. Mi accade così: quando mi trovo sommersa da una situazione, è perché in qualche modo ho cercato di impormi il suo opposto. Quando il disordine mi viene a trovare è perché cerco di darmi un ordine che non mi riguarda, agendo con sforzo, imposizione, e non con il piacere di costruire, creare, amare. È un ordine che usa troppo la ragione e troppo poco i sensi dell'essere. Ritrovarmi con tutto per aria allora è un attimo, perché l'anima si ribella ed è lei a gettarmi nel caos. Quando tutto va a soqquadro, e non parlo solo degli oggetti di una stanza ma anche delle situazioni della vita, c'è solo una cosa che puoi fare: lascia

Lascia che sia

Ogni cosa ha un inizio e una fine , un momento in cui cresce, raggiunge un picco, e un momento in cui muore, o si trasforma in qualcos'altro, ma certamente non rimane uguale a se stessa. L' impermanenza , dicono saggiamente i buddisti, è la natura della realtà. Questo principio è valido anche per il dolore interiore , per la sofferenza. Com'è che allora, delle volte, sembra tutt'altro che impermanente e anzi non passa mai? Com'è che si rimane nel rancore o nello sconforto così tanto e a lungo, o non si riesce a guarire dalle proprie visioni di rabbia? Accade perché, in qualche modo, ci siamo opposti a quel dolore. Non abbiamo accettato di averlo incontrato lungo la nostra strada e lo reputiamo profondamente ingiusto. È normale cercare di evitare la sofferenza, è parte dell'istinto. Ma a volte gli ostacoli accadono, i traumi succedono, e in quel caso non possiamo decidere di non averli incontrati, non possiamo scegliere di non provare dolore. La cosa vera

15 minuti

Vi siete mai trovati con una stanza da mettere in ordine, centinaia di mail in arretrato o con la necessità di fare un po' di sport... ma rimandando continuamente al giorno dopo? Sì, mi riferisco a quella terribile parola che sul momento ha il potere di persuaderci che è sempre meglio fare domani quello che potremmo fare oggi: " procrastinazion e".  C'è un trucco anti-procrastinazione che trovo molto valido e di cui consiglio l'esperienza. Si tratta di fare quello che va fatto... tutti i giorni, ma solo per  15 minuti .  Forse vi sembrerà ridicolo darsi da fare per così poco tempo, ma i "15 minuti" hanno un potere molto più grande di quello che immaginate. Prima di tutto, vi permettono di iniziare . Iniziare qualcosa spesso è la parte più difficile, perché si tratta comunque di cambiare una vecchia abitudine e instaurarne una nuova. Chi inizia è già a metà strada, dice il detto, e dice bene. Inoltre, fare tutti i giorni qualcosa, anche per p

C'è sempre una soluzione

C'è sempre una soluzione. Se non la vedi, non significa che non esista.  Certo, è più facile dire che la soluzione non esiste piuttosto che darsi da fare per trovarla o ammettere che forse ci si è mossi nella direzione sbagliata.  Una cosa è sicura: coloro che dicono che non c'è soluzione non sono fra coloro che la trovano.  In realtà i fautori della non-soluzione hanno una grande paura dell'ignoto .  Accettare la possibilità del cambiamento, crescere oltre gli ostacoli, scorgere ciò che ancora non si vede richiede il coraggio di mettersi in discussione e lasciar andare le certezze di quello che si conosce già. L'unica scelta di chi decide che non ha scelta è rimanere nei luoghi che gli sono noti, anche se ormai sono diventati scomodi e obsoleti.  Eppure c'è sempre la possibilità di esplorare nuovi, sconosciuti territori... di concedersi nuove visioni... di mettersi in viaggio... In altre parole, c'è sempre una soluzione, anche se forse non era com

Agisci sgangherato

C'è un aforisma di Cavezzali, il noto fumettista italiano, che ho fatto mio fin dal primo istante che l'ho letto: "Non aspettare le condizioni perfette per agire. Agisci sgangherato ". Spesso sono stata rallentata dal perfezionismo , una qualità che si trasforma facilmente in un limite perché, giudicando quegli aspetti di te che non sono "perfetti" (quindi tutti), non ti permette di evolverti. Il perfezionismo ti spinge a cercare il controllo dei risultati e non ammette vie di mezzo , sperimentazioni, piccoli passi intermedi. In questo contesto è facile anche scegliere di non agire: i peggiori procrastinatori, non a caso, hanno un'anima da perfezionisti. Per superare questo ostacolo, rammento a me stessa che le condizioni perfette per agire non esistono, perché c'è sempre qualcosa che si oppone o non si può controllare. Ecco perché il mio mantra preferito è diventato proprio "Agisci sgangherato". Per entrare in azione non hai

Gli errori del pensiero positivo

Il pensiero positivo non è sempre così "positivo" come appare. Dipende da come lo si usa. Alcune persone, per esempio, trovano che sia un'ottima scusa per evitare di confrontarsi con qualunque disagio: tagliano corto sull'argomento, affermando che bisogna parlare solo di cose belle! Chiariamo: il pensiero positivo serve sì a orientare in modo positivo il proprio pensiero , ma non per questo significa che bisogna evitare a ogni costo il confronto e il piano degli attriti. Se ci sono dei segnali di allarme (dentro di noi o nei rapporti con gli altri) è bene affrontarli, perché potrebbero trattarsi delle avvisaglie di un problema crescente! Rafforzare il potere della mente affinché sia sintonizzata su frequenze risolutive non è la stessa cosa che "sopprimere" i disagi : quando neghi un problema, non stai affermando la sua soluzione! Certo, anche fare l'opposto, cioè concentrarti a oltranza sui problemi, non ti aiuta a risolverli, anzi rischia di tra

L'intuito

A volte si pensa (e si spera) che l'intuito possa evitarci di dover apprendere certe faticose lezioni, confidando nel fatto che esso è direttamente connesso con l'anima e con la nostra verità interiore. In realtà,  l'intuito non può sottrarci al percorso che dobbiamo fare: ci sono vissuti che dobbiamo incontrare , errori che dobbiamo attraversare, consapevolezze che dobbiamo assaporare attraverso l'esserci, il metterci in gioco, lo sperimentare noi stessi con le leggi della materia. Quello che possiamo evitare, tuttavia, è ripercorrere una strada già visitata  o cominciarne una che non ci appartiene. Ed è in questo che l'intuito può rivelarsi il nostro miglior alleato, poiché a ogni istante ci sussurra come dirigerci verso il passo successivo , verso una sfida più grande, quella per cui siamo realmente pronti. Lui conosce la direzione.  Accade, di fatto, che anche se siamo pronti per farci guidare dall'intuito, non lo ascoltiamo . Preferiamo assecondare l





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