Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2012

Nascondere il seme

Esiste un momento in cui è opportuno nascondere il seme, ed è quando ancora deve crescere. Un seme ha bisogno della forza del buio , della terra fredda, scura e umida, se vuole far emergere le sue potenzialità. Esposto troppo presto all'aperto, perderebbe la sua forza vitale o sarebbe facile preda di parassiti. Questo periodo dell'anno, che ruota attorno al solstizio invernale, rappresenta simbolicamente il momento di massimo buio, il potenziale che viene interrato, il luogo ideale della preparazione... è il momento della segretezza , del raccoglimento, dell'aspettare sapiente, della fiducia verso le forze universali grandiosamente intessute nel piccolo seme. Se sapremo attendere e annaffiare con misura la forza del buio, arriverà la primavera e il seme germoglierà alla luce del sole, manifestando il suo progetto. Avete scelto i semi da interrare? Li state proteggendo con il silenzio e l'oscurità? Il seme cresce meglio se la terra è stata fertilizzata da ciò

Il potere dei confini

Donna, ti esorto, impara a essere amore. Non assecondare i canoni di una cultura che ti vuole frustrata, aggressiva, debole, dipendente. Lo so, non è semplice. Il tuo cuore e la tua carne sono stati maciullati troppe volte, spesso in modo occulto. Già da quando eri bambina, hai dovuto imparare a far tacere la voce del tuo cuore, a farti spazio in un mondo che impone di ubbidire, non di crescere nell'essenza della tua forza. Donna, io ti amo, e per questo oggi voglio condividere con te due consigli che possono aiutarti a essere nell'amore di te e degli altri. Qualcuno dirà che è strategia. Occuparti del tuo giardino, difenderlo da ciò che lo rovina o che può calpestarlo, non è strategia. Ma quando non fai nulla per curare e proteggere il tuo giardino, è a te stessa che devi rivolgere il tuo biasimo. Perché tu hai il potere di mettere dei confini. Primo suggerimento... 1) Donna, aspetta sempre prima di concederti a un uomo. Lo so, a volte la passione arriva improvvisa,

Rendere sacra la materia

Ci sono dei giorni, dei momenti, in cui sento una particolare connessione con l'infinito . Potrebbe sembrare una specie di innamoramento. Anche se è molto, molto più intenso, e al centro di questo oceano non c'è una persona specifica, ma la vita e tutto ciò che essa contiene. Accade senza preavviso, ma so bene che è il frutto di percorsi dove mi sono dovuta spogliare di molto... Quando sono benedetta da questi momenti, sento che quello è il mio stato naturale, e non mi capacito di come si possa vivere in mezzo a preoccupazioni, ansie, ricatti, paure. Sono istanti di benedizione, e io li porto nel cuore. Noi esseri umani sprechiamo la nostra esistenza, troppo spesso messa al servizio di ombre, di attaccamento al dolore, di inutili questioni. Dobbiamo invertire questo flusso, dobbiamo tornare a scavare verso l'alto. Siamo esseri celesti, capaci di rendere sacra la materia , ed è questo il compito a cui ciascuno di noi, in realtà, è chiamato. Ma non lo sappiamo, e inve

Dare forma

Cos'è che spinge due persone a mettersi insieme? Fino a che punto, e da quale momento abbiamo la possibilità di scegliere ? Qual è il ruolo delle nostre credenze ? Le credenze da dove arrivano? Sono parte di un disegno karmico (creato in altre vite, in altre esistenze)? E se la personalità umana è una entità "fuori Legge" (poiché tutto in Natura fluisce e dona, mentre essa trattiene per sé), non sarà che comunque è una parte fondamentale del puzzle? Imparare ad amare? ... Sì, questo è lo Scopo. Ma cosa significa amare? E può l'amore prescindere dall'amore di noi stessi? Si può avere paura di amare, o di avvicinarsi a qualcuno che sentiamo potremmo amare? E quanto, in questa ruota, è tutto frutto della nostra "programmazione" piuttosto che della nostra libertà? Che dire, poi, degli Oscuri che cospirano   affinché l'essere umano ignori il suo potere creativo e rimanga misero quale è, di modo che la sua energia venga spremuta per nutrire altr

Cambiamento

Pochi di noi hanno ancora il dubbio se ci sia un' accelerazione in corso. Nella nostra vita e nella vita delle persone attorno a noi vediamo accadere, in modo sempre più frequente, problemi di ogni tipo. Ma anche soluzioni di ogni tipo. Il cambiamento non è mai stato così protagonista come in questi ultimi anni, in questi ultimi mesi. Opporsi a esso è sempre più difficile, e chi lo fa, cercando di trattenere cose e situazioni, viene travolto in un modo o nell'altro. Questo è il tempo della scelta , scelta tra il fluire e l'opporsi, tra il  Sì e No . Restare nel mezzo, con i Forse , Bho , Non mi riguarda... non sembra più possibile. Non è più possibile perdere coscienza, perdere tempo. Perché equivale a perdere noi stessi. L' accelerazione vibrazionale che stiamo vivendo porta i nodi al pettine. Lo stiamo vedendo a livello collettivo, dove sempre più meccanismi occulti vengono portati alla luce, denunciando istituzioni e politici corrotti. A livello personale,

Anima, ricorda chi sei

Anima, tu che a volte temi, dubiti e soffri per il buio che hai intorno, cosa vuoi sentirti dire? Che sei stata brava a superare molte prove? Che hai avuto coraggio? Ebbene, ciò è vero... eppure c'è ben altro che puoi affrontare, c'è ben altro che puoi costruire . Non guardare agli altri, questa non è una gara; il tuo percorso è tuo soltanto, è parte del tuo "destino". E il tuo destino è ben più che "gestire la paura" . Hai una moltitudine di esistenze dentro di te, e hai una moltitudine di soli con i quali illuminarle. Non ti accontentare di accendere qualche stella, se puoi dare vita a una galassia intera! Anima, sii grande, di quella grandezza che viene dall' accoglienza del cuore e dal coraggio dell'intento. Non lasciare che ipocrisia e dubbi ti distolgano dalla realizzazione di questa vita. Ricorda chi sei. Ricorda che il centro è dentro di te , mai fuori. Dal centro prendiamo amore, nel fuori lo riversiamo: questo è il flusso corretto dell

Verità

"Starò facendo bene o male?" "Devo prendere questa strada o quell'altra?" "Perché questa situazione non mi convince in pieno o mi crea preoccupazione?" "Sto buttando via il mio tempo?" Incontro spesso queste domande nella mia vita. Quando accade, mi siedo tranquilla in un angolo del mio essere, e poi faccio a mia volta un'altra domanda a me stessa... " C'è verità, per me, in questa situazione? " Non rispondo subito, mi concedo del tempo per sentire. Poi la risposta arriva, e può essere una delle tre seguenti. " No, non c'è verità ". Allora so che devo cambiare ogni cosa, che un nuovo coraggio aspetta affinché io mi accorga di esso. È un momento di buio, perfetto per accendere una nuova luce e illuminare una direzione più autentica. L'anima non ci vuole mai lontano da noi stessi. " Sì, c'è verità ". Non significa che non ci sia il dubbio o il conflitto, ma che in questo momento

Equilibrio

Ok, ha ceduto. Il perfezionismo ha perso! E ora ve la siete cercata. Brevi, molto brevi (tutto è relativo, eh), spesso senza immagini… e più frequenti. Ecco le caratteristiche dei prossimi post! Ho così tante idee da trasmettere, che spesso non so da dove cominciare. La mia "mente umana" è troppo limitata per organizzare in maniera sistematica tutti questi contenuti! Ho la casa sommersa da appunti, diari, fogli… Studi, canalizzazioni, ispirazioni… Se solo mi assomigliate un po', nell'indagare l'invisibile e nella voglia di crear ponti con questa realtà (anche) tramite l'arte delle parole, allora mi capirete. Ecco, se lascio fare al perfezionismo, incontro muri insormontabili! Oggi voglio parlare di equilibrio . Questa parola così importante è la chiave per il superamento dei problemi e per vivere al meglio. In certe dottrine metafisiche si dice che l'umanità appartiene al Quarto Raggio  che è anche chiamato il raggio della "armonia tramite confl

Il contatto con le idee

Ogni mattina ho un appuntamento fisso con il mio diario. Mentre - lo so - trascuro il blog. Che volete farci, sono una nostalgica del vecchio modo di raccogliere idee, quello che usa inchiostro e fogli di carta. Quando mi avvicino al diario, so riconoscere quasi al tatto o attraverso il profumo la "qualità" di ogni sua pagina: se vi è felicità, indifferenza, tristezza... Se poi chiudo gli occhi e rivolgo l'attenzione ai fogli senza alcun preconcetto mentale (come quello che "sono solo cose"), mi pare quasi di sentirli vivi, capaci di raccontare storie che vanno oltre a quelle descritte con le parole che vi sono incise sopra. Questo è possibile poiché la carta assorbe non solo l'inchiostro ma anche l'energia che accompagna i nostri pensieri mentre scriviamo o leggiamo. Assorbe qualità, vibrazioni, sensazioni... informazioni che usa e trattiene per sé. Lo stesso accade se si legge un libro: dopo averlo sfogliato, studiato, vissuto... si avverte che no

Le erbacce sono erbacce

" Stare con quello che c'è ". Ecco una una frase che ho sentito usare in modo distorto, per giustificare disastrose inazioni. Il senso costruttivo di questa espressione è l'invito a non opporsi, a non mettere in moto giri di mente, proiezioni e ansie, ma a rimanere a contatto con la realtà , qualunque essa sia. Eppure spesso si pronuncia questa frase per impedire che il proprio guerriero interiore si risvegli e faccia quel che deve fare. Si lascia spazio alla propria distruttività per soffocare qualunque altra fioritura. Ho visto persone continuare a fare scelte infelici, ma commentare: "Sto con quello che c'è", come se fosse un esercizio di profondissima spiritualità, ma di fatto è una scusa per sottrarsi a responsabilità più grandi . Se i comportamenti di una persona sono regolarmente distruttivi e non le portano che problemi e infelicità, il punto per lei non è stare con quello che c'è, ma liberarsi dal loop di oscurità in cui si è infognat

Verso la Meta

Mi spiace per coloro che approdano in questo blog e cercano risposte. Resteranno sicuramente delusi, perché o non ne troveranno, oppure interpreteranno i miei post in modo limitato. Vi prego, non cercate risposte. Cercate piuttosto risonanze , cercate chiavi che aprano porte più grandi, e buttate via tutto il resto. Io faccio altrettanto con voi, cari amici e nemici, maestri e allievi. Uso le chiavi che mi mostrate, ma non le vostre risposte. Oggi mi preme condividere il mio pensiero sulla "Meta". Credo che molti fra noi siano qui, su questo pianeta, sospinti da un obiettivo interiore . La mia anima dice che conoscerò la Meta " ogni volta" che avrò occhi per guardare in fondo al cuore. Come se fosse una pluralità di vie, e ogni via richiedesse una sua attenzione. Quando ci decidiamo a indagare lo scopo del nostro Io profondo, va detto che non possiamo evitare di fare i conti con le "interferenze". Ci sono forze oscure , infatti, che da tempi antichi c

Innamorarsi davvero

Non molto tempo fa ho messo in pratica una specie di rito. Mi stavo innamorando. Il mio pensiero era ossessionato da una persona. E in questo stavo perdendo la mia libertà, la mia capacità di sentirmi appagata dalle piccole cose. Decisa a estirpare da me il dolore dell'abbandono e il bisogno di qualcuno, ho cominciato a muovermi. Poi il movimento si è trasformato in danza, e poi la danza in corsa. E in quel correre ho gridato all'oscurità in cui ero precipitata, con il puro intento di richiamare a me tutte le forze che avevo perso e di riprendermi la mia luce, che era finita in fondo a un pozzo. Ho spinto il corpo oltre la sua naturale resistenza e la mente al limite della sua focalizzazione finché, sotto la coltre dell'innamoramento, ho incontrato la mia rabbia . Allora l'ho sfidata e lei, per spaventarmi, si è trasformata in un lupo feroce. E io ho cominciato a ululare insieme a lei. Alla fine, in un bagno di sudore, mi sono svegliata di nuovo padrona di me stessa

Meditazione

Sento di dover  condividere con voi quella che per me è l'esperienza della meditazione . Non descriverò nessuna delle varie tecniche che ho imparato nel corso degli anni, né riporterò in questo post indicazioni fornite dai tanti maestri e saggi. L'intento di questo post non è svelare o insegnare una qualche tecnica meditativa, ma raccontare un' esperienza . Premessa 1: la "tecnica" che uso è da me nominata "meditazione" ma probabilmente qualche buon maestro avrebbe da ridere e la chiamerebbe "semplice rilassamento". Io la chiamo "meditazione" ma è solo un nome . Possiamo chiamarla anche Connessione, Centratura, Mariapia, Frittata... Premessa 2: Durante quella che io chiamo "meditazione", mi accade qualcosa, e quel qualcosa funziona per me . Non ho pretesa che funzioni per altri. Quindi se qualcuno vi trova ispirazione per intraprendere un proprio cammino di ricerca, bene. Diversamente, bene lo stesso. Questo post è un

Bussola interiore

Alcuni di voi lo intuiscono, vero? ... Sentono che questo mondo, quello che ci è stato messo davanti agli occhi, è come un film proiettato su uno schermo. E che c'è ben altro al di là di esso. In alcuni momenti, quasi a prendersi gioco delle nostre certezze (o delle nostre paure), una voce nel petto ci sussurra insistentemente: " Non ti accontentare di credere. Continua a cercare. C'è di più. Niente è come sembra! " A quel punto, se ne parliamo in giro, ci guardano come disadattati, ci viene consigliato un buon psicologo (o life-coach, che va più di moda), o semplicemente ci viene consigliato di rimanere con i piedi "per terra". A volte mettiamo a tacere la voce assumendo dei buoni sonniferi come il "pensiero positivo", la meditazione, il Tai Chi o qualche tecnica energetica che ci fa sentire di avere il controllo (cosa che  naturalmente non abbiamo affatto). Per favore, non smettete mai di credere alla voce nel petto. E non usatela per

Le ultime ore della notte

Sempre più persone stanno facendo esperienza di situazioni difficili ravvicinate. La sensazione condivisa, in linea generale, è che gli eventi negativi siano in aumento. E in effetti è così. Ma se dirigiamo la nostra attenzione in modo positivo, tuttavia, possiamo accorgerci che sono aumentate anche le occasioni di crescita e guarigione. Questo accade perché è accelerata la frequenza del tempo.  Tutto procede più velocemente . Se da una parte aumentano le prove, dunque, dall'altra aumentano anche gli aiuti e le risorse. Alcune persone, ad esempio, stanno affrontando le proprie crisi economiche e/o emotive (c'è differenza?) con rinnovata creatività e capacità di reinventarsi. Questa velocità ci mette a contatto con la conseguenza delle nostre scelte e ci chiede di agire con maggiore responsabilità , sia come individui sia come gruppo. Sappiamo bene, infatti, che occorre impiantare una  nuova cultura , dove  economia e politica recuperino l'aspetto etico, cioè l'att

Superare l'assalto del dolore

Molti, soprattutto negli ultimi anni, sono chiamati ad attraversare le proprie zone oscure. Perché hanno scelto di portare luce . Come loro, anch'io avverto che c'è un ordine, da qualche parte nella mia anima, che attende di prendere forma. A tutti coloro che stanno attraversando un momento difficile, vorrei dire che la cosa più preziosa che abbiamo è la scintilla di vita che portiamo dentro di noi, è il rispetto e l'amore per noi stessi , e la gratitudine per come l'universo ci ha sostenuto attraverso le persone e le situazioni.  Teniamolo sempre a mente. Forse non è possibile evitare il dolore, ma è certamente possibile evitare che si muti in un veleno che continua a intossicarci. Non solo, il dolore può diventare il nostro stesso maestro per trasformarci. Ma prima di tutto dobbiamo fidarci di lui, smettere di averne paura, di giudicarlo. Io affronto l'assalto del dolore attraverso due vie, spesso ben intersecate l'una dentro l'altra. La prima

Uomini, donne e ruoli

Non nasciamo "a caso" con una forma, un genere sessuale, un potenziale da sviluppare. Siamo "inseriti" in un ambiente - dal contesto geografico a quello famigliare - perché possediamo le caratteristiche per rispondere alle sue  necessità . Detto in altre parole, quello che noi siamo e che possiamo essere, è quanto occorre  all'organismo di cui siamo parte.  Proprio così, siamo cellule di un sistema più grande che ha bisogno di noi. Questo significa che, per  trovare la nostra funzione , come prima cosa dobbiamo riconoscere l'organismo di cui siamo parte. Ci sono tanti organismi a cui appartenere allo stesso momento: umanità, la nazione, la nostra famiglia, il quartiere della città, il gruppo di amici, l'azienda dove lavoriamo, la coppia, noi stessi... Se vedo l'organismo di cui sono parte, e ne comprendo la necessità , allora sarà più facile per me riconoscere la mia funzione. Ciascuno di noi capisce meglio cosa fare in base alle necessità che

Responsabiltà

L'Italia è una nazione giovane, che ancora deve imparare a essere unita . Chi nasce in Italia spesso ha come "compito animico" quello di lavorare sull'unità (a ogni livello). L'anima degli italiani, infatti, è collegata con l'anima del Bel Paese. L'unità si sviluppa prima di tutto dentro di noi: restando saldi di fronte a qualunque situazione e sviluppando un senso di responsabilità . Il primo requisito richiesto all'aspirante spirituale non è l'amore, ma la responsabilità - come mi ha ricordato la mia insegnante (la guaritrice Umberta Favre). Senza responsabilità, infatti, non è possibile creare nessuna base, nessuna costruzione. La responsabilità si impara, ed è strettamente connessa alla presenza . Nello stato di non-presenza la responsabilità perde forza e lascia il terreno alle forze involutive. Il primo vero atto di responsabilità è l'educazione di se stessi . Educare non significa andare contro, ma offrire in sac

Il potere di Adesso

Quando un'emozione negativa ci assale, possiamo restare morbidi al suo attacco. Apriamole le braccia, senza criticarla, senza pensare a chi, come o per cosa essa è stata creata. Ora essa è: stiamo con lei. Non opponiamoci, non proviamo paura del suo impeto. Stiamo con lei, qui e ora . Non importa se accade per qualcosa o per qualcuno che ci ha fatto del male; l'emozione vive in noi e quindi ne siamo responsabili, essendo in noi generata. Tutto quello che dobbiamo fare è stare nell'adesso, e in questo spazio-tempo permettere all'emozione di esistere . Senza reprimerla, senza gonfiarla, senza giudicarla. Il giudizio è un'energia che toglie la vita, è un fare paragoni con il passato o con un futuro che non c'è ancora. Il giudizio separa, divide a metà, rende ogni cosa più piccola e più povera. Ecco che giudicando le emozioni in realtà le aggrediamo, allora esse si ribellano e intensificano i loro attacchi. Le emozioni, infatti, ci travolgono poiché da

Ombra e compito dharmico

Il compito dharmico è quella direzione che, se intrapresa, porta a una veloce espansione della coscienza. E' l'obbiettivo della nostra anima. Per capire qual è il nostro compito dharmico, facciamo un passo indietro e diamo un'occhiata, non priva di imbarazzo, ai nostri lati ombra . Sto parlando degli aspetti più bisognosi, frustrati, difficili, intolleranti del nostro sentire. Sì, proprio quelli che emergono quando sentiamo di non essere amati, di non essere apprezzati. Quando sentiamo di essere attaccati, criticati. Quando sentiamo che nessuno si occupa di noi, o che non valiamo niente. Parlo di quegli abissi interiori dove ogni tanto precipitiamo non appena il partner ci delude, un amico ci tradisce o un collega ci fa uno sgarbo. Queste ombre, nutrite nel profondo da ferite mai veramente rimarginate, ogni tanto esplodono come ordingni nucleari e fanno piazza pulita di ogni nostro buon proposito di mantenerci esseri razionali e distaccati, e soprattutto di non





Acquista Online su SorgenteNatura.it