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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

23. La Grande Invocazione

Dal punto di Luce entro la Mente di Dio Affluisca luce nelle menti degli uomini. Scenda Luce sulla Terra. Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio Affluisca amore nei cuori degli uomini. Possa Cristo tornare sulla Terra. Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini; Il proposito che i Maestri conoscono e servono. Dal centro che vien detto il genere umano Si svolga il Piano di Amore e di Luce. E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede. Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra. Cosa è la Grande Invocazione ? Rispondo a questa domanda attraverso le parole di Alice A. Bailey: "Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l'Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale: la verità che esiste un'Intelligenza fondamenta

22. Sentirsi vivi

Un istante. Solo un istante. D'un tratto, nella mia coscienza, un tempo che mai è stato. D'un tratto, una me che non è me. Non ho mai vissuto, non ho mai ascoltato, non ho mai amato. Il mondo non è il mondo. Quello che è importante non è importante. Decrepito, stantio... il mio animo è nato vecchio. Nasciamo tutti vecchi. E poi, ecco, come se nulla fosse... dietro una ruga, la vita. Un oceano di vita. Siamo noi a scegliere quello che ci fa sentire vivi o è la vita a scegliere noi?

21. Ansia di Natale

Il Natale si avvicina... forse la gente "dovrebbe" sentirsi più "buona" e invece mi accorgo che molti sono in ansia, stressati e intolleranti. Non tutti, chiaramente, ma qui a Milano direi che si tratta comunque di una bella fetta di persone... e posso anche avvertire un senso crescente di frustrazione in chi non ha famiglia o un compagno (e lo vorrebbe): il Natale per costoro è quasi doloroso! Stamattina ho assistito in metrò anche a un piccolo bisticcio fra due persone, per motivazioni futili... due persone evidentemente sole... in contrasto poi con la scena incontrata appena emersa all'aperto: una bellissima Piazza Duomo, tutta illuminata a festa come se fosse stata pervasa da un'alone di santità e di magia ... anche se sempre piena e frenetica. Il problema delle feste è che spesso sono "comandate": che lo si voglia o meno, insomma, "dobbiamo" festeggiare, fare i regali, cucinare per i parenti... e molte volte anche lavorare il dopp

20. Alchimia interiore: l'ascolto

Avete mai guardato negli occhi la bestia che avete dentro, la sua fame di attenzione e potere , e quante volte scalpita per la frustrazione e la rabbia? Oppure ogni volta fate finta di niente e continuate a dissimulare, nell'illusione ben confezionata che il male e la sua distruzione non possano essere parte di voi? Altre volte vi opponete così strenuamente al disagio e alla spinta del vostro io , che trattenete ogni flusso vitale...Vi ritrovate, allora, nella depressione , nelle sue volute mortifere e anti-vita, nella sua morsa distruttiva… ma è sempre rabbia, solo che è implosa dentro di voi. Prima o poi dovrete mettervi in ascolto del mostro che urla nella pancia, nella gola… prima o poi vi stancherete di costruire vite su vite in funzione del suo occultamento ... uccidendo, per questo, qualunque altro sentire. Qualcuno dice una parola che vi urta, fa qualcosa che vi irrita, oppure vi irritate di voi stessi e delle vostre dinamiche... ecco, per una volta, non partite i

19. Dal vittimismo alla co-creazione

Di fronte alle difficoltà, a situazioni difficili o a persone che ci fanno stare male, spesso cerchiamo istintivamente una formula magica con cui individuare e punire "il colpevole" ... Il mio capo mi tratta male? Il mio stipendio è troppo basso? Il mio partner è un rompiballe? ...Io non c'entro niente se sto male: la colpa è di  queste situazioni! -  Certo che se continuiamo a ragionare in questo modo, ci sono pochi spiragli di crescita... Eppure non siamo vittime ma il mondo ci mette di fronte a quello che dobbiamo affrontare. Le sensazioni di disagio che si provano in certe situazioni, sono sensazioni che emergono dal nostro io ... se non albergassero in noi, niente e nessuno potrebbe generarle. Il modo in cui reagiamo agli eventi è sempre una nostra scelta. Ecco quindi il ruolo delle difficoltà: mettere in evidenza quel disagio o paura che sia, che noi abbiamo sotterrato nell'inconscio ma che da lì agisce comunque, chiamando nella realtà una vibrazione cor

18. Karma - parte 2/2

"Karma" non è neanche sinonimo di "destino", inteso come percorso privo di  libero arbitrio . Certo, taluni sentieri intrapresi tracciano inevitabilmente una direzione. E questa è tanto più prevedibile quanto più l'uomo è schiavo della personalità e lontano dall'anima. Ma si  tratta sempre e comunque di scelte di percorso... Finché l'uomo è identificato con la materia del proprio corpo (fisico/eterico + emotivo/astrale + mentale) non si accorge della presenza della luce dell'anima, e del  progetto divino  che questo angelo solare sta servendo. L'anima permane di incarnazione in incarnazione e spinge l'uomo attraverso molteplici esperienze, per sondare, conoscere, sperimentare e accrescere le proprie capacità di vibrazione e le proprie virtù... Una scelta avviene su più livelli: l'anima sceglie l'incarnazione, spinta dall'intento divino, mentre l'uomo sceglie, di momento in momento, se ascoltare (o imparare ad ascoltare) gl

17. Karma - parte 1/2

E' oramai entrato a far parte del vocabolario comune, eppure il concetto di " karma " è spesso travisato o usato in modo improprio. Per alcuni è sinonimo di "sfiga"... tant'è che, in giro, si sente ogni tanto una frase del tipo "Deve essere il mio karma". Per altri, invece, karma significa ineluttabilità, destino programmato, mancanza di libertà... "Karma" è un termine sanscrito che richiama il concetto di " azione ", ed è proprio all'azione che si riferisce: in poche parole, karma significa "effetto messo in moto da una causa"... Tuttavia il karma è ben più del concetto che "ad ogni azione corrisponde una reazione", come si è indotti a credere, pensando magari a una qualche cosmica "legge del taglione" (quando non si creda invece nella sfiga)... si tratta, infatti, della possibilità di conoscere e di evolvere... Occorre prendere in considerazione due fattori: 1) La materia può essere &q

16. Questioni di vita

Dalla cronaca di qualche giorno fa apprendiamo che un cittadino belga, Ron Houben, rimasto paralizzato a seguito di un grave incidente, è stato erroneamente considerato in stato di coma, per ben 23 anni... periodo durante il quale nessuno si era accorto come l'uomo fosse in realtà perfettamente lucido e cosciente , al di là della paralisi fisica! Un grave errore che - a detta dei medici - non potrebbe ripetersi grazie alla sofisticatezza dei mezzi diagnostici attuali. Mi chiedo, comunque, come sia stato possibile perpetuare l'errore così a lungo... L'uomo ora comunica grazie all'ausilio di un computer, con cui ha fatto sapere che quando i medici si sono accorti della sua reale condizione, ha provato un'emozione indicibile e la sensazione di attraversare una "seconda nascita". Houben viveva prigioniero del suo corpo quando tutti pensavano che la sua coscienza fosse nulla (o al limite altrove, se si "crede" che il cervello fisico sia un ponte,





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