In questo periodo sono molto affascinata da una particolare
ricerca: quella dell'ombra. Affrontare questa tematica a mio
avviso è fondamentale, se vogliamo vivere in pace sia come individui sia come
collettività.
L'ombra è quella parte di noi che abbiamo dimenticato,
rinnegato, chiuso a chiave in una cantina del nostro essere per lasciarla
ammuffire lì, lontano dalla nostra coscienza. Lo abbiamo fatto perché in un
tempo più o meno lontano abbiamo condannato o giudicato quella parte di noi che
l'ombra rappresenta: abbiamo creduto che fosse la vera responsabile del nostro
essere poco amati, criticati, rifiutati. Abbiamo agito mossi per profondo
dolore o per la terribile paura di non riuscire a sopravvivere.
L'ombra anela a essere riconosciuta
e integrata, e quindi, alimentata da questo intento, smuove monti e valli per
farsi notare da noi. In che modo? Attraverso gli "altri"! E ovviamente non mi
riferisco a quelle persone che ci danno sempre ragione o ci fanno sentire a
nostro agio, ma a quelle che ci fanno saltare i nervi oppure ci procurano disagio e disprezzo per i loro difetti.
Mettiamola così: dentro di noi possediamo
tutte le qualità, anche se in
proporzione variabile. Significa che dentro di noi abitano sia il generoso sia
l'egoista, sia il pacifico sia l'iracondo, sia l'estroverso sia l'introverso,
sia il coraggioso sia il pauroso, e così via. Se davvero crediamo che esistano
delle qualità che non ci appartengono, ci stiamo illudendo. Non ho mai trovato
eccezione a questo fatto.
A volte ci convinciamo davvero che una data qualità non ci appartenga per niente,
e guarda caso ci troviamo a giudicare
vivamente coloro che la "incarnano". Paradossalmente, questo è il
modo migliore per far sì che quell'aspetto prenda il controllo della nostra vita.
Conosco, ad esempio, una persona che punta il dito verso un collega prepotente.
Il collega fa cose davvero fastidiose, che questa persona non farebbe mai,
tuttavia, sotto le righe, questa persona nella sua vita muove le situazioni in modo
da creare tensione e distruggere ogni pace. Cogliete il nesso? La
persona in questione non è veramente capace di vivere in modo tranquillo, ma
ella racconta a se stessa di essere una persona pacifica e che lo sarebbe di
più se il collega distruttivo non esistesse. Finché non riconoscerà che dentro
di lei risiede una persona "arrabbiata", continuerà non solo a proiettare la
sua ombra all'esterno, ma ad attirare sempre più coloro che la incarnano.
Se non ci accorgiamo di questi meccanismi, continueremo ad alimentare stati di
guerra! Puntare il dito contro la guerra, giudicare coloro che sono
guerrafondai come se noi fossimo lindi e pacifici del tutto, è proprio il modo
migliore per accrescere i conflitti. Dai conflitti si esce integrando tutte le parti in causa. Andare "contro"
qualcosa, invece, fa crescere il senso dell'opposizione e, appunto, "dell'essere
contro".
L'ombra per definizione è nascosta, non visibile. Ma come avete appena inteso,
essa si può rivelare a noi attraverso i nostri giudizi verso gli altri. E non importa se questi "altri"
hanno davvero combinato di tutto. Se ci sentiamo irritati, danneggiati,
infastiditi, urtati da qualcuna delle loro azioni, state certi che lì in mezzo
c'è in azione anche la nostra ombra che ci chiede di essere riconosciuta e
abbracciata!
L'altra mattina mi si è verificata una serie di fastidiosi intoppi uno dietro l'altro. In
macchina qualcuno mi ha tagliato pericolosamente la strada, sul treno un tizio
burbero mi ha pestato i piedi e scendendo dal metrò un ragazzo mi ha
preso a spallate per farsi largo nella carrozza. Alla fine non ce l'ho fatta e
gli ho urlato dietro: "Prepotente incivile!".
Ma dopo un paio di metri percorsi a rimuginare su come quella giornata fosse iniziata proprio male, sono scoppiata a ridere! Alla fine delle scale mobili che mi portavano verso l'uscita, già esclamavo "grazie, grazie!", mentre qualcuno mi guardava come se fossi un po' matta.
Ma dopo un paio di metri percorsi a rimuginare su come quella giornata fosse iniziata proprio male, sono scoppiata a ridere! Alla fine delle scale mobili che mi portavano verso l'uscita, già esclamavo "grazie, grazie!", mentre qualcuno mi guardava come se fossi un po' matta.
Da qualche giorno mi era messa alla ricerca specifica delle mie ombre, sentivo che
ne mancava ancora una importante, e d'un tratto avevo capito che quella mattina l'universo aveva deciso di
darmi una mano!
"Prepotente"… ecco la mia ombra rinnegata!
Quell'ombra che ho messo così profondamente a tacere da indurmi, fin da bambina, a comportarmi come un adulto responsabile, senza mai creare problemi, senza mai nulla a pretendere, senza difendere i miei spazi! Mentre magari avrei voluto giocare e mettere a soqquadro (in modo "incivile") cose e situazioni, senza sentirmi per questo "sbagliata"!
"Prepotente"… ecco la mia ombra rinnegata!
Quell'ombra che ho messo così profondamente a tacere da indurmi, fin da bambina, a comportarmi come un adulto responsabile, senza mai creare problemi, senza mai nulla a pretendere, senza difendere i miei spazi! Mentre magari avrei voluto giocare e mettere a soqquadro (in modo "incivile") cose e situazioni, senza sentirmi per questo "sbagliata"!
Con non poco sforzo, nel tragitto che mi separava dal raggiungere l'ufficio, ho cominciato a pensare a quei momenti (decisamente istintivi) dove avrei anch'io
voluto prendere a spallate qualcuno per difendere ciò che mi stava a cuore! Mi
sono così messa alla scrupolosa ricerca dei sentimenti in me di rabbia, ostilità, prepotenza! Ne ho trovati sia nel tempo del presente sia nel mio
lontano passato: quanta rabbia trattenuta! Quanti atti mancati in nome del "non conflitto"!
Mentre camminavo, a ogni passo abbracciavo la "bambina prepotente", che ho sempre soppresso in me, ritenendola molto probabilmente responsabile per il disamore provato.
Inutile dire che da quel momento in poi, per tutto il resto della giornata, non ho più incontrato prepotenti o persone che mi abbiano infastidito. Per tutto il tempo, comunque, ho sempre tenuto accanto a me e ben presente la bambina prepotente, con l'intento di lasciarla libera di manifestare il suo "caratteraccio" e le sue "pretese" con me, facendole capire che ero disposta ad ascoltarne richieste e reazioni.
Mentre camminavo, a ogni passo abbracciavo la "bambina prepotente", che ho sempre soppresso in me, ritenendola molto probabilmente responsabile per il disamore provato.
Inutile dire che da quel momento in poi, per tutto il resto della giornata, non ho più incontrato prepotenti o persone che mi abbiano infastidito. Per tutto il tempo, comunque, ho sempre tenuto accanto a me e ben presente la bambina prepotente, con l'intento di lasciarla libera di manifestare il suo "caratteraccio" e le sue "pretese" con me, facendole capire che ero disposta ad ascoltarne richieste e reazioni.
Ricapitolando, se volete scoprire le vostre ombre, vi invito a guardare coloro
che giudicate (parenti, amici, colleghi, sconosciuti di passaggio... ma anche personaggi famosi o storici).
Stendete una lista con i nomi delle persone che più vi infastidiscono o vi
creano problemi, o che ritenete comunque disprezzabili, segnando accanto le loro
qualità negative e i loro difetti. Poi prendete un profondo respiro e guardate
meglio la lista: state osservando l'elenco delle vostre ombre!
Se non riuscite a vederle in voi, concedetevi un tempo di esplorazione nel vostro presente e passato alla ricerca di momenti, anche brevi istanti dove quella qualità è sfuggita al controllo della vostra personalità (ricordate: tutti abbiamo tutto!).
Oppure chiedete ad amici e parenti quali secondo loro sono i vostri difetti: potreste stupirvi di come il loro elenco possa combaciare con quello tirato giù da voi stessi nel descrivere i difetti degli altri (tenete i fazzoletti a portata di mano, non di rado è uno shock)!
Se non riuscite a vederle in voi, concedetevi un tempo di esplorazione nel vostro presente e passato alla ricerca di momenti, anche brevi istanti dove quella qualità è sfuggita al controllo della vostra personalità (ricordate: tutti abbiamo tutto!).
Oppure chiedete ad amici e parenti quali secondo loro sono i vostri difetti: potreste stupirvi di come il loro elenco possa combaciare con quello tirato giù da voi stessi nel descrivere i difetti degli altri (tenete i fazzoletti a portata di mano, non di rado è uno shock)!
Una volta riconosciuta la nostra parte oscura, possiamo disporci a integrare la sua energia, abbracciandola e accogliendola nella nostra realtà consapevole. Nulla è sbagliato, solo il giudizio crea complicazioni.
La buona notizia è che ogni ombra porta un dono. Accogliendo l'ombra, essa ci lascerà liberi di usare questo dono.
Faccio un esempio per me, riguardo i doni ricevuti:
Parte egoista: mi insegna ad occuparmi di me e a portare attenzione a ciò che mi piace davvero!
Parte prepotente: mi vuole aiutare a coltivare i miei interessi, difendendoli da chi vuole approfittarsene!
Parte accentratrice: vuole che io mi occupi del mio personale successo e che non lo deleghi ad altri!
… Quanti doni!
La buona notizia è che ogni ombra porta un dono. Accogliendo l'ombra, essa ci lascerà liberi di usare questo dono.
Faccio un esempio per me, riguardo i doni ricevuti:
Parte egoista: mi insegna ad occuparmi di me e a portare attenzione a ciò che mi piace davvero!
Parte prepotente: mi vuole aiutare a coltivare i miei interessi, difendendoli da chi vuole approfittarsene!
Parte accentratrice: vuole che io mi occupi del mio personale successo e che non lo deleghi ad altri!
… Quanti doni!
C'è anche un'altra buona notizia: oltre all'ombra "oscura", esiste anche
l'ombra luminosa, cioè l'insieme di tutte
quelle qualità e competenze positive che pensiamo di non avere ma che
proiettiamo (anche queste!) sugli altri!
Tipico è il caso di quando ci innamoriamo di qualcuno o "entriamo in fissa" per un "maestro" o un "personaggio" a seguito delle qualità che gli abbiamo riconosciuto… Sveglia! È la nostra ombra luminosa che ci chiede di essere integrata!
Nel personaggio famoso ammiriamo il talento o l'estroversione: stiamo ascoltando la richiesta dei nostri talenti di essere portati alla luce del sole?
Nel maestro ammiriamo la saggezza: quanto e come abbiamo soffocato la nostra stessa saggezza?
Nell'uomo coraggioso ammiriamo il senso di protezione che ci dà: quanto pensiamo di essere deboli, rinnegando la nostra stessa forza?
Tipico è il caso di quando ci innamoriamo di qualcuno o "entriamo in fissa" per un "maestro" o un "personaggio" a seguito delle qualità che gli abbiamo riconosciuto… Sveglia! È la nostra ombra luminosa che ci chiede di essere integrata!
Nel personaggio famoso ammiriamo il talento o l'estroversione: stiamo ascoltando la richiesta dei nostri talenti di essere portati alla luce del sole?
Nel maestro ammiriamo la saggezza: quanto e come abbiamo soffocato la nostra stessa saggezza?
Nell'uomo coraggioso ammiriamo il senso di protezione che ci dà: quanto pensiamo di essere deboli, rinnegando la nostra stessa forza?
Il tema, come vedete, è assai amplio, e certamente richiede quel coraggio del
mettere in discussione ogni certezza di aver ragione!
Consigli di lettura
Un libro, in particolare, mi ha colpito per la fluidità e la compassione con cui accompagna il
lettore durante il processo di riconoscimento e di guarigione delle proprie ombre. Le tecniche proposte non hanno nulla di nuovo, ma sono presentate in modo così semplice da essere disarmante, oltre che efficace! L'autrice è Debbie Ford e il titolo è Illumina il tuo Lato Oscuro (il link rimanda al sito di Macrolibrarsi, dove lo trovate a 9,80 euro che è il prezzo di copertina). Questo libro mi ha toccato il cuore e ha rafforzato la mia capacità di scovare
e abbracciare le mie ombre. Secondo me è una di quelle letture che vale la pena affrontare. La scrittura dell'autrice è fluida e rende il testo facilmente avvicinabile da tutti, nonostante la densità del tema trattato.
Altre letture interessanti:
Il male - E come trasformarlo di Eva Pierrakos
L'ombra - Il Lato Oscuro della tua Anima di Rudiger Dahlke
A completamento dei lavori con l'ombra e per far emergere la parte luminosa, consiglio vivamente:
Progetto Anima di Monia Zanon
La via dell'Artista di Julia Cameron
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L'ombra - Il Lato Oscuro della tua Anima di Rudiger Dahlke
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