Dentro di te esiste una Forza che ti sospinge verso ciò che è superiore, che è luminoso. Non è l'unica forza con cui sei a contatto nel momento in cui metti piede su questo pianeta (...) ma essa è ciò che alimenta la spinta verso l'alto.
Ogni volta che scegli in base a ciò che non è una istanza del tuo Sé, non solo non avanzi, ma sottrai energia a questa Forza. Non ti stupire allora se, man mano che fai scelte non tue, il Cielo sembra sempre più lontano.
Ci sono principalmente due modi per boicottare questa Forza.
Il primo è quando assecondi le aspettative - i desideri, le paure, le pretese - degli altri. Probabilmente per essere "amato" un po' di più, per "non creare problemi", per non essere considerato "strano" o cose del genere. In questa configurazione, spesso vivi (o meglio non-vivi) nell'attesa che qualcuno, prima o poi, ti appoggi e sostenga nella strada che vorresti intraprendere.
Il secondo modo è quando ubbidisci automaticamente e compulsivamente ai tuoi desideri. Quando il drago del desiderio si sostituisce alla tua coscienza, scegliendo al tuo posto, la Forza viene compromessa.
C'è un modo per farsi ubbidire dal drago e disporre della sua vitalità. Oltre a spogliarlo, anche, di ombre, illusioni e bisogni indotti che non appartengono alla verità del tuo percorso.
Questo modo si chiama "disciplina".
Intendiamoci bene, non sto parlando di reprimersi, ma di coltivarsi. Reprimersi è da stupidi. La repressione nasce dal giudizio di cosa è sbagliato e cosa è giusto. Ma non ci sono cose "sbagliate" o "giuste", c'è solo l'esserci. Ecco che la vera disciplina non nasce dal pensiero di ciò che va fatto o non fatto, di cosa sia morale o non morale, ma è diretta espressione della volontà del cuore.
Nella disciplina, decidi consapevolmente le tue azioni, quindi non c'è nessuno che ti obbliga, nessuno di cui lamentarsi, e allo stesso tempo agisci senza attaccarti ad alcun risultato, perché sai che tu devi fare la tua parte, ma solo il Cielo ha l'ultima parola.
Ci si autodisciplina non per ottenere un qualche riconoscimento né per mania di perfezionismo, ma.per costruire la propria via verso l'alto, per ubbidire alla chiamate del proprio sé, per accrescere i propri gradi di libertà. Così facendo, la Forza trae nutrimento, mentre quell'atteggiamento di compiacenza, che porta ad assecondare gli altri mettendo in secondo piano la propria verità, viene devitalizzato.
Sempre attualissimo, Lo Sfidante è un docu-film che ci aiuta a fare un po' di luce, anche sul ruolo della disciplina. Lo trovate nella pagina ufficiale a questo link o nei video qui sotto.
Buona visione!
Ogni volta che scegli in base a ciò che non è una istanza del tuo Sé, non solo non avanzi, ma sottrai energia a questa Forza. Non ti stupire allora se, man mano che fai scelte non tue, il Cielo sembra sempre più lontano.
Ci sono principalmente due modi per boicottare questa Forza.
Il primo è quando assecondi le aspettative - i desideri, le paure, le pretese - degli altri. Probabilmente per essere "amato" un po' di più, per "non creare problemi", per non essere considerato "strano" o cose del genere. In questa configurazione, spesso vivi (o meglio non-vivi) nell'attesa che qualcuno, prima o poi, ti appoggi e sostenga nella strada che vorresti intraprendere.
Il secondo modo è quando ubbidisci automaticamente e compulsivamente ai tuoi desideri. Quando il drago del desiderio si sostituisce alla tua coscienza, scegliendo al tuo posto, la Forza viene compromessa.
Questo modo si chiama "disciplina".
Intendiamoci bene, non sto parlando di reprimersi, ma di coltivarsi. Reprimersi è da stupidi. La repressione nasce dal giudizio di cosa è sbagliato e cosa è giusto. Ma non ci sono cose "sbagliate" o "giuste", c'è solo l'esserci. Ecco che la vera disciplina non nasce dal pensiero di ciò che va fatto o non fatto, di cosa sia morale o non morale, ma è diretta espressione della volontà del cuore.
Nella disciplina, decidi consapevolmente le tue azioni, quindi non c'è nessuno che ti obbliga, nessuno di cui lamentarsi, e allo stesso tempo agisci senza attaccarti ad alcun risultato, perché sai che tu devi fare la tua parte, ma solo il Cielo ha l'ultima parola.
Ci si autodisciplina non per ottenere un qualche riconoscimento né per mania di perfezionismo, ma.per costruire la propria via verso l'alto, per ubbidire alla chiamate del proprio sé, per accrescere i propri gradi di libertà. Così facendo, la Forza trae nutrimento, mentre quell'atteggiamento di compiacenza, che porta ad assecondare gli altri mettendo in secondo piano la propria verità, viene devitalizzato.
Sempre attualissimo, Lo Sfidante è un docu-film che ci aiuta a fare un po' di luce, anche sul ruolo della disciplina. Lo trovate nella pagina ufficiale a questo link o nei video qui sotto.
Buona visione!
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