Passa ai contenuti principali

Tecnica di risveglio: a quale prezzo?

Confesso che da un po' di tempo ho iniziato un faticoso addestramento che mi porterà a un portentoso risveglio spirituale (così mi è stato promesso), e ho deciso di parlarne anche qui per ispirare (o sfidare) i più audaci indagatori dell'occulto e del mondo dell'invisibile.
Preciso, innanzitutto, che il mondo più "occulto" di tutti è quello che abbiamo dentro. Tavoli che svolazzano per la stanza mossi da entità fantasmatiche, o intercettazioni telepatiche del pensiero altrui, sono ben poca cosa rispetto a quello che accade dentro di noi e di cui non ci accorgiamo!
Qui si inserisce il mio "speciale" addestramento e ciò di cui mi sta facendo accorgere, anche se mi sta riducendo allo stremo delle forze. Ma non rinuncio, certa della vittoria finale...

Tutto iniziò quando decisi di chiedere all'Universo di rivelarmi una tecnica di risveglio spirituale (state attenti a quello che chiedete, correte il rischio di essere accontentati!).
Il dialogo andò pressapoco in questo modo:
- "Caro Universo, dammi una tecnica per risvegliarmi. Rivelami il segreto per operare questa magia!"
- "Strana richiesta" rispose Lui.
- "In che senso?" obiettai.
- "Un addormentato che chiede di svegliarsi. Deve avere un profondo senso dell'ironia".
- "Ma allora come fa un addormentato a svegliarsi?" chiesi.
- "Che stai facendo?" chiese anche Lui.
- "Ma che fai, cambi discorso?"
- "Mi pare tu stia facendo qualcosa..." insistette.
- "Bhè, sto mangiando. E' ora di cena, nel caso non l'avessi notato..." risposi spazientita.
- "Cosa stai mangiando?"
- "E' un'insalata mista".
- "Che colore ha?"
- "Bhé, un po' verde e un po' viola... Mi pare" spiegai.
- "Ti pare...?!"
- "Bhé, ora non c'è più. Ho mangiato l'ultimo boccone or ora".
- "E non hai visto i colori che aveva?" chiese ancora.
- "No, stavo parlando con te! Non ho fatto caso ai colori!" risposi, con tono di chi deve spiegare le cose ovvie.
- "Ed era di consistenza morbida o croccante? ... Che tipo di odore aveva? ... Si presentava vitale e fresca, o un po' andata?"
- "Ma cos'è tutta questa curiosità nei confronti dell'insalata che ho mangiato?!"
- "Rispondimi..."
- "Bhè, ho mangiucchiato un'insalata. Ma non ho fatto caso ai dettagli".
- "Quando mangi non fai caso a ciò che mangi. Pensi ad altro, guardi la webTV o leggi un libro. E il cibo entra dentro di te senza essere visto e sentito davvero. Pericolosa abitudine, perché insegna al tuo corpo-mente ad accettare tutto in modo passivo e automatico" mi spiegò.
- "So cosa vuoi dire: che occorre presenza in ciò che si fa, anche quando siamo a tavola a mangiare. Questa è roba che sanno tutti, anche i bambini, oramai!"
- "Sono disposto a rivelarti uno speciale metodo per il tuo risveglio spirituale...".
- "Ah, finalmente! Ti ringrazio di cuore! E dimmi, cosa devo fare, dunque?" domandai speranzosa.
- "... Prima devi soddisfare un prerequisito. Vedilo come un piccolo addestramento. Una chiave che apre la rivelazione".
- "Uhm, capisco. Di che si tratta? ... Digiuno? Dare la mia roba ai poveri? Meditare due ore al giorno?"
- "Hai presente domani, alla stessa ora, quando sarà di nuovo il tempo di cenare?"
- "Ebbene?"
- "Ti prepari un'altra insalata. Ti siedi a tavola. Senza computer, senza libri, senza telefonate, senza compagnia. Tu e la tua insalata. Prima di mangiar ciascun boccone, lo osservi bene. Ne osservi il colore, la consistenza, la varietà degli ingredienti. Poi quando lo mastichi, lo fai con calma, assaporando ogni sfumatura. Tutta la tua attenzione deve restare sul cibo che stai mangiando, sulle sensazioni che ti procura. Poi fai lo stesso con gli altri piatti, e con tutte le pietanze che ti preparerai nei giorni a seguire. Quando l'avrai fatto per sette sere consecutive, ti rivelerò un portentoso metodo di risveglio spirituale".
- "Ok, ricevuto capo! ... Che tipo di cibi sono ammessi?"
- "Tutti".
- "Proprio tutti? Nessun divieto?"
- "Tutto ciò che ti va di mangiare... Ma ricorda: devi trascorrere sette cene dove la tua attenzione è totalmente dedicata a quello che stai facendo" sottolineò.
- "...'Totalmente'? ... Ma se ho dei pensieri di passaggio? Non posso evitarli completamente, non sono una santa!" obiettai.
- "Sono ammessi pensieri lampo, che inviterai dolcemente fuori dal momento presente. Ma non distrazioni, non immersioni mentali in altri 'film' che non siano quello che stai facendo sul momento, che è appunto mangiare. Quando ti distrai in questo modo, ti trovi a mangiare senza che te ne accorgi: l'automatismo prende il sopravvento mentre la tua attenzione è altrove. Non un solo boccone, dunque, va ingerito senza la tua piena attenzione".
- "Ci vediamo fra sette giorni, allora!"
(Fine del dialogo)

Sono passati ben più che sette giorni, purtroppo.
La prova è più faticosa del previsto. Non riesco a portare a termine un pasto senza che si sia infiltrato nel mio territorio mentale un vagheggiamento che mi distrae (facendomi pensare al lavoro, all'amante, all'auto da sistemare) e quindi un paio di bocconi finiscono mandati giù senza essere visti, odorati, assaporati davvero!
Quello che posso dire è che questo addestramento mi ha fatto capire che non sono padrona della mia attenzione su un'insalata, e che quando meno me lo aspetto vengo assaltata da pensieri distraenti di ogni genere: ma chi cavolo abita dentro la mia testa? Come fanno a entrarvi tutte quelle frequenze senza che abbiano il mio permesso per farlo?
Come posso pretendere di padroneggiare il mio destino se non so padroneggiare un quarto d'ora della mia attenzione mangereccia?

Tuttavia la posta in gioco è davvero alta (il risveglio spirituale, roba mica da poco!) e io devo riuscire a superare questo scoglio... Devo riuscire a mangiare l'insalata, i ceci o la pasta al sugo pensando esclusivamente all'insalata, ai ceci o alla pasta al sugo...!
Spero che a voi vada meglio, se doveste chiedere il prezzo per una tecnica di risveglio: magari avrete la fortuna di dover fare solo faticosi esercizi di resistenza psico-fisica al dolore, qualche rinuncia ai piaceri della carne, un viaggio in India o alleggerire il vostro conto in banca.













Commenti

Joker ha detto…
Mmm, un insalata è mooolto complicato.
Io ho cominciato con una zolletta di zucchero, o un cioccolatino.

E' faticoso sì, ma ne vale davvero la pena :)
Soprattutto, quando ci riuscirai, non ci sarà più verso di tornare indietro!

Post popolari in questo blog

Chiaroudienza: chiarezza nell'udire

Eccoci giunti alla quarta e ultima tappa sugli extra-sensi, ossia alla chiaroudienza .  La «chiarezza nell’udire» è il canale intuitivo che, come ci dice il nome stesso, predilige la via sonora, il senso dell’udito. Il chiaroudiente può avere la percezione di essere guidato durante le conversazioni e di ripetere frasi che in realtà gli vengono suggerite interiormente. Spesso dialoga mentalmente con se stesso, avvertendo quasi un botta e risposta tra e varie frasi. Sente una connessione con le piante e gli animali , ai quali parla spontaneamente. È anche particolarmente sensibile alle frequenze della musica e ai suoni in generale. A proposito di suoni, quelli percepiti dal chiaroudente possono essere di due tipi: suoni oggettivi, manifesti sul piano fisico, oppure suoni interiori, percepibili solo a lui. Per quanto riguarda le manifestazioni sonore esterne, possono presentarsi come sussurri, voci, canti o musiche , ed essere sentite tramite mezzi quali la radio oppure provenire da u

Evolvere o ripetere

"Abbiamo sempre due scelte: evolvere o ripetere ". Hai mai sentito questa frase? Poche parole, ma efficaci nella loro verità: se non evolviamo, se non affrontiamo e superiamo i nostri limiti, saremo destinati a incontrarli di continuo. Non c'è altro modo di procedere sul cammino, se non andando avanti. Tornare indietro non è possibile, cercare di evitare le nostre montagne non è possibile. Se proviamo a cambiare strada, a prendere delle scorciatoie, a saltare le iniziazioni a cui siamo chiamati, prima o poi ci ritroveremo esattamente di fronte a ciò che abbiamo cercato di evitare. Quando nella nostra vita accade un certo problema o incontriamo un certo ostacolo in modo ricorrente , è perché ci sta chiamando, ci sta chiedendo di riconoscerlo e di trasformarci in colui o colei che può affrontarlo e andare oltre. Ognuno di noi ha le sue piccole e grandi prove, le sue eredità consegnate dall'esistenza. E non è mai per caso , non è mai per ingiustizia, anche se, a volte,

Ringraziare per il cibo

Da bambina non era raro trovarmi a delle tavolate dove si faceva una preghiera e si ringraziava per il cibo in tavola. Oggi questo non accade più. La maggior parte della gente ha perso l'abitudine di benedire e ringraziare per il cibo . Alcuni si lanciano sulle cibarie in tavola senza neanche aspettare che tutti gli amici e i parenti siano seduti. Non di rado accendono pure la tv per "farsi compagnia" o continuano a chattare con lo smartphone. Già tanto se si ricordano di masticare. Essere disattenti con ciò che mangiamo è solo l'inizio di una disattenzione più grande, quella che estendiamo alle emozioni e alle idee di cui ci nutriamo. Tutto ciò che entra in noi diventa parte di noi e andrebbe vagliato attraverso la nostra amorevole presenza . Per quanto mi riguarda, se c'è un'atmosfera agitata in cucina o se qualcuno accende la televisione, mangio con difficoltà e il pasto mi risulta più pesante o indigesto. Invece, quando l'ambiente è sereno e ac

Vuoi avere successo? Fai quello che... non ti piace!

" Fai quello che ami e il successo verrà di conseguenza!" Sempre più spesso, negli ambienti di crescita personale o della spiritualità, sento questo consiglio... ma funziona proprio così? Io non credo! Fare quello che ami, infatti, potrebbe essere la più subdola delle trappole , bisogna allora che tu abbia le idee chiare per evitare di caderci dentro come una pera cotta. Personalmente, ho fatto esperienza di grandi crescite solo quando mi sono buttata a capofitto nel fare proprio quello che non volevo fare, ma che in un certo senso andava fatto. Vuoi dei risultati concreti? Vuoi fare un passo avanti? Allora fai quello che normalmente la gente non sarebbe disposta a fare: vai incontro al dolore , alla sofferenza, all'attrito! Solo in questa maniera puoi andare veramente avanti. Sì, lo so, la gente è frustrata perché vive una vita che non ama, fa un lavoro che detesta, e tante altre cose, che è costretta a subire per motivi economici e di altro tipo. E magari in

Trasformare l'impossibile in possibile

Quando si parla di motivazione  e di tutte quelle risorse e strategie che aiutano a rialzarsi e a costruire il proprio destino, puntualmente c'è chi specifica che non sempre è possibile farlo. La spiegazione è che sono in tantissimi a vivere un'esistenza miserabile, a causa di un elenco infinito di impossibilità che vanno dalle condizioni climatiche ai problemi di salute, dalla situazione politica all'egoismo umano e così via. "La realtà non cambia", "La ricchezza e la bella vita sono appannaggio dei potenti", "Chi dice il contrario è solo perché è stato fortunato, ha vinto alla lotteria o ha le conoscenze giuste". Se vuoi gettare via il tuo futuro e sputare in faccia ai tuoi sogni, pensa in questo modo, pensa a tutti i motivi per cui il mondo fa come gli pare , i desideri non si realizzano e le ingiustizie fioccano, pensa alle impossibilità degli altri. Pensa a mollare la spugna, farti trascinare dalla volontà altrui, diventare una vittima.  E





Acquista Online su SorgenteNatura.it